
Lo spiega il Presidente della Quarta Commissione Nicola Argirò, a margine dell’approvazione – avvenuta nella seduta di ieri del Consiglio regionale – della legge che ha prorogato i termini per l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica.
“Nei mesi scorsi – aggiunge Argirò – è stata condotta un’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle legge, da cui è emersa una scarsa conoscenza della normativa del 2005: appena il 22 per cento degli interpellati ha infatti risposto al questionario e solo il 4 per cento ha assunto iniziative nel rispetto di quelle previsioni”. Secondo il Presidente della Quarta Commissione sono diverse le ragioni alla base di una così diffusa inapplicazione: a partire dal fatto che le norme sono state approvate a ridosso del cambio di legislatura tra l’amministrazione Pace e quella Del Turco, fino ad arrivare alla mancanza di una adeguata campagna di comunicazione e informazione.
“Saranno promosse – rimarca Argirò – iniziative di formazione professionale e saranno definiti i criteri per la concessione di contributi per l’adeguamento degli impianti esistenti. Ai Comuni, poi, sarà data la possibilità di avvalersi dell’Arta per la cura degli aspetti tecnico-scientifici”. Per gli adempimenti a carico dei Comuni, è stato previsto un termine di 10 anni dall’entrata in vigore della legge (quindi al 2015) per l’adeguamento o la sostituzione degli impianti esistenti, mentre entro 9 anni (2014) quelli con popolazione superiore a 3mila abitanti dovranno dotarsi di piani di illuminazione nel rispetto della normativa.
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