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sabato 26 febbraio 2011

L’U.S. SAN SALVO LIQUIDA A DOMICILIO IL DANIELE CERICOLA

Ancora una vittoria. L’ennesima di un 2011 a dir poco perfetto. La compagine biancazzurra di mister Marcello, nell’anticipo odierno del campionato di Promozione, ha superato per 1-0 sul terreno di Montesilvano il Daniele Cericola. A realizzare il gol partita, al 35' della ripresa, è stato il bomber argentino Roman Torres su assist del giovane Lombardozzi. La formazione sansalvese ha sbagliato anche un rigore con Alberico nel finale di primo tempo. Continua l’imbattibilità della porta di Cianci che non subisce gol dalla sfida contro la capolista San Nicola Sulmona ed allunga a sette, tra campionato e coppa, le gare senza subire gol.
La gara tra Amatori Passo Cordone (diretta concorrente per i play-off) e la Vis Pianella, in programma per domani, è stata rinviata a causa neve.
L’U.S. San Salvo tornerà in campo domenica al “Bucci” nel derby contro il Vasto Marina dove è previsto il pubblico delle grandi occasioni.
(Nella foto il rigore sbagliato da Alberico)
Luca Di Sciascio
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UN MORTO E UN FERITO GRAVE NELL'INCIDENTE SULL'A14

E' di un morto e un ferito il bilancio dell'incidente accaduto oggi pomeriggio, alle 16.30 circa, al km 445 dell'A14 nel territorio di Vasto. Un auto, con quattro operai diretti in puglia, è sbandata e le due persone sedute sul sedile posteriore sono state sbalzate dal mezzo. A.D.B., 54 anni di Barletta, ha perso la vita. L'altro operaio, R.D., sbalzato dall'abitacolo è stato trasferito in gravissime condizioni a Chieti in eliambulanza. Illesi gli altri due passeggeri del mezzo. Nell'incidente sono rimaste coinvole anche un autobus e un'altra auto. Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti i Vigili Del Fuoco e la Polstrada di Vasto Sud.
La circolazione sull'arteria adriatica sta tornando regolare.
Luca Di Sciascio
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INCIDENTE STRADALE SULL' A14 NEI PRESSI DI VASTO SUD

Un incidente stradale è avvenuto pochi minuti fa, sull'A14 al km 445, tra i caselli di Vasto Nord e Vasto Sud. Sul posto sono giunti gli uomini della Polizia Stradale di Vasto Sud e i sanitari del 118. Al momento secondo il sito della società autostrade il traffico risulta bloccato tra i due caselli in direzione Bari con una coda di un chilometro.La società autostrade consiglia per gli automobilisti provenienti da Pescara di uscire al casello di Vasto Nord. A breve nuovi aggiornamenti.
Luca Di Sciascio
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venerdì 25 febbraio 2011

SAN SALVO, CONVOCATO PER LUNEDI' 28 IL CONSIGLIO COMUNALE

È stata convocata la riunione del Consiglio comunale dal presidente Alfonso Di Toro per lunedì 28 febbraio, alle ore 17:30, presso la sala consiliare del municipio per discutere e deliberare sugli argomenti iscritti nel seguente ordine del giorno:
1. Approvazione verbali sedute precedenti;
2. Interpellanze e mozioni;
3. Sistemazione tratto di strada tra incrocio Via delle Rose, Via delle Viole e Via degli Oleandri – Approvazione progetto definitivo in variante al P.R.G. – 2° seduta;
4. Realizzazione traversa Via delle Viole – Approvazione progetto definitivo in variante al P.R.G. – 2° seduta;
5. Lavori di sistemazione strade centro abitato, prolungamento traversa Via delle Rose – Approvazione progetto definitivo in variante al P.R.G. – 2° seduta;
6. Alienazione unità immobiliare facente parte della struttura multifunzionale sita in Via Trignina;
7. Regolamento per la riscossione diretta dei tributi locali: TARSU e ICI;
8. Piano di lottizzazione comparto in zona destinata a fascia di salvaguardia paesaggistica ad insediamento sparso: Adozione;
9. Progetto Associazione Testimoni di Geova per la realizzazione della variante al provvedimento conclusivo SUAP n. 1700/10 relativa ad un fabbricato adibito ad attività religiosa in S.P. di Montenero ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 447/98: Approvazione proposta di variante al P.R.G.

“Portiamo in Consiglio comunale importanti provvedimenti che daranno risposte alle esigenze di crescita e sviluppo della città – ha dichiarato il sindaco Gabriele Marchese – In particolare, andremo ad approvare il regolamento per la riscossione diretta dei tributi locali che rappresenta un ulteriore sfida che il nostro Comune si è posto sul fronte dell’innovazione nella pubblica amministrazione”.
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SAN SALVO, CONVENZIONE TRA COMUNE E ARCI PESCA F.I.S.A. PER ATTIVITA' DI VIGILANZA E CONTROLLO AMBIENTALE

