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sabato 22 ottobre 2011

OMICIDIO-SUICIDIO A VASTO: APPUNTATO DELLA FINANZA SPARA ALLA MOGLIE E SI AMMAZZA

A distanza di sette giorni esatti un nuovo caso di sangue a Vasto. Secondo la prima ricostruzione dei fatti Nicola Desiati, 47enne, in servizio presso la Guardia di Finanza di Chieuti(FG) avrebbe prima sparato con la pistola d’ordinanza alla moglie Mirella La Palombara, 43 anni, e poi si è tolto la vita lui. I due corpi sono stati trovati nella loro casa nel condominio Neptunia di contrada San Tommaso dagli agenti del Commissariato di Polizia di Vasto, allertati dalla madre di lei che non riusciva a mettersi in contatto con la figlia da ieri. Secondo gli inquirenti l’omicidio-suicidio sarebbe avvenuto tra le 19 e le 20 di ieri sera. Sul posto dell’accaduto oltre ai Vigili Del Fuoco, alla Polizia, ai sanitari del 118 e al medico legale, Pietro Falco, sono giunti anche il capitano Luigi Mennitti, comandante delle Fiamme Gialle di Vasto, e il comandante provinciale, colonnello Paolo D'Amata. A coordinare le indagini il sostituto procuratore Giancarlo Ciani che ha disposto l’autopsia sulle due vittime. La donna lavorava presso “Gissi Confezioni” mentre il marito era appuntato della Guardia di Finanza. I due erano sposati da 6 anni e l’abitazione era stata acquistata da Desiati 15 anni fa. Desiati avrebbe scaricato diversi colpi sul corpo della moglie lasciandosi l’ultimo per lui, che si è sparato dritto al cuore. Al momento non è noto il movente dell’omicidio.
Sabato scorso un altro omicidio, a scopo passionale, è successo a Vasto. In quel caso a perdere la vita è stata una giovane 24enne lituana.
L.D.S.
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VASTO, ORDINANZA DI DEMOLIZIONE PER CHI NON HA PAGATO IL CONDONO: L'ANNUNCIO DELL'ASSESSORE SPUTORE

Nei mesi scorsi, il Settore Urbanistica ha attivato una “Task force” interna, per la definizione dei condoni edilizi riferiti agli anni 1983/1993 e 2003, per i quali risultano ancora non definite numerose pratiche.
A darne notizia stamane è l'Assessore Vincenzo Sputore.
A seguito di tale attività si è riscontrato che, in numerose circostanze, nonostante le diffide a concludere l’iter amministrativo rivolte dal Comune ai richiedenti il condono, la definizione delle pratiche edilizie non può avere esito positivo in virtù del mancato pagamento degli oneri dovuti.
"A tal fine - ha dichiarato l'Assessore Sputore - l’Ufficio Urbanistico sta avviando l’iter di diniego di tutte le istanze di condono non definite e per le quali, nonostante l’invito al pagamento degli oneri dovuti, i richiedenti non hanno ottemperato. Conseguentemente, l’Ufficio provvederà all’emissione delle relative ordinanze di demolizione delle opere oggetto di diniego e, quindi, non sanate."
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venerdì 21 ottobre 2011

