Tre ragazzi minorenni, incensurati, rispettivamente di 15, 16 e 17 anni hanno rubato qualche giorno fa un ciclomotore parcheggiato sotto un’abitazione in via Del Greco, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di Vasto Marina. Erano le ore 01.30 di notte quando il gruppetto è stato notato da un anonimo cittadino che, insospettito dall’atteggiamento dei tre giovani che spingevano con forza il ciclomotore, ha pensato bene di avvertire la Polizia.
Gli operatori della Squadra Volante, diretti dal dott. Ciammaichella, sono intervenuti immediatamente sorprendendo i tre ancora intenti a spingere il ciclomotore.
Appena hanno notato la presenza della Polizia, i giovani hanno poggiato il mezzo contro un muro con fare indifferente per passare inosservati, cercando nel contempo di dileguarsi.
Gli Agenti però, dopo averli tenuti d’occhio, li hanno bloccati ed hanno proceduto al controllo prima che potessero allontanarsi e riuscire a far perdere le loro tracce.
Il ciclomotore, oggetto del furto, uno Yamaha , modello Why, trovato danneggiato in alcune parti per il fatto di essere stato forzato, è stato restituito alla legittima proprietaria.
La donna non si era nemmeno accorta di essere stata derubata nel cuore della notte.
I tre minori invece hanno concluso la serata negli uffici del Commissariato in compagnia del dirigente e della squadra volante, dove sono stati portati per essere identificati e riaffidati ai propri genitori.
Proprio negli uffici del Commissariato, dopo un primo tentativo di negare le responsabilità del gesto, i tre confessavano ricostruendo i fatti ancora prima dell’arrivo dei genitori.
Erano compagni della stessa comitiva e, dopo una serata passata insieme, siccome si era fatto tardi, avevano deciso di rubare il motorino per tornare a casa.
Tutti e tre, infatti, abitano nella zona della periferia nord della città.
Non avevano pianificato il furto, tanto che per forzare il nottolino del blocco del mezzo avevano utilizzato un cacciavite ed una chiave inglese trovati sotto il sellino dello stesso ciclomotore.
La cosa più sconcertante è che solo mezz’ora prima uno dei genitori aveva chiamato il proprio figlio minore per offrirsi di venirlo a riprendere in macchina insieme ai suoi amici.
Il ragazzo però aveva rifiutato dicendo che tutti avevano già un passaggio.
I minori non hanno mostrato grandi sensi di colpa per l’accaduto.
Pensavano di aver fatto una semplice «bravata», forse per gioco o per noia, o più semplicemente per provare il brivido di commettere un furto.
I tre minorenni, tutti di Vasto, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila.
Dovranno rispondere della pesante accusa di furto aggravato in concorso.
Gli Agenti però, dopo averli tenuti d’occhio, li hanno bloccati ed hanno proceduto al controllo prima che potessero allontanarsi e riuscire a far perdere le loro tracce.
Il ciclomotore, oggetto del furto, uno Yamaha , modello Why, trovato danneggiato in alcune parti per il fatto di essere stato forzato, è stato restituito alla legittima proprietaria.
La donna non si era nemmeno accorta di essere stata derubata nel cuore della notte.
I tre minori invece hanno concluso la serata negli uffici del Commissariato in compagnia del dirigente e della squadra volante, dove sono stati portati per essere identificati e riaffidati ai propri genitori.
Proprio negli uffici del Commissariato, dopo un primo tentativo di negare le responsabilità del gesto, i tre confessavano ricostruendo i fatti ancora prima dell’arrivo dei genitori.
Erano compagni della stessa comitiva e, dopo una serata passata insieme, siccome si era fatto tardi, avevano deciso di rubare il motorino per tornare a casa.
Tutti e tre, infatti, abitano nella zona della periferia nord della città.
Non avevano pianificato il furto, tanto che per forzare il nottolino del blocco del mezzo avevano utilizzato un cacciavite ed una chiave inglese trovati sotto il sellino dello stesso ciclomotore.
La cosa più sconcertante è che solo mezz’ora prima uno dei genitori aveva chiamato il proprio figlio minore per offrirsi di venirlo a riprendere in macchina insieme ai suoi amici.
Il ragazzo però aveva rifiutato dicendo che tutti avevano già un passaggio.
I minori non hanno mostrato grandi sensi di colpa per l’accaduto.
Pensavano di aver fatto una semplice «bravata», forse per gioco o per noia, o più semplicemente per provare il brivido di commettere un furto.
I tre minorenni, tutti di Vasto, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila.
Dovranno rispondere della pesante accusa di furto aggravato in concorso.
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