Al fine di prevenire il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, il Comune di San Salvo ha sottoscritto una convenzione con l’ARCI PESCA F.I.S.A. - Federazione Italiana Sport e Ambiente che svolgerà, in collaborazione con gli agenti delle Polizia Locale, attività di vigilanza e controllo sul territorio comunale.
Lo hanno annunciato, in conferenza stampa, il sindaco Gabriele Marchese, l’assessore all’ambiente Nicola Sannino e il presidente della Commissione Ambiente Costantino Santini.
“Grazie all’opera di volontari adeguatamente preparati, si effettuerà un’azione di controllo del territorio e di sensibilizzazione dei cittadini alla tutela e al rispetto dell’ambiente che andrà a prevenire e contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. L’iniziativa va a completare l’attuazione del progetto di raccolta differenziata che grazie all’adozione del nuovo sistema porta a porta, supportata da un corposo programma di educazione ambientale, ci ha permesso di ottenere importanti risultati come una percentuale di differenziata pari a oltre il 50% e una città visibilmente più pulita – ha spiegato il sindaco Marchese – Grazie al lavoro delle guardie volontarie giurate, puntiamo ad eliminare il fenomeno dell’abbandono che persiste nelle zone periferiche della città e che riguarda soprattutto i rifiuti ingombranti materiali inerti, edili. A tal proposito ricordiamo che è possibile conferire questa tipologia di rifiuti presso l’eco-centro in via Nuova Circonvallazione, dal lunedì al sabato, dalle ore 8:00 alle 18:00. Rinnoviamo l’invito – ha concluso Marchese – alla collaborazione e all’impegno per il corretto svolgimento della raccolta differenziata che rappresenta un fattore fortemente determinante per lo sviluppo sostenibile della città”.
Le guardie volontarie svolgeranno a titolo gratuito il servizio di vigilanza ambientale e avranno prevalentemente la funzione di informare il cittadino e sensibilizzarlo al rispetto del bene pubblico, ma potranno anche effettuare multe e sequestri al fine di preservare il territorio comunale da comportamenti illeciti e dannosi per l’ecosistema, per il decoro e per il paesaggio.
“Siamo certi che una qualificata attività di segnalazione delle problematiche riscontrate sul territorio da parte delle guardie giurate, agevolerà e migliorerà le funzioni di prevenzione e controllo svolte dalla polizia locale e ci permetterà di rimuovere il fenomeno delle micro-discariche sulle strade comunali che rappresenta il problema residuo nell’ambito di un sistema che ci sta dando grandi soddisfazioni e che a breve ci porterà al risultato del 65% di raccolta differenziata” – ha spiegato l’assessore Sannino.
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giovedì 24 febbraio 2011

NICOLA ARGIRO' AD UN PASSO DA FORZA SUD

Nicoletta Verì e Nicola Argirò in libera uscita dal Pdl verso Forza sud di Miccichè confermano le trattative, ma non ufficializzano ancora il passaggio.
Emilio Nasuti: anche lui in uscita da Fli verso la stessa sponda. Franco Caramanico in sofferenza da tempo con il Pd, medita l’approdo in Sinistra e libertà di Vendola, movimenti tellurici e riposizionamenti anche nei comuni di Pescara e di Chieti.
C’è un filo conduttore in tutte queste migrazioni, che non sono veri e propri cambi di casacca, visto che tutto sommato i consiglieri “insofferenti” restano nella stessa area politica. Con una piccola differenza: nel caso del Pdl il regista dell’operazione potrebbe essere il presidente Gianni Chiodi, alla ricerca di una sua maggioranza personale ed indipendente dai coordinatori Filippo Piccone e Fabrizio Di Stefano.
Per il Pd, dove non ci sono incarichi o vantaggi di nessun tipo da dividere, l’abbandono da parte di Caramanico potrebbe essere spiegato come una sua critica alla linea di opposizione poco aggressiva del suo partito.
Ed oggi ci sarà la sua decisione sul passaggio: alle 15 Caramanico, che è a Roma con Melilla, incontrerà Claudio Fava e sottoscriverà l’adesione a Sel.
Invece lo spostamento della Verì, di Argirò e forse di Nasuti (che in realtà si muove su più fronti e solo a fine settimana comunicherà la sua decisione) stava per essere definito martedì a pranzo, quando i consiglieri regionali, come ogni consiglio a Pescara, si sono visti in un noto ristorante di pesce. In un tavolo a parte, i tre aspiranti al passaggio hanno parlato (e mangiato pesce «per restare leggeri», conferma Nasuti) a lungo con una emissaria di Miccichè, ma alla fine non c’è stato il brindisi a suggellare il patto.
Se ne riparlerà nei prossimi giorni. Filtrano intanto i motivi politici che stanno alle spalle dell’abbandono del Pdl, così come ora si materializza in Abruzzo. C’è insofferenza per i metodi autoritari del coordinamento regionale.
«No, non sono uscita dal Pdl – conferma Nicoletta Verì – confermo però il disagio dei moderati che io rappresento nei confronti della gestione muscolare del partito. La mia mancata promozione ad assessore? Non c’entra nulla, da presidente della quinta commissione ho la possibilità di incidere sulla sanità e tanto mi basta. Ma il Pdl è stato colonizzato da forze che non sono espressione del tradizionale elettorato di Forza Italia».
Nasuti da sempre è in rotta con il coordinatore regionale Daniele Toto, così come con i precedenti responsabili regionali. In realtà è forte la sua delusione per non essere stato scelto da Gianfranco Fini a dirigere il partito in Abruzzo, nonostante sia stato il primo consigliere regionale ad aderire a Fli, ed il suo mal di pancia si è accentuato recentemente. Da Roma non arrivano infatti risposte sulla sua richiesta di sapere in che ruolo deve giocare la sua partita per Fli.
Un pò come Argirò, nauseato dal Pdl per la vicenda dell’assessorato fatto balenare fino all’ultimo momento e poi negato, ma non solo per questo.
«Ho chiesto un appuntamento con il senatore Quagliariello e prima di incontrarlo mi è stato spostato e rinviato più volte più volte – commenta amareggiato - Sono dispiaciuto di questo trattamento, perché siamo noi sul territorio a confrontarci con gli elettori per quello che si fa o non si fa alla Regione».
da primadanoi.it
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LA TELA DEI SINDACI PROPONE IL SINDACO TUTOR

