Si continua ad assistere alle solite beghe politiche tra partiti e l’interesse generale risulta essere sempre il fanalino di coda di chi è evidentemente troppo impegnato a ricucire le spaccature interne anziché dare attuazione alle scadenze del proprio programma elettorale.
Non ci importa della vita matrimoniale del centro sinistra: se la maggioranza è favorevole alla centrale Biomasse – così come lo stesso sindaco ha già dimostrato dalla passata legislatura - farebbe meglio a decidere, assumendosi anche la responsabilità di una scelta impopolare.
A Vasto non serve più un sindaco che governa solo se riesce ad accontentare.
Le cronache quotidiane da sei mesi a questa parte ci hanno regalato solo prime pagine su fogne, voucher, incidenti stradali, limiti agli orari per gli intrattenimenti musicali, accoltellamenti e continue grida d’allarme di lavoratori che vogliono veder tutelato il proprio diritto ad una occupazione un po’ più stabile.
E la maggioranza - proprio per la mancanza di una unitaria visione strategica - e' ancora troppo impegnata a fare i conti con se' stessa.
E' per questo che quando bisogna affrontare i problemi un po’ più seri di un ‘litigio tra marito e moglie’ si gioca a rinviare senza dare risposte ai cittadini. Sono più importanti i proclami di crisi politica o di paventati allargamenti di maggioranza rispetto all’interesse di residenti che probabilmente dovranno convivere con una centrale biomasse a poche centinaia di metri dalla propria abitazione.
Suggeriamo al sindaco di rivedere la sua posizione - non escludendo le dimissioni - alla luce dei continui segnali di sfiducia che le forze alleate gli inviano.
La città ha bisogno di una scossa ed è stufa di vedere una politica ancora troppo attenta a misurare ed accontentare gli appetiti di pochi. Non sara' che per volare più in alto dobbiamo sperare in un governo Monti anche a Vasto?
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