Il Comune di San Salvo esporrà domani, sabato 7 settembre, la bandiera della pace aderendo all’invito di Papa Francesco per una veglia di preghiera per testimoniare la vicinanza al popolo siriano e invocare la pace in un’area afflitta dalla violenza e dalle lotte fratricide. Occorre trovare una soluzione pacifica attraverso il negoziato abbandonando l’idea di una soluzione militare.
Lo ha annunciato il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, che ha deciso di far propria anche la lettera del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani di Perugia che sta sostenendo la “Giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero”.
«Al di là della propria confessione religiosa o credo politico, come sindaco di una città che crede fermamente nella pace, nell’accoglienza e nel rispetto di ogni persona, non si può non essere d’accordo con le finalità della giornata che invita ogni cittadino a riflettere e a dire con forza no alla guerra e a ogni forma di violenza».
Per il sindaco Magnacca «il nostro è un piccolo gesto, ma abbiamo il dovere, anche nelle nostre comunità, di fare sentire la nostra voce, di testimoniare il nostro impegno per costruire un mondo dove la guerra non sia mai un’opzione praticabile. Ognuno è libero di scegliere le forme che ritiene più opportune per testimoniare la contrarietà alla guerra. Ma dobbiamo avere il coraggio di farci sentire. Ed è per questo che esporremo la bandiera della pace, in piazza Papa Giovanni XXII, dal balcone del nostro comune, vicino al tricolore e alla bandiera dell’Europa”.
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«Al di là della propria confessione religiosa o credo politico, come sindaco di una città che crede fermamente nella pace, nell’accoglienza e nel rispetto di ogni persona, non si può non essere d’accordo con le finalità della giornata che invita ogni cittadino a riflettere e a dire con forza no alla guerra e a ogni forma di violenza».
Per il sindaco Magnacca «il nostro è un piccolo gesto, ma abbiamo il dovere, anche nelle nostre comunità, di fare sentire la nostra voce, di testimoniare il nostro impegno per costruire un mondo dove la guerra non sia mai un’opzione praticabile. Ognuno è libero di scegliere le forme che ritiene più opportune per testimoniare la contrarietà alla guerra. Ma dobbiamo avere il coraggio di farci sentire. Ed è per questo che esporremo la bandiera della pace, in piazza Papa Giovanni XXII, dal balcone del nostro comune, vicino al tricolore e alla bandiera dell’Europa”.