La Tela dei Sindaci d’Abruzzo aderenti al PD stringe più forte i suoi nodi e partorisce una proposta utile ad aprire nuovi spazi: ogni sindaco della Tela al primo o al secondo mandato deve fare da tutor a un candidato sindaco che si presenta alle elezioni amministrative di primavera.
La proposta nasce dal presupposto che l’esperienza è un bene prezioso, il valore che divide la teoria dalla pratica e permette di ampliare la possibilità di successo, che l’esperienza di un sindaco è un bene ancora più prezioso perché unisce, annoda sensibilità politica e amministrativa, è calibrata sulle specificità del territorio ed è verificabile sulla base dei risultati.
Il sindaco tutor consiglierà il candidato, selezionando le esperienze da mettere in comune, aiutandolo a vincere e successivamente dovrà seguire e formare il sindaco neoeletto.
Quest’attività di tutoraggio si dovrà realizzare fra Comuni confinanti, con verificati elementi di similitudine.
In questo modo sarà possibile far crescere più rapidamente i giovani sindaci della Tela e iniziare a costruire attività politiche e amministrative sinergiche sui territori creando un fronte più vasto e parallelo.
Dopo la presentazione ufficiale nello scorso mese di gennaio, la Tela è cresciuta ulteriormente raccogliendo nuove adesioni durante l’incontro che si è tenuto agli inizi di febbraio presso il Comune di Montorio al Vomano.
Dal confronto con il gruppo PD in consiglio regionale è emersa, inoltre, la necessità di importanti iniziative future sulla condizione delle strutture sanitarie in Abruzzo, sulle emergenze nella gestione dei rifiuti, sulle modifiche della legge urbanistica regionale e sulla riforma degli ATO.
Sono stati programmati due incontri per i prossimi giorni.
Il primo si terrà sabato 26 febbraio alle ore 9:30 presso la sala consiliare del Comune di Pratola Peligna per le prime valutazione sul Piano sociale regionale. L’incontro sarà l’occasione anche per fare il punto sull’organizzazione della Rete dei Sindaci nella provincia dell’Aquila.
Il secondo appuntamento è previsto per il 3 marzo alle ore 18:30 presso il Teatro Comunale di Città Sant’Angelo per un dibattito sul tema ” Dal Federalismo Municipale alla carta delle autonomie: Il nuovo volto dei Municipi d’Italia”, alla presenza del Senatore Enzo Bianco.
Ad ogni nuovo incontro della Tela, emerge con sempre maggiore forza la volontà dei sindaci ad unirsi in un’azione che, partendo dal basso, riesca a riconquistare i Comuni.
L’onda che si è mossa dall’Abruzzo potrebbe allargarsi coinvolgendo 4.000 sindaci del PD sul territorio nazionale uniti dalla difficoltà quotidiana di dover risolvere sempre più problemi con sempre meno risorse riducendosi a parafulmini delle scelte scellerate dell’attuale governo, nonché dalla necessità di far contare la voce dei territori a tutti i livelli e su tutte le scelte e le questioni di primaria importanza: dalla legge elettorale alla questione morale, alle strategie di sviluppo per il futuro.

Per il Coordinamento della Tela
Gabriele Marchese - Sindaco di San Salvo
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mercoledì 23 febbraio 2011

IL SAN SALVO PAREGGIA A SAMBUCETO E VOLA IN FINALE DI COPPA ITALIA

L'U.S. San Salvo, nella gara valida per l'ultimo turno di Coppa Italia di Promozione, esce imbattuta dalla trasferta sul terreno della Folgore Sambuceto e centra una storica finale. Agli uomini di Marcello bastava un pareggio ed infatti Farina e compagni hanno conquistato uno 0-0 che vale l'acceso alla finale contro l'Ortigia, squadra di media classifica del girone A di Promozione abruzzese. Un traguardo storico per la società sansalvese che lo scorso luglio sembrava scomparire per sempre. Il lavoro e l'impegno del patron Valerio Torricella, del direttore sportivo Nicola Di Santo e del tecnico Nicola Marcello stanno dando i frutti, forse per molti insperati. La squadra che si aggiudicherà l'importante trofeo avrà diritto all'iscrizione gratuita al campionato della prossima stagione. La gara si disputerà su campo neutro anche se al momento non è conosciuto nè l'impianto che ospiterà il match nè la data.
Luca Di Sciascio
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BOTTIGLIA INCENDIARIA DAVANTI A UN'AGENZIA DI POMPE FUNEBRI A SAN SALVO