LE RIFLESSIONI DI GIOVANNI ARTESE

La nostra analisi sull’attività delle amministrazioni di centrosinistra, nel periodo 1994-2011 a S. Salvo, prosegue con questo articolo riguardante la gestione del territorio e le politiche ambientali. A voler essere schematici è possibile affermare da subito che il periodo in oggetto si è caratterizzato per l’empirismo e la scarsa lungimiranza nella gestione del territorio e per l’affannosa rincorsa ad arginare le emergenze di volta in volta emerse in tema ambientale.
Nonostante la città e la sua Marina siano cresciute in popolazione (dai 16.144 abitanti del 1994 ai 19.389 del 2010) e nell’area urbanizzata (da circa 210 ettari del 1981 agli oltre 400 del 2011) sono rimasti, infatti, sostanzialmente irrisolti i problemi del rapporto tra S. Salvo alta e la sua Marina, tra Centro storico cittadino e periferie urbane, mentre le relazioni con i vicini comuni di Vasto, Cupello e Montenero nulla o quasi hanno prodotto in termini di pianificazione delle infrastrutture e dell’urbanizzazione del comprensorio. A questo proposito, dopo tanta aria fritta sulla cosiddetta “Area Metropolitana Vasto-S. Salvo”, i Sindaci delle due località sono arrivati a litigare su diverse questioni: in ultimo, per un paventato megaprogetto di insediamento residenziale, da parte di Vasto, nell’area del Villaggio SIV (a ridosso del territorio di S. Salvo) e per il danno creato dalla immondizia che i sansalvesi vanno a scaricare di notte a Piano di Marco o a Colle Pizzuto (cioè in agro di Vasto).
Tornando al territorio comunale di S. Salvo (di appena 1961 ettari), la “zonizzazione” troppo rigida del Piano Regolatore Generale del 1980 ha continuato a condizionare sensibilmente la realtà economica e sociale locale. La Zona industriale divide tuttora Città alta e Marina, anzi la barriera è stata rafforzata con l’insediamento del Centro di distribuzione CONAD sotto S. Salvo, che avrebbe potuto essere meglio collocato nei pressi o dentro l’Autoporto (una struttura, questa, costata oltre 30 milioni di euro ma obsoleta e lasciata nell’abbandono) oltretutto prossimo allo svincolo autostradale Vasto-Sud. Il terreno di Piana della Chiesa, sotto S. Salvo, in tal caso avrebbe potuto essere svincolato dalla Zona industriale e attrezzato a verde pubblico, un grande parco che S. Salvo non ha mai avuto, oppure destinato a Centro Direzionale.
Anche la scelta, fatta con il PRG, di collocare l’Area Commerciale a ridosso di quella industriale - area infrastrutturata e realizzata nel periodo di cui ci occupiamo - alla fine non ha premiato né S. Salvo né la sua Marina, sicché il discorso portato avanti dai sindaci del periodo circa una “ricucitura” tra la Città alta e la Marina è rimasto tutto sulla carta (S. Salvo Marina, che nel frattempo si è saldata nell’edificato con le Marine di Vasto e Montenero, adesso guarda con più interesse ad un rapporto con Vasto che con S. Salvo).
Quanto all’espansione urbanistica e al recupero architettonico sia della Città alta che della Marina, per ovviare ai limiti del PRG si è fatto ricorso ad una Variante al PRG nonché alla stesura di piani particolareggiati e di lottizzazioni (in particolare nel periodo 2000/2002) che, nelle previsioni, avrebbero dovuto favorire gli investimenti privati e pubblici e migliorare la qualità del costruito e della vivibilità più in generale. Ma anche in questo caso i risultati sono stati deludenti. L’esempio più emblematico riguarda il Piano particolareggiato (o Piano di recupero) del Centro storico cittadino (argomento già affrontato), che in dieci anni di applicazione ha portato sì a notevoli investimenti in quell’area ma con il risultato di stravolgerne l’identità storica e architettonica e di ridurne la frequentazione di turisti e cittadini.
L’approssimazione si evidenzia anche nelle aree di espansione urbana. Se guardiamo alla parte nuova della città, a quartieri del tipo Colle Pagano, possiamo infatti notare l’inadeguatezza della rete viaria e l’insufficienza dei servizi, a cominciare dal verde pubblico e dai parcheggi.
Per decenni i “compagni” hanno bollato le amministrazioni democristiane come incapaci di programmare lo sviluppo urbanistico e di migliorare la qualità della vita negli abitati di S. Salvo e della Marina: ma poi, in 17 anni di governo comunale, non pare siano riusciti a fare meglio, con l’aggravante che gli errori del passato potevano essere studiati ed evitati. C’è oggi, persino dentro la sinistra, chi rimpiange una programmazione modello 167, un quartiere dove almeno le strade sono larghe e il problema dei parcheggi risolto (tant’è vero che ci si fa il Mercato cittadino e che vi è stato trasferito il Poliambulatorio!).
L’unica nota positiva ha riguardato l’allargamento della sede stradale di corso Garibaldi, a seguito di un dibattito avviato in città sul finire degli anni ‘90 e di proposte recepite dagli amministratori, cui sono seguiti, più tardi, gli allargamenti di tratti di via Trignina e via Istonia e di via S. Rocco. Interventi questi, che almeno hanno evitato che il traffico automobilistico potesse arrivare a congestionare la Città alta.
Non dimentichiamo inoltre che, nella seconda metà degli anni ‘90, si era auspicata un’area fiera a ridosso di S. Salvo Marina. Si era pensato ad un acquisto del vecchio Casino Nasci, da restaurare e trasformare in albergo e centro congressuale, e dell’area a sud del medesimo, per allocarvi le strutture fieristiche. Si era anche tentata una prima iniziativa prefieristica alla Marina, denominata “Aria Aperta”, una manifestazione che avrebbe dovuto costituire una vetrina per la valle del Trigno e i suoi prodotti nonché attivare un proficuo rapporto mare-montagna. Come è noto, non solo l’area fieristica è rimasta un miraggio ma “Aria aperta” ha chiuso i battenti non più di un anno e mezzo fa.
In conclusione, il tentativo di sottrarre la Città alta al ruolo di “città dormitorio” è in buona parte fallito così come è fallito il parallelo tentativo di ridimensionare il ruolo egemone di Vasto sul territorio come centro di riferimento per i Comuni dell’entroterra in quanto erogatore di servizi (pensate che le scuole superiori di S. Salvo, 6/7 anni fa, erano scese a 390 alunni con il rischio che si perdessero l’autonomia e la Presidenza! E che solo l’Istituzione del Liceo Scientifico, fortemente voluto dai Presidi e dai docenti dell’ITC e dai genitori dei ragazzi, ha evitato questo!).

