Il consigliere regionale Nicola Argirò, Presidente della IV Commissione regionale “Industria, Commercio e Turismo”, a seguito delle notizie e dei rumors successivi al mini-rimpasto della Giunta regionale voluto dal Presidente Gianni Chiodi, precisa quanto segue:
1. Il mini-rimpasto che ha visto entrare in Giunta i consiglieri De Fanis e Giuliante, di cui soltanto il primo eletto nella circoscrizione di Chieti, pone un serio problema di rappresentanza politica all’interno del massimo organo regionale. Infatti, mentre il teramano è stato ulteriormente rafforzato con le deleghe all’Ambiente e all’Energia, attribuite all’Assessore (esterno) Di Dalmazio e uomo di fiducia di Chiodi, il Chietino ha ottenuto soltanto le deleghe alla “Sicurezza alimentare” e alla “Veterinaria”, la cui competenza è del Ist. Zoo profilattico e della Asl, quindi semplici deleghe residuali. Un problema, quindi, non solo di rappresentanza territoriale, che vede per l’ennesima volta umiliato il Vastese attraverso l’esclusione dei suoi Consiglieri eletti dalla Giunta regionale, oltre che da quella provinciale, ma un problema tutto politico dovuto alla scarsa, per non dire nulla, attenzione alle esigenze e alle istanze di un intero territorio e del suo tessuto sociale, politico ed economico, da parte dei vertici regionali del PDL.
2. Il mini-rimpasto, inoltre, ha visto violate le più elementari regole politiche, in primis le quote riservate a Forza Italia (70%) e ad Alleanza Nazionale (30%) all’atto della costituzione del PDL, in quanto in provincia di Chieti ci sono soltanto uomini ex- Alleanza Nazionale a rappresentare il PDL negli organi esecutivi provinciali e regionali. La quota riservata a Forza Italia è stata totalmente disattesa, per il veto imposto dai due ex-colonnelli di An sulla mia figura di ex-forzista.
3. Inoltre, in due anni di lavoro, la Commissione “Attività Produttive”, sotto la Presidenza di Nicola Argirò, ha licenziato oltre 50 (cinquanta) leggi, un vero record nella storia del C.R. Abruzzo, numero davvero considerevole se paragonato a quello di altre Commissioni, tuttavia, neanche il lavoro ed il merito sono stati presi in considerazione per la formazione della nuova Giunta, in totale contrasto a quel concetto di meritocrazia tanto annunciato ma mai concretizzato dal Governatore Chiodi.
4. Il Coordinatore Regionale del PDL mi ha chiesto per la seconda volta, dopo gennaio 2009, di dimettermi in cambio dell’assessorato per far subentrare in C.R. il primo dei non eletti, suo uomo di fiducia, attualmente Presidente di un importante Azienda Regionale, proposta da me rifiutata perchè rivolta solo alla mia persona e non anche agli altri Assessori, quindi da me ritenuta discriminatoria e che non mi avrebbe permesso di poter essere libero di dissentire su eventuali azioni da me non condivise dell’attuale Governo Regionale.
5. Infine, la prossima settimana, il Consigliere Nicola Argirò sarà ricevuto a Roma dai vertici nazionali del PDL ai quali ha chiesto un incontro urgente per definire il ruolo e l’importanza del territorio vastese negli equilibri politici ed economici regionali. L’obiettivo è portare sul tavolo nazionale del primo partito d’Italia i problemi di un territorio, prima di tutto il lavoro e le emergenze occupazionali, nonché le opere infrastrutturali promesse dal Governatore Chiodi: in primis nuovo ospedale, arretramento SS16, collegamento
ferroviario del porto di Vasto con le aree industriali di Vasto - San Salvo
ed Auotoporto di San Salvo; opere e promesse che i vertici regionali del partito sembrano non voler prendere in alcun modo in considerazione, indebolendo, nei fatti, non soltanto il Vastese, ma lo stesso governo regionale e lo stesso Presidente Chiodi.
Da questo incontro, dall’esito tutt’altro che scontato, dipenderanno le scelte politiche future del Consigliere Regionale Nicola Argirò.
1. Il mini-rimpasto che ha visto entrare in Giunta i consiglieri De Fanis e Giuliante, di cui soltanto il primo eletto nella circoscrizione di Chieti, pone un serio problema di rappresentanza politica all’interno del massimo organo regionale. Infatti, mentre il teramano è stato ulteriormente rafforzato con le deleghe all’Ambiente e all’Energia, attribuite all’Assessore (esterno) Di Dalmazio e uomo di fiducia di Chiodi, il Chietino ha ottenuto soltanto le deleghe alla “Sicurezza alimentare” e alla “Veterinaria”, la cui competenza è del Ist. Zoo profilattico e della Asl, quindi semplici deleghe residuali. Un problema, quindi, non solo di rappresentanza territoriale, che vede per l’ennesima volta umiliato il Vastese attraverso l’esclusione dei suoi Consiglieri eletti dalla Giunta regionale, oltre che da quella provinciale, ma un problema tutto politico dovuto alla scarsa, per non dire nulla, attenzione alle esigenze e alle istanze di un intero territorio e del suo tessuto sociale, politico ed economico, da parte dei vertici regionali del PDL.
2. Il mini-rimpasto, inoltre, ha visto violate le più elementari regole politiche, in primis le quote riservate a Forza Italia (70%) e ad Alleanza Nazionale (30%) all’atto della costituzione del PDL, in quanto in provincia di Chieti ci sono soltanto uomini ex- Alleanza Nazionale a rappresentare il PDL negli organi esecutivi provinciali e regionali. La quota riservata a Forza Italia è stata totalmente disattesa, per il veto imposto dai due ex-colonnelli di An sulla mia figura di ex-forzista.
3. Inoltre, in due anni di lavoro, la Commissione “Attività Produttive”, sotto la Presidenza di Nicola Argirò, ha licenziato oltre 50 (cinquanta) leggi, un vero record nella storia del C.R. Abruzzo, numero davvero considerevole se paragonato a quello di altre Commissioni, tuttavia, neanche il lavoro ed il merito sono stati presi in considerazione per la formazione della nuova Giunta, in totale contrasto a quel concetto di meritocrazia tanto annunciato ma mai concretizzato dal Governatore Chiodi.
4. Il Coordinatore Regionale del PDL mi ha chiesto per la seconda volta, dopo gennaio 2009, di dimettermi in cambio dell’assessorato per far subentrare in C.R. il primo dei non eletti, suo uomo di fiducia, attualmente Presidente di un importante Azienda Regionale, proposta da me rifiutata perchè rivolta solo alla mia persona e non anche agli altri Assessori, quindi da me ritenuta discriminatoria e che non mi avrebbe permesso di poter essere libero di dissentire su eventuali azioni da me non condivise dell’attuale Governo Regionale.
5. Infine, la prossima settimana, il Consigliere Nicola Argirò sarà ricevuto a Roma dai vertici nazionali del PDL ai quali ha chiesto un incontro