Una bottiglia di liquido infiammabile, forse benzina, è stata data alle fiamme e poggiata davanti all'ingresso di un'agenzia funebre in corso Garibaldi a San Salvo, intorno all'una di questa notte. Ad accorgersi dell'accaduto è stato uno dei due titolari della ditta che abita nelle vicinanze dell'agenzia. Il titolare della ditta ha subito allertato i Carabinieri e ha provveduto a spegnere le fiamme. La parete esterna del locale è stata danneggiata. Alcuni giorni fa era stata un'altra agenzia funebre ad essere colpita, infatti alcuni ignoti avevano rotto i vetri del locale situato in via Duca Degli Abruzzi.
Luca Di Sciascio
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VASTO: SARA' IL DOTT. DELLA PORTA IL CANDIDATO SINDACO DEL PDL

Con una nota ufficiale il PDL ha comunicato la decisione di candidare alla poltrona di Sindaco di Vasto il dott. Della Porta, 77 anni, ex magistrato residente a Termoli. Svanisce cosi' la speranza di vedere qualche giovane in corsa per la carica di sindaco nel centrodestra.
"Il Coordinamento cittadino de Il Popolo della Libertà, nel corso della riunione tenutasi ieri sera, unanimemente ha individuato nella persona del dott. Mario Della Porta, il proprio candidato alla carica di Sindaco per le prossime elezioni amministrative. L’alto profilo della candidatura rappresenta, in questa delicata fase politico-amministrativa, la persona ideale per dare nuovamente alla città una guida affidabile e di garanzia istituzionale. Il Popolo della Libertà di Vasto è altresì convinto che tale candidatura consentirà di raccogliere le istanze che provengono dalla società civile, auspicando sulla figura del dott. Della Porta, la convergenza di tutte le forze moderate presenti in città.
Sabato mattina, alle ore 11:30, presso il Cinema Corso, il candidato de Il Popolo della Libertà verrà presentato alla Stampa alla presenza dei vertici cittadini, provinciali e regionali".
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SAN SALVO, MARCHESE SOLLECITA NUOVAMENTE LA DIREZIONE DELLE POSTE

Il sindaco di San Salvo Gabriele Marchese ha nuovamente sollecitato la direzione nazionale, provinciale e locale delle Poste Italiane in merito al disservizio che si sta protraendo nella consegna della posta in diverse zone della città.
“Nonostante le precedenti comunicazioni inviate per denunciare il disagio diffuso, non si riscontra ad oggi, alcun miglioramento del servizio e sono invece aumentate notevolmente le lamentele e le segnalazioni di posta non recapitata da molti giorni – ha scritto Marchese - Le chiedo pertanto di intervenire al più presto per risolvere una situazione insostenibile, non escludendo di attivare azioni a tutela dei cittadini”.
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IL SINDACO DI VASTO LUCIANO LAPENNA RITIRA LE DIMISSIONI

Stamane il Sindaco di Vasto Luciano Lapenna ha ritirato le dimissioni.
“In qualità di Sindaco – ha dichiarato il primo cittadino – verificati alcuni contrasti politici occasionati dalle prossime votazioni di maggio, la mia prima preoccupazione è stata quella di assicurare l’approvazione di importanti e qualificanti provvedimenti per la città.
Avute adeguate rassicurazioni per un sereno proseguimento del lavoro amministrativo ho deciso il ritiro delle dimissioni e la ripresa del mandato che i vastesi hanno conferito al sottoscritto e alla mia Amministrazione”.
Lapenna, che oggi si trova a Roma per incontrare i vertici nazionali del Partito Democratico, dovrebbe presentare a giorni la nuova giunta municipale per l'ultimo scorcio di legislatura.
Luca Di Sciascio
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martedì 22 febbraio 2011

SAN SALVO, PRIMA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE TECNICA COMUNALE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO

Questa mattina si è tenuta la prima riunione della Commissione tecnica comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, istituita dal sindaco Gabriele Marchese il 21/12/2010 in attuazione della normativa che impone l’assegnazione di un codice identificativo alle attività di spettacoli ed attrazioni itineranti.
La Commissione, presieduta dallo stesso sindaco, è composta dal Comandante della Polizia Locale Silvana Paci, dal dirigente medico della ASL Lanciano-Vasto Michela Tascione, dal responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di San Salvo Franco Masciulli e dal Comandante dei Vigili del Fuoco della provincia di Chieti nella persona di Silvio Mancini – delegato.
Il compito della Commissione è di esaminare la documentazione necessaria al rilascio del parere per l’assegnazione del codice identificativo delle attività di spettacoli ed attrazioni itineranti senza il quale, in futuro, non potranno più svolgere il proprio esercizio.
“L’obiettivo è quello di avere sulle piazze e sulle strade, attrazioni totalmente sicure – ha dichiarato il sindaco Marchese - A tale scopo, il codice identificativo faciliterà notevolmente i controlli. Le attrazioni che non supereranno l’esame e le verifiche cui saranno sottoposte, non otterranno il codice identificativo”.
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PATTO TRIGNO-SINELLO: MARCHESE HA CONVOCATO PER OGGI L'ASSEMBLEA DEI SINDACI