Ancora peggiore è il bilancio della politica ambientale. “La prima monnezza” è quella che si è accumulata a partire dal 1992, quando fu aperta, per volontà della Regione Abruzzo, in contrada Motticce di S. Salvo, una discarica del CONIV (una società mista, che poi avrebbe gestito anche gli impianti di potabilizzazione delle acque del Trigno e di depurazione delle acque fognarie di Vasto-S. Salvo) per accogliere rifiuti tossici, nocivi e speciali prodotti nell’ambito del Consorzio di Industrializzazione del Vastese, in base al sano principio: ognuno gestisca la propria spazzatura. Nel 1996 la discarica CONIV otteneva dalla Regione una proroga di altri 4 anni, quando però la stessa opinione pubblica si era resa conto che il traffico di rifiuti industriali e dei servizi proveniva anche da altre regioni dell’Italia. Nel frattempo entrava in funzione un’analoga discarica gestita dalla SAPI, in contrada del Pencio, mentre la ex discarica comunale, alle Motticce, rimaneva del tutto abbandonata. Nel 1998, nasceva così un Comitato antidiscariche all’ITC e, nel 1999, un “Comitato per la difesa dell’ambiente” cittadino, che chiedevano la chiusura delle discariche industriali e la bonifica di quella comunale. Il Sindaco e l’amministrazione in carica si distinguevano per la difesa dello status quo e per i tentativi di rassicurare la popolazione con argomenti poco credibili. Ma se il CONIV e la SAPI non chiudevano alla data di scadenza della concessione (nel 2000) l’anno dopo sarebbero stati costretti a farlo per la saturazione delle vasche (solo il CONIV aveva accumulato oltre 110.000 mc di rifiuti tossici, nocivi e speciali).
Con il senno di poi possiamo dire che nonostante tali siti destino a tutt’oggi gravi preoccupazioni per possibili perdite di percolato, inquinamento delle falde e per i puntuali e ripetuti incendi estivi (la ex discarica comunale non è mai stata bonificata a fronte di una delibera del 2000 che impegnava l’amministrazione) quella lotta, impedendo ulteriori proroghe nelle concessioni, ha evitato almeno che S. Salvo divenisse una nuova “Gomorra”. E’ di non troppi mesi fa la notizia di un intervento della magistratura e di arresti di dirigenti del COSIB, nel basso Biferno. Qui era stata creata una discarica simile a quella di S. Salvo, che ha ricevuto rifiuti industriali anche da fuori Molise e che poi in parte sono andati a finire sui terreni agricoli (si parla di 200 ettari inquinati) mentre i fanghi da depurazione (nell’inchiesta è stata coinvolta anche la struttura di depurazione di Vasto-S. Salvo) spesso sono stati dispersi in mare, al largo di Termoli.
“L’ultima monnezza” è quella prodotta, di recente, dall’impatto con l’avvio della raccolta differenziata, una misura certo indispensabile per gestire meglio il ciclo dei rifiuti e per risparmiare sui costi di smaltimento ma, come al solito, decisa e applicata dall’alto senza un sufficiente coinvolgimento dei cittadini. A parte la notevole carta stampata e la pubblicità prodotte (che poi quanta gente legge?) è mancato un lavoro porta a porta per guidare i cittadini a bene differenziare i rifiuti e per indirizzarli all’utilizzo dell’isola ecologica (dove, infatti, non è possibile portare di tutto). Fare la differenziata inoltre costa tempo e il cittadino che non è paziente né responsabile, neppure incentivato da una riduzione della tassa rifiuti, può essere tentato, come è avvenuto, di ricorrere alle scorciatorie. Così, mentre il Sindaco di S. Salvo annunciava di aver raggiunto in breve il 65% di differenziata, le strade che vanno da S. Salvo verso Cupello, Vasto e Montenero venivano bordate da buste e sacchi di rifiuti di ogni tipo; e le fasce verdi della Zona industriale diventavano sede di innumerevoli microdiscariche, un fenomeno non nuovo ma dall’entità assai maggiore che in passato.
Almeno il Sindaco di Vasto alcune settimane fa ha chiaramente affermato di non essere soddisfatto per il 35% di differenziata - attiva per oltre 16.000 abitanti- raggiunto a Vasto (contro il 60% atteso) e, irritato per l’abbandono in strada dei rifiuti, ha ordinato controlli a tappeto e multe all’occorrenza denunciando che persino “titolari di attività non fanno la differenziata”.
