
Quattro chilometri di luce per ricordare chi non è mai venuto al mondo. Saragozza - sede del IV Congresso internazionale pro vita - si è illuminata, l'altra sera, in difesa di chi non ha una voce e di chi non l’avrà mai. Un milione di candele sono state accese in memoria del milione e mezzo di bambini che non sono nati in Spagna dal 1985 (quando venne parzialmente depenalizzata l’interruzione di gravidanza) ad oggi. Dopo i congressi di Madrid, Lima e Città del Messico, è di nuovo la Spagna ad ospitare l’appuntamento mondiale delle organizzazioni pro life per promuovere la lotta contro l’indifferenza e contro l’aborto, sostenere la difesa della vita, gli aiuti alle donne sole e le politiche familiari.
"E' bello e doveroso unirsi, sia pure idealmente, a quel milione di candele accese in ricordo dei bambini mai nati. - spiega Francesco Bottone di Schiavi di Abruzzo, già promotore di iniziative pro-life sul territorio Vastese - Un fiume di luce che silenziosamente ha gridato al mondo il suo deciso 'no' alla cultura della morte, quella cultura che sull'altare della libertà di scelta sacrifica, ogni anno, centinaia di migliaia di bambini. Una barbarie senza fine, avallata anche dai Governi che si professano di ispirazione cristiana, che vede ora il suo ultimo atto criminale con l'introduzione della pillola killer Ru 486".
Francesco Bottone
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