Il sindaco di San Salvo, nonché Presidente dell’Associazione dei Comuni del Patto territoriale Trigno-Sinello, Gabriele Marchese, ha convocato l’assemblea dei sindaci per la giornata di oggi, al fine di discutere degli adempimenti che i Comuni sono tenuti a portare avanti in relazione all’attuazione delle nuove norme relative agli SUAP (Sportelli Unici per le Attività Produttive).
Tutti i Comuni del Comprensorio Trigno-Sinello hanno aderito allo SUAP dell’Associazione comprensoriale che ha sede a San Salvo.
Alla luce delle nuove disposizioni normative, infatti, gli SUAP, rafforzano il proprio ruolo ponendosi come l’unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti relativi all’esercizio di attività produttive. La nuova normativa va nella direzione di creare tutte le condizioni di snellimento delle pratiche autorizzative affinché le aziende possano realizzarsi senza eccessivi intralci burocratici. L’obiettivo dell’organizzazione pubblica è di eliminare i lacci e i lacciuli che non consentono all’attività privata di decollare. Qualunque amministrazione pubblica che sarà coinvolta a rilasciare autorizzazioni e nulla osta, dovrà affidarsi alla mediazione dello SUAP che diviene l’unico interlocutore per le aziende.
Le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni e le comunicazioni concernenti le attività precedenti ed i relativi elaborati tecnici e allegati sono presentati esclusivamente in modalità telematica allo SUAP. Lo SUAP provvede all’inoltro telematico della documentazione alle altre amministrazioni che intervengono nel procedimento, le quali adottano modalità telematiche di ricevimento e di trasmissione. Le attività escluse sono: gli impianti e le infrastrutture energetiche; le attività connesse all’impiego di sostanze radioattive; gli impianti nucleari; attività di ricerca idrocarburi; infrastrutture strategiche di interesse nazionale. A supporto degli SUAP c’è il PORTALE “IMPRESAINUNGIORNO” che fornisce servizi informativi e operativi agli Sportelli per l'espletamento delle loro attività; contiene un sistema di pagamento per i diritti, le imposte e gli oneri relativi ai procedimenti gestiti dai SUAP; interopera con i sistemi informativi ed i portali già realizzati da Regioni o Enti locali; costituisce uno dei punti di contatto infrastrutturale a livello nazionale di accesso con gli uffici periferici dello Stato. Lo SUAP assicura una risposta telematica unica e tempestiva in luogo degli altri uffici comunali e di tutte le amministrazioni pubbliche comunque coinvolte nel procedimento. Le comunicazioni al richiedente sono trasmesse esclusivamente dallo SUAP attraverso il portale. E’ previsto il collegamento tra lo SUAP ed il Registro delle Imprese che avviene attraverso modalità di comunicazione telematica. La nuova normativa prevede che i Comuni che alla data del 28 gennaio non hanno istituito lo SUAP siano delegati, anche in assenza di provvedimenti espressi, alla Camera di Commercio territorialmente competente. Sono previsti due procedimenti: Procedimento automatizzato (con SCIA ed autocertificazione) Procedimento ordinario Nel procedimento automatizzato viene presentata la SCIA • allo Sportello Unico; • al Registro delle Imprese quando la SCIA sia contestuale alla comunicazione unica che la trasmette immediatamente al SUAP, il quale rilascia ricevuta. A seguito di ricevuta il richiedente può avviare immediatamente l’intervento o l’attività. Si ricorre al Procedimento Ordinario quando: sia necessario il Permesso di Costruire; sia necessario un parere o un’autorizzazione in relazione alla presenza di vincoli ambientali; sia necessario un parere o un’autorizzazione in relazione alla presenza di vincoli paesaggistici o culturali; sia necessario un parere o un’autorizzazione imposta dalla normativa comunitaria; sia necessario un atto rilasciato da un’amministrazione preposta alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza etc. L’istanza viene presentata al SUAP che entro trenta giorni dal ricevimento può chiedere documentazione integrativa. Nei successivi trenta giorni adotta il provvedimento finale ovvero indice Conferenza di Servizi. Il provvedimento conclusivo assunto con la Conferenza di servizi è TITOLO UNICO per la realizzazione dell’intervento e per lo svolgimento delle attività richieste. Per il collaudo il soggetto interessato comunica al SUAP l’ultimazione dei lavori trasmettendo la dichiarazione del direttore dei lavori con la quale si attesta la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità. Ciò consente l’immediato inizio dell’attività. Lo SUAP trasmette la documentazione, entro cinque giorni, agli uffici comunali competenti che devono effettuare i controlli entro 90 giorni. Nel caso in cui l’opera non sia conforme al progetto presentato, il SUAP adotta i provvedimenti necessari assicurando l’irrogazione delle sanzioni previste dalla legge, ivi compresa la riduzione in pristino a spese dell’impresa.
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VASTO: ATTI NON VALIDI, SALTANO LE PRIMARIE DEL PD