Dunque a che serve portare ogni anno i bambini a ripulire (con la campagna di Legambiente “Puliamo il mondo”) determinati siti se poi l’anno dopo questi sono ancora più sporchi e degradati? E poi perché i bambini e non i vertici del PD e del PdL, che dovrebbero vedere e toccare da vicino queste meraviglie italiane? Lasciamo almeno stare i bambini, che, per essere educati, hanno bisogno di esempi positivi e non di raccogliere la monnezza sparsa dai grandi.
In mezzo a queste due emergenze ce ne sono state altre: come la “nube tossica” e la problematica relativa all’inquinamento dell’aria. Ciò ha indotto la Regione Abruzzo “in considerazione dell’alto rischio ambientale presente nell’area” a istituire, dopo il 1998, a S. Salvo un dipartimento sub-provinciale dell’ARTA. Nel caso della “nube tossica” si è arrivati anche ad un processo, dove il Comune di S. Salvo non si è dichiarato neppure parte civile; per cui la causa, dopo le prime condanne, è finita con le rituali assoluzioni degli inquisiti. Eppure quella vicenda procurò danni a diversi lavoratori delle aziende industriali di Piana della Chiesa e Sant’Angelo. Quanto alla qualità dell’aria, il periodo di monitoraggio con centraline, prima del 2008, pur nella limitatezza delle sostanze e della continuità temporale, aveva evidenziato, secondo l’Associazione Porta Nuova di Vasto, livelli alti per gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e preoccupanti per gli Ossidi di Azoto e l’Ozono troposferico. Ma, dall’ottobre 2008, sta andando ancora peggio perché il monitoraggio è semplicemente cessato, per mancanza di fondi. Solo di recente la Regione Abruzzo ha deciso di rifinanziare alcune attività di monitoraggio, affidandole al Mario Negri Sud, mentre l’Abruzzo non pare - tra le poche regioni italiane - essersi dotata di un registro dei tumori (importante per capire la diffusione delle tipologie e i possibili rapporti con l’ambiente locale).
Venendo infine alle aree verdi, possiamo dire che se ne sono create solo di piccole o piccolissime o addirittura, come nel caso di via M. D’Azeglio (per circa 220.000 euro nel 2001/2002), di finte aree verdi che in realtà vengono utilizzate come parcheggi. Infatti, gli interventi di maggior spessore (due delle quali da 600.000 e 300.000 euro), hanno riguardato la Villa Comunale, un’area creata da un’amministrazione DC negli anni Sessanta del ‘900 colmando un vallone con terra di riporto, dove ci si è divertiti a piantare e spiantare alberi, modificare aiuole, panchine e percorsi stradali o pedonali e infine a costruire “monumenti” che dovrebbero dare lustro e posterità al regime. Una città di 19.000 abitanti certo meritava una nuova Villa Comunale oppure che si risparmiassero i milioni di euro spesi nel vano tentativo di migliorare quella esistente.
Per concludere, introduciamo un’altra nota positiva, ma non troppo: quella riguardante l’istituzione del Biotopo costiero o “Giardino Botanico Mediterraneo” alla Marina. Dotato di uno stanziamento iniziale di 900 milioni di lire, poi rifinanziato, il biotopo costituisce un giardino artificiale e non naturale (è sorto con spianamenti e utilizzo di terra da riporto, come onestamente ammesso sul sito www.giardinomediterraneo.org) e con l’intento di far ricolonizzare la spiaggia dalla tipica vegetazione dunale. Il suo valore sta dunque soprattutto nella funzione di centro di monitoraggio e ricerca sulla flora e la fauna degli ecosistemi acquatici. Un ruolo che purtroppo solo in alcune fasi è riuscito a svolgere con successo (quando vi si tenevano persino dei master universitari) e che ora rischia di ridursi a quello di pura vetrina delle politiche ambientali comunali.
Vi sarebbero altri interventi meritevoli di trattazione (scarichi in mare dei fossi Buonanotte e del Mulino, acque marine e bandiere blu, cave di inerti, ferrovia abbandonata a servizio della zona industriale, pista ciclabile ecc.) ma è chiaro che non possiamo abusare della pazienza dei lettori, anche perché non modificherebbero assolutamente il giudizio complessivo già espresso all’inizio dell’articolo.
Nel prossimo, ci occuperemo di opere pubbliche.
San Salvo, 20.10.2011
Giovanni Artese
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giovedì 20 ottobre 2011

