RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Si è svolta stamani presso la prestigiosa Sala Nassirya del Senato la commemorazione in programma per il trentaduesimo della morte del Sen. Giuseppe Spataro.
Alla cerimonia presenziata dal segretario centrista Lorenzo Cesa, dal Vicepresidente del Senato Nania, dal sen. D'Alia capogruppo UDC in Senato, e dall'abruzzese dirigente nazionale della scuola di formazione dell'Udc Anna Paola Sabatini, con le conclusioni affidate all'ex sen. De Cinque amico di Spataro; numerosi i presenti tutti e significative le presenze autorevoli, nell'appello: il sindaco di Vasto Lapenna e il Vicensindaco Sputore, il Presidente del Consiglio Rispoli per la Provincia chietina e l'assessore Cozzi per quella pescarere, il Consigliere Prospero per la Regione Abruzzo, la figlia di Spataro Anna, la figlia di De Gasperi, il Presidente Marini, gli ex parlamentari Ricciuti e Tancredi, tutti i parlamentari del gruppo UDC, una folta rappresentanza dei Senatori Abruzzesi appartenenti a schieramenti diversi, il Presidente della Fondazione Carichieti Di Nisio, rappresentanti del Vaticano e delle autorità militari, rappresentanti delle Fondazioni Sturzo e De Gasperi, eminenti esponenti del mondo accademico e dell'associazione Abruzzesi a Roma, amministratori abruzzesi delle città che hanno avuto rapporti maggiormente significativi con l'attività del senatore estinto.
Nelle Parole della Sabatini che ha aperto i lavori la percepibile grande emozione di poter ricordare in una sede tanto prestigiosa un conterraneo il cui ruolo è stato fondamentale nel consentire la rinascita democratica del Paese dopo il secondo conflitto mondiale e nel dare un nuovo volto all'Abruzzo tutto; un uomo di istituzione di grande esempio per l'esemplare attaccamento al territorio e per la forte e concreta attenzione ai giovani.
Nell'intervento di sintesi dell'on. Cesa soprattutto il riferimento forte all'esempio morale e valoriale del Senatore Spataro in un momento di grande crisi politica economica sociale e morale che vive l'Italia e il richiamo alla necessità di tornare attraverso la memoria di queste esperienze importanti ad una politica con la P maiuscola.
Di qui lo sprone a lavorare anche nell'ambito della formazione del partito centrista proprio su figure di così alto spessore politico ideale e culturale.
In conclusione una emozionante preghiera in suffragio celebrata dal Cappellano Parlamentare.
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