"Nella riunione del Pd di Vasto del 21 febbraio 2011, dopo ampia discussione sono state assunte le seguenti decisioni: 1) nel ribadire l'importanza dello strumento delle primarie si è ritenuto - dagli atti procedimentali relativi alle primarie indette per il 27 febbraio prossimo - che gli stessi sono risultati non rispondenti alle norme statutarie e regolamentari. Gli atti, pertanto, sono stati dichiarati non validi.
2) Viene rivolto unitariamente al sindaco, Luciano Lapenna l'invito a revocare le dimissioni riprendendo speditamente l'azione di governo cittadino nella pienezza dei poteri degli organi comunali.
3) Prima di ogni altra decisione, saranno espletati tutti i tentativi di individuare la soluzione di sintesi, con il coinvolgimento di tutti i livelli del Partito Democratico".
Con questa breve nota i responsabili provvisori del Partito Democratico vastese Camillo Di Giuseppe (commissario), Camillo D'Alessandro e Giovanni Legnini (vice commissari) hanno comunicato la notizia.
Praticamente le primarie previste per domenica 27 febbraio non si faranno. Intanto, molto probabilmente, Luciano Lapenna e Peppino Forte dovrebbero avere per domani, mercoledi 23 febbraio, un incontro a Roma con i vertici nazionali del partito di Bersani.

Luca Di Sciascio Leggi tutto....

SAN SALVO, IL PIANO DI RECUPERO DEL CENTRO STORICO COMPIE 10 ANNI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Sono passati esattamente 10 anni da quel fatidico 18 gennaio 2001, giorno in cui venne approvato il Piano (particolareggiato) di Recupero del Centro Storico di S. Salvo: ed è giunto il momento dei bilanci, della verifica di quanto proposto e deliberato all’epoca e di quanto effettivamente realizzato fino ad oggi nella città storica.
Di fronte ad una preoccupante tendenza all’abbandono e al degrado degli immobili nel centro cittadino, gli estensori del Piano di Recupero avevano allora espresso - nella relazione generale – l’intenzione di voler:
1. incentivare il recupero edilizio e la riqualificazione urbanistica del patrimonio architettonico esistente;
2. favorire l’adeguamento della dotazione dei servizi per la popolazione;
3. salvaguardare l’integrità dell’aspetto estetico-formale dell’ambiente urbano.
Secondo l’amministrazione comunale in carica occorreva uscire dalla fase di “ingessatura” prodotta dal precedente piano e invogliare i cittadini a tornare ad investire e ad abitare nel centro storico. A tal fine, anche il pubblico, a partire dalla stessa amministrazione, avrebbe investito delle risorse economiche in modo da contribuire fattivamente alla rivitalizzazione e riqualificazione di quel comparto di città.
In merito al primo punto, occorre riconoscere che sono stati effettuati parecchi interventi privati di recupero edilizio, soprattutto nelle zone tra corso Garibaldi e via Savoia e nel quartiere Istonio (seppure non bastanti a “rivitalizzare” quei quartieri); mentre minori sono stati gli interventi sugli edifici del borgo medievale (peraltro definito, chissà perché, “il Quadrilatero”, un termine che non esiste né nella cultura di élite né in quella popolare), un ettaro di superficie, cuore storico e simbolico dell’intero centro cittadino nonché area di grande interesse archeologico e monumentale.
Riguardo al secondo punto, le risorse investite dal pubblico per “adeguare i servizi” in quella parte di città sono stati in effetti di una certa consistenza, ma hanno prodotto risultati insoddisfacenti, con sprechi e danni evidenti.
Si pensi al problema dei posti auto, affrontato dapprima con la realizzazione del parcheggio di via Montegrappa (malprogettato e ora fatiscente, costato più di un milione di euro alla comunità) e poi, in ripiego, con la creazione di alcuni miniparcheggi, spesso non in grado di assicurare la sosta neppure agli utenti dei negozi, degli uffici, delle chiese e di altri servizi situati nel centro cittadino. Un esempio è la piazzetta M. D’Azeglio, vicino S. Nicola nuovo, che assicura il posteggio di 22-23 veicoli sottraendo spazio a quello che sarebbe dovuto diventare un giardino e che invece si configura come un luogo di sporcizia e di degrado. Una dimostrazione di come i miniparcheggi abbiano di fatto cancellato quei pochi spazi rimasti per il verde (sia pubblico che privato) e per la socializzazione delle persone.
Si pensi poi al rifacimento di piazza S. Vitale, che sarebbe potuta diventare una piccola “Piazza del Campo” e invece risulta occupata da aree archeologiche esposte alle intemperie (ci voleva il crollo della casa dei Gladiatori a Pompei per far capire a tutti che le aree archeologiche vanno protette!), da un parcheggio e altri ingombri che ne riducono l’agibilità e la fruibilità.
Si pensi alla risistemazione dei muraglioni di via Fontana e Fontana Vecchia, fatta con mattonacci nuovi mentre quelli vecchi andavano in discarica, e che ora appaiono già in parte lesionati. Si pensi alle abitazioni su cui è intervenuto direttamente il Comune, pesantemente ristrutturate o lasciate in abbandono (è questo il caso del palazzo Di Iorio-Bruno, sul lato nord di piazza S. Vitale). Persino nella cartellonistica turistica del Patto Trigno-Sinello, apposta a descrizione dei monumenti cittadini, si evidenziano errori vistosi. Davanti la chiesa di S. Giuseppe è da poco stata rimossa una tabella informativa che conteneva gravi imprecisioni sulla venuta a S. Salvo delle reliquie di S. Vitale e sulla intitolazione della parrocchiale a S. Giuseppe; davanti la chiesa vecchia di S. Nicola è invece scritto: “Originariamente la chiesa si trovava in località Panzanella...” (un’autentica panzana!, giacché la località si chiama Pantanella e solo così potremo capire a quale luogo ci si riferisca).
Quanto al terzo punto, la verifica è quasi del tutto negativa perché non solo non è stata “salvaguardata l’integrità dell’aspetto estetico-formale dell’ambiente urbano’ ma il centro storico salvanese risulta persino imbruttito, peggiorato nella sua identità.
Viviamo, è certo, un tempo di scarsa moralità, in cui l’etica è diventata del tutto soggettiva, ma continua ad avere molto credito, sia in ambito individuale che sociale, un valore come la bellezza. Ebbene, a S. Salvo si opera al contrario. Brutta, antistorica è la nuova Porta della Terra (realizzata poco prima del Piano ma in quel contesto), brutta la ringhiera in ferro dei muraglioni di via Fontana, Fontana Vecchia e di corso Umberto I; brutta e pesante la ristrutturazione dell’esterno del Palazzo Comunale; brutto e inutile il sottopassaggio di collegamento tra piazza S. Vitale e il muraglione di via Fontana Vecchia; brutto l’edificio, destinato a rimessa comunale e parcheggio, per ripianare lo scoscendimento sotto via Orientale; brutta la ridipintura di molte facciate, in quanto il piano colore ha ridotto le possibilità di scelta a poche tinte, con prevalenza di gialli, gialloni e giallini su tutti (tant’è che personalmente ormai definisco il giallo come “il colore del regime”), poiché non si è tenuto conto della grande varietà di colori barocchi, neoclassici e liberty (ocra e terra di Siena, rosa, celeste e verde chiaro, rosso pompeiano, blu casolano, grigio ecc. senza rinunciare al mattone o alla pietra facciavista, in tutto o nei particolari - lesene, marcapiani, portali -, oppure al facciavista con leggera scialbatura) presenti su vecchie residenze e ancora rintracciabili sui muri o per mezzo di foto. Tutto questo, mentre venivano demoliti diversi edifici storici, di cui almeno sei di notevole pregio architettonico, databili tra il Cinquecento e il Settecento.
Ciò è potuto accadere grazie al fatto che il Piano è prodigo di concessioni alla demolizione dell’esistente o all’aumento delle cubature, cosa che ha prodotto “recuperi” disarmonici nei volumi o non relazionati al contesto urbano mentre le sopraelevazioni (su corso Garibaldi e nel quartiere Istonio, in particolare) andavano ad alterare irrimediabilmente le prospettive visive delle schiere lungo le strade.
Eppure già nel Trecento, i Comuni italiani avevano compreso l’importanza della bellezza e dell’armonia nella costruzione della città. Nella Costituzione di Siena del 1309 c’è scritto: “Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini”.
Dalla degenerazione estetica del centro storico si sono salvati soltanto una ventina di edifici, alcuni a restauro altri a ristrutturazione senza ampliamento, grazie alla sensibilità dei proprietari e a quella dei tecnici e delle maestranze cui sono stati affidati i lavori di recupero. Almeno a loro, che hanno conservato il senso della bellezza e della misura, possiamo dire: “Grazie per quanto di buono avete fatto per voi e insieme per San Salvo!”.
Quale giudizio complessivo possiamo dunque dare oggi ai risultati di tanta fatica politica e progettuale? Nella sostanza, che il Piano di Recupero Centro Storico ha fallito gli obiettivi, se è vero che questa parte di città è diventata nell’ultimo decennio ancora più marginale di quanto non fosse prima. Conferma il giudizio la desertificazione di corso Garibaldi, con relativa chiusura di negozi ed attività e incremento di appartamenti vuoti (con numerosi cartelli di “Si vende” e “Si affitta”) e la desertificazione persino del borgo medievale, di quello che sarebbe dovuto divenire un centro direzionale o almeno “il salotto buono della città”.
Analizzando le cause di questo fallimento, si comprende come le motivazioni siano molteplici sebbene le principali attengono a:
I. la superficialità nello studio della città storica, soprattutto in relazione alla sua evoluzione (per cui, per conservarne l’identità, andava salvato anche il patrimonio architettonico minore, scampato a 70 anni di ininterrotti abbattimenti, 1929-1999) e la mancanza di un serio dibattito con i cittadini, a partire dalle questioni riguardanti “l’adeguamento dei servizi” nel centro storico;
II. il non aver compreso che la rivitalizzazione dei centri storici passa attraverso una riqualificazione funzionale degli stessi, perché se la città storica perde laboratori artigianali, negozi, mercati e altre attività economiche, se non conserva le attività culturali (centri culturali, mostre, cinema e teatro, luoghi di intrattenimento e discussione), formative (scuole, centri di formazione, università - quella che avrebbe potuto sorgere a Vasto e, perché no?, a Vasto/S. Salvo è un’altra occasione sprecata dalla classe dirigente locale, visto che Termoli, Lanciano e Isernia ospitano oggi diverse facoltà universitarie-) e burocratiche (uffici e agenzie di diverso tipo) non ha più prospettive per il futuro;
III. il non aver scommesso sul turismo, perché le case che non vanno bene come abitazioni (e sono tante, in effetti) ma che hanno un valore storico-architettonico potevano diventare case d’affitto, nella stagione estiva, per i turisti, nonché alberghi diffusi, bed and breakfast, centri di bellezza e salutistici, osterie e negozietti direttamente legati a questo tipo di utenza. Cosa che avrebbe facilitato la fruizione di monumenti e musei oltre che animato le serate estive del borgo medievale (ricordate le prime iniziative degli anni ‘90, del tipo “Cortili e porte aperte”?);
IV. l’aver dimenticato che anche l’aspetto tecnico alla fine è decisivo. E’ stata trascurata in quel Piano la questione della forma degli edifici, perché il problema non è solo restaurare al meglio ma anche ristrutturare o ricostruire ex novo al meglio, cioè sulla base di vincoli - formali, tipologici e riguardanti i materiali - in grado di evitare confusioni e pacchianate.
Nella relazione del Piano di Recupero Centro Storico di Vasto, del 2010, gli architetti Pier Luigi Cervellati e Paolo Marino distinguono non a caso le “proposte politiche” e le “proposte tecniche” e affermano che “la città storica si ripristina gradualmente”, in quanto si tratta di mantenerne l’identità “attualizzando i contenuti perché gli innesti moderni [fatti dopo il 1956] risultano obsoleti ancor più delle vecchie case fatiscenti, omologando la città storica alla periferia contemporanea”. Perciò il Piano dev’essere uno strumento ben definito e al tempo stesso duttile, migliorabile quando ci si accorge che si fanno errori.
Ma c’è un altro discorso da introdurre ed è quello del rapporto tra città storica e periferia urbana. Un problema che all’epoca non è stato neppure posto e che nessuno pone ancora adesso a S. Salvo, sebbene sia vero, anzi verissimo, che la città - pur avendo i suoi quartieri - alla fine risulta un organismo unico e pertanto per ben funzionare deve assolutamente relazionare, sintonizzare le sue parti. La cultura urbanistica più recente afferma non a caso che non è possibile salvaguardare e valorizzare una città storica se si continua ad urbanizzare il territorio agricolo circostante creando un paesaggio periferico disgregato e difficile da gestire oltre che una “bolla edilizia” che rischierebbe di scoppiare quando il mattone/cemento cessasse di costituire un bene-rifugio per gli investimenti privati.
Il fallimento delle aspettative sollevate dalle amministrazioni comunali di S. Salvo che hanno voluto, approvato e tradotto il Piano di Recupero Centro Storico segna perciò in conclusione anche la fine di un’altra grande ambizione della classe dirigente nostrana (il regime di centro-sinistra che ha retto il Comune ininterrottamente negli ultimi 17 anni): quella di sottrarre S. Salvo al ruolo di città operaia e di città dormitorio, di periferia della Regione Abruzzo per metterla nelle condizioni di poter sfidare Vasto e altre delle località maggiori proprio sul piano della qualità della vita e della capacità di porsi come referente di un intero territorio. La recente crisi economica, che impoverisce anche gli enti locali, unita alla mancanza di buone idee, spegne infatti inesorabilmente ogni velleità di cambiamento e condanna sempre più i politici odierni ad una banale, nonché spesso clientelare, gestione del quotidiano e dell’ordinario.


Giovanni Artese

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domenica 20 febbraio 2011

PAREGGIO A MOSCUFO PER L’U.S. SAN SALVO, PARI INTERNO PER IL REAL

Non va oltre il pareggio, a reti bianche, l’U.S. San Salvo di Nicola Marcello contro il fanalino di coda Moscufo che sta esprimendo un buon gioco in questa parte del campionato. La formazione biancazzurra, priva di capitan Farina squalificato per una giornata, con questo punto riesce a mantenersi in zona play-off anche se ora in condivisione con l’Amatori Passo Cordone. Anche oggi la porta di Cianci è rimasta imbattuta, a dimostrazione dell’ottimo momento della squadra e del pacchetto arretrato sansalvese. Per l’U.S. San Salvo una settimana impegnativa, quella attuale, visto che tornerà in campo mercoledi’ nell’incontro, valevole per l’ultimo turno di Coppa Italia, contro la Folgore Sambuceto. Alla compagine del patron Torricella basterebbe anche un pareggio per accedere ad una storica finale di Coppa Italia.
In campionato l’U.S. tornerà in campo domenica, ancora in trasferta, a Montesilvano contro la matricola Daniele Cericola.
Pareggia 1-1 il Real San Salvo di Roberto Antonaci contro il Torre Alex. Per la compagine sansalvese, priva di ben 4 squalificati tra cui il bomber Mainella, è andato in rete il centravanti D’Ainzara.
Vittoria, sul terreno della Vis Pianella, per 3-2 da parte del Vasto Marina che rimane sempre a cinque lunghezze di ritardo dalla capolista Sulmona.
Continua il momento difficile dello Scerni sconfitto in casa 3-2 dall’Amatori Passo Cordone.
Nel campionato di Eccellenza capitombolo interno della Virtus Cupello che perde 4-1 contro il Martinsicuro. Per gli ospiti si registra la tripletta dell’ex bomber sansalvese Matteo Rossifinarelli.
Luca Di Sciascio
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