FO&PA: SODDISFAZIONE PER L'ESITO DEL 2° INCONTRO

Il coordinamento di FO&PA esprime piena soddisfazione per l’esito del 2°incontro del ciclo di conferenze di formazione e partecipazione politica.
L’incontro si è svolto c/o il Palazzo d’Avalos e ha visto come relatore il Professor Michele Cascavilla.
Al dibattito è intervenuto anche l’Assessore regionale alla cultura Dott. Luigi De Fanis, che ha espresso pieno apprezzamento per l’iniziativa dei ragazzi della scuola.
Il prossimo appuntamento, in programma per il mese di Novembre, verterà sul ruolo che la comunicazione ricopre nell’attuale panorama politico ed avrà come relatore il Professor Eugenio Iorio, docente universitario di scienze della comunicazione presso l’Università di Bari.
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DOMENICA L'INAUGURAZIONE DELLA SEDE DI SAN SALVO DEMOCRATICA

Domenica 23 ottobre, alle ore 17:00, in piazza Papa Giovanni XXIII, si terrà l’inaugurazione della sede del Laboratorio di Politica e Cultura SanSalvoDemocratica.
Si ricorda che il Laboratorio nasce allo scopo di promuovere il progetto politico-culturale e sociale della città di San Salvo, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini per la crescita e lo sviluppo economico, sociale, umano e culturale della città, proponendosi come luogo di confronto politico in ambito locale e territoriale, e contribuendo a creare una società aperta verso le diversità in un mondo sempre più multietnico, multiculturale, nel rispetto e nella valorizzazione delle specificità etniche, culturali e religiose.
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CAMIONISTA GUIDA PER 14 ORE SENZA SOSTA: MAXI MULTA DELLA POLIZIA

