
Con i costi di realizzazione di queste centrali, circa 3-4 miliardi di euro per una centrale di media potenza, si potrebbero installare migliaia di impianti solari e eolici che possono sostituire tranquillamente le centrali nucleari, come sta accadendo in Spagna , dove in una giornata del mese di novembre le centrali eoliche sono arrivate a produrre addirittura il 43% della richiesta giornaliera, o come sta accadendo in Austria che già dispone di ottime strutture fotovoltaiche e che entro il 2020 vuole arrivare a produrre oltre 1/3 del fabbisogno nazionale solo con il solare. Anche in America, il neo-presidente Obama ha dichiarato che nel giro di pochi anni vuole arrivare a produrre il 20% del fabbisogno nazionale di energia, grazie al solare. Nel 2010 la Svezia uscirà definitivamente dal nucleare e verrà seguita a ruota nel 2014 dalla Spagna, nel 2020 dall’Austria, nel 2025 dal Belgio e man mano da altre nazioni che stanno prendendo la stessa decisione. Perché, come sempre, l’Italia deve tornare indietro anni luce? Speriamo che non sia l’interesse privato di qualche imprenditore o politico a prevalere su scelte importantissime per il futuro.
Il Governo Italiano dovrebbe solo investire nelle energie alternative, in modo da diventare autonomi dalle altre nazioni nel giro di qualche anno, cosi’ da arrivare a proporre in sede di commissione Europea la chiusura graduale di tutte le centrali e soprattutto di quelle francesi che distano pochi chilometri dal confine italiano. NO AL NUCLEARE, NO AD UN’ALTRA CHERNOBYL!
Luca Di Sciascio
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