E' rimasto alla guida del suo un tir che trasportava 300 quintali di biodiesel per 14 ore senza sosta. L'incredibile storia ha come protagonista un camionista della provincia di Bari.
L'uomo fermato da una pattuglia della Polizia Stradale di Vasto Sud, nel territorio di San Salvo, si è visto elevare una contravvenzione di 1.420 euro e il taglio di 17 punti alla patente di guida.
Il tir è stato sottoposto a fermo amministrativo per 11 ore, il tempo minimo consentito all'autista per riposarsi. La polizia stava effettuando controlli contro la concorrenza sleale fra autotrasportatori. Un episodio che poteva creare ben più gravi conseguenze e solo la buona sorte ha evitato il peggio.
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LIONS CLUB SAN SALVO: SABATO L'INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO A LUIGI CIAVATTA

Il 22 ottobre 2011, nell’ambito del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia, il Lions Club di San Salvo, presieduto dal presidente Venanzio Bolognese, terrà la manifestazione inaugurale del monumento a Luigi Ciavatta, capitano della guardia nazionale assassinato dai briganti il 15 settembre 1868 nella via della Disgrazia. L’ imponente opera realizzata dallo scultore Nicola Farina, sarà collocata nell’ aiuola della rotonda limitrofa alla statua di San Pio di Pietrelcina.
Il programma della cerimonia commemorativa prevede alle ore 10,00: ritrovo dei partecipanti in Piazza Giovanni 23°;
alle 10,30: trasferimento in corteo attraverso Corso Umberto, Via Fontana Vecchia, Via Trignina; arrivo alla rotonda di Via Montegrappa;
alle 11,00: saluti del presidente del Lions Club e del Commissario Prefettizio del Comune di San Salvo;
alle 11,30: scopertura del monumento e benedizione dello stesso; deposizione corona. In caso di pioggia la manifestazione sarà trasferita nella Palestra comunale di Via Verdi.
Presiederanno alla manifestazioni le associazioni lionistiche abruzzesi e le diverse autorità civili e militari della zona. Il territorio sansalvese prima e dopo l’Unità d’Italia è stato tormentato dalle orde brigantesche. Quelle che tenevano in scacco la zona del vastese erano quelle dei fratelli Giuseppe e Michelangelo Pomponio di Liscia. Esse spadroneggiavano nei territori di San Salvo, Lentella , Fresagrandinaria, Furci. Il bosco di San Salvo con le sue fittissime e intricate selve, era il luogo preferito dai briganti. Uno dei primi sansalvesi a cadere sotto le armi dei famigerati fratelli Pomponio, fu Luigi Ciavatta, capitano della guardia nazionale e fratello del sindaco di San Salvo Giuseppe Ciavatta. L’uccisione avvenne il 15 settembre 1868. Dopo quel fatto di sangue, la strada prese il nome di via della Disgrazia.
Il Lions ha distribuito (gratuitamente) a tutte le famiglie di San Salvo una monografia realizzata da Michele Molino sul Brigantaggio .
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martedì 18 ottobre 2011

OMICIDIO DI NEILA BUREIKAITE: IL GIP CONVALIDA L'ARRESTO DEL CONVIVENTE

Il Gip del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, ha convalidato questa mattina l’arresto di Matteo Pepe, l’imprenditore pugliese accusato dell’omicidio di Neila Bureikaite. L’udienza di convalida si è tenuta stamattina alla presenza dei pubblici ministeri Francesco Prete e Giancarlo Ciani e dei legali di Pepe, Pasquale Morelli e Giampaolo Di Marco. Il Giudice per le indagini preliminari si è riservato di decidere sulla richiesta di revoca degli arresti presentata dagli avvocati difensori.
Nel pomeriggio di ieri il medico legale, Pietro Falco, ha svolto l’esame autoptico sul corpo della giovane lituana, ora ha sessanta giorni per fornire i risultati alla magistratura.
I legali del 43enne pugliese hanno diramato, in tarda mattinata, un comunicato agli organi di informazione. All’udienza odierna, -si legge nella nota- il Pepe ha collaborato con il Giudice rispondendo alle domande dallo stesso poste. Siamo fiduciosi del lavoro che compirà la magistratura. In questa fase delle indagini, si rende necessario mantenere il più stretto riserbo. È una vicenda delicata, che vive ore decisive per il suo avvenire. Le ipotesi concettuali pubblicate in queste ultime ore non sono state delineate correttamente e dalle stesse prendiamo le distanze. Riteniamo, quindi, che ai fini di una corretta informazione, sia meglio non seguire indiscrezioni e false attestazioni, tutte certamente tratte da fonti non provate. Occorre pertanto che venga osservata la massima discrezione, affinché la difesa e la magistratura possano seguire correttamente il proprio lavoro. Tale esigenza –conclude il comunicato- risponde ad un obbligo deontologico, che questa difesa intende rispettare senza riserva alcuna, ma soprattutto è adottata per esprimere il più alto rispetto del dolore e della preoccupazione vissuta dalle famiglie coinvolte.

da vasto24.it
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PALLAVOLO SERIE C: ESORDIO CON VITTORIA PER LA TCM GROUP B.T.S. SAN SALVO

Buona la prima per la TCM Group B.T.S. San Salvo. All’esordio nel campionato di serie C i sansalvesi incamerano i primi due punti in seguito alla vittoria per tre a due sul F. Montesilvano.
Alla palestra “R.Mattioli”, và di scena il grande spettacolo, la TCM Group B.T.S. dopo un avvio stentato, dovuto forse all’emozione del debutto, sfodera una buona anche se di certo non esaltante prestazione.
Il primo set viene vinto dal F. Montesilvano per 25-23, grazie ad alcune ingenuità dei padroni di casa; troppe le battute sbagliate, mentre nel secondo set partenza sprint, subito tre a zero che costringe il mister del Montesilvano a chiamare time out. Al rientro in campo si riequilibrano le sorti fino a metà set, quando la TCM, sospinta dal micidiale servizio del suo palleggiatore De Felice G., allunga il passo e conquista il set.
Nel terzo parziale, i sansalvesi dominano senza storie, black out totale nella metà campo del Montesilvano, mentre i ragazzi della TCM sbagliano pochissimo, sospinti dall’incredibile Di Virgilio A. che sigla gli ultimi cinque punti.
Rientro in campo per il quarto parziale, e stavolta è la TCM a subire il black out, perdendo malamente il quarto set. Si và al tie break, la gara si fa avvincente ed emozionante, ma la TCM sospinta dal pubblico di casa, accorso numeroso, ha la zampata vincente, grazie a Placidi che sigla in particolare il quattordicesimo punto con una bordata lungolinea. Il mister avversario prova nuovamente a chiamare time out ma la TCM conquista il set per 15-11 e conquista i primi due punti in serie C.
Il Presidente Natale, accorso in panchina per l’esordio dei suoi ragazzi al termine dell’incontro dichiara:
”una grandissima soddisfazione, soprattutto perché oltre a degli innesti di valore, ho la gioia di veder giocare i miei ragazzi, che hanno creduto in me e nella società quando all’inizio le soddisfazioni e le vittorie erano poche, ma non hanno mollato e ora sono qui a realizzare un sogno insieme a me. Oggi non posso che essere felice, per le considerazioni tecniche sarà meglio chiedere al mister perché i ragazzi oggi mi hanno dato una grande emozione vincendo all’ esordio. Qualche anno fa nessuno ci avrebbe creduto capaci di simili traguardi, e invece eccoci qua”
Mister Di Cesare è parzialmente soddisfatto: “ la cosa positiva è stato senz’altro il gruppo che ha reagito bene alla sconfitta del primo set per un soffio, e alla batosta del quarto. Ovviamente la strada è ancora lunga, c’è tanto da lavorare, ma sono fiducioso”.
Prossimo appuntamento in trasferta, Sabato 22 Ottobre a Lanciano, ore 17.00, contro la Cedas, una delle formazioni che puntano alla vetta del Campionato.
Servirà la migliore TCM per tenere testa alla compagine guidata da Mister Allegrino.

TCM GROUP B.T.S. SAN SALVO
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lunedì 17 ottobre 2011

RUBA IN UN SUPERMERCATO A SAN SALVO, 24ENNE ARRESTATA DAI CARABINIERI

Colta con le mani nel sacco. E’ quando successo a Susanna Mihai, 24 anni di origine svedese, che è stata colta di sorpresa, alcuni giorni fa, dai Carabinieri della compagnia di Vasto all’uscita di un supermercato di San Salvo mentre aveva sottratto diversi prodotti di generi alimentari tra cui formaggio e prosciutto per un valore complessivo che si aggira sui cento euro. La giovane donna non ha saputo spiegare agli uomini dell’Arma perché aveva con se questi prodotti. La 24enne era già nota alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio e la persona. Con l’accusa di furto aggravato, per Susanna Mihai è scattato il provvedimento degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Vasto. I prodotti alimentari sono stati restituiti al titolare del supermarket di San Salvo.

Luca Di Sciascio
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AGGRAPPATO AD UN TIR PER 150 CHILOMETRI, GIOVANE SCOPERTO DALLA POLIZIA DI VASTO SUD

Per circa 150 chilometri ha viaggiato aggrappato ad un tir. Era il viaggio della speranza di un extracomunitario 23enne, molto probabilmente del Sudan. Il giovane è rimasto attaccato nella parte inferiore di un tir da Cerignola a Vasto. La scoperta è stata fatta dagli agenti della Polstrada di Vasto sud nell'area di sosta a "San Lorenzo" sulla corsia nord dell'A14. Gli agenti hanno visto che lo straniero stazionava nei pressi del mezzo pesante e hanno deciso di fermarsi per eseguire gli accertamenti. Il giovane era sceso dalla parte in cui era aggrappato, tra gli assi del mezzo, approfittando della sosta dell'autista. Una pattuglia ha accompagnato il 23enne, stremato dal lungo viaggio, all'ospedale San Pio di Vasto per i necessari controlli medici. L'autista del mezzo ha dichiarato di non essersi accorto del giovane. Secondo la ricostruzione degli uomini della Polizia di Vasto Sud l'extracomunitario è salito sul tir in una piazzola di sosta a Cerignola, dove l'autista si era precedentemente fermato.
L'uomo rischia l'espulsione dal paese.

Luca Di Sciascio
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COLTIVA LA MARIJUANA NELLA SERRA, 45ENNE DENUNCIATO DALLA POLIZIA

Con l'accusa di coltivazione illecita di piante di cannabis e di detenzione di sostanza stupefacente, gli uomini della squadra anticrimine del Commissariato di Polizia di Vasto hanno denunciato L.D.P.,45 anni di Monteodorisio. Gli agenti, diretti dal vice questore Cesare Ciammaichella, hanno trovato la serra con diverse piante di "cannabis" alte oltre 2 metri e dal peso complessivo di circa 9 chili. Nel corso della perquisizione estesa anche all'interno dell'abitazione del coltivatore -afferma Ciammaichella- sono stati rinvenuti anche 4 pezzi di sostanza stupefacente, del tipo hashish, avvolta nel cellophane e due bilancini di precisione. Le piante di altissima qualità - concludono gli inquirenti- erano curate molto bene e con tecniche professionali.

Luca Di Sciascio
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domenica 16 ottobre 2011

IL SAN SALVO GIOCA BENE MA CEDE 1-0 AL SULMONA

Fuori dal “Bucci” non c’è storia. L’U.S. San Salvo raccoglie la quarta sconfitta, in altre tante gare, disputate in trasferta. Sul campo della corazzata Sulmona i biancazzurri del tecnico Marcello sono stati sconfitti 1-0. Il San Salvo ha disputato un’ottima gara anche se, negli ultimi metri, lo schieramento difensivo del Sulmona non è stato quasi mai scardinato. Rispetto a domenica scorsa il tecnico sansalvese schiera dal primo minuto Farina e Marinelli. A decidere la gara è stata un colpo di testa di Fuschi, al quarantaduesimo del primo tempo, sugli sviluppi di un corner battuto da Bolzan. A fine gara grande rammarico tra i biancazzurri che nonostante la buona prova non hanno raccolto punti. Il San Salvo domenica ospiterà la quotata Amiternina. Per la compagine sansalvese una gara in cui è fondamentale conquistare punti per allontanarsi dai bassifondi della graduatoria.
Nel resto della giornata pareggia 0-0 il Vasto Marina contro la capolista Montorio 88.
Nel campionato di promozione sconfitta per il Real San Salvo che soccombe 2-1 in casa contro l'Acqua e Sapone mentre pareggia 0-0 la Virtus Cupello che attualmente occupa l'ultima posizione in classifica.

Luca Di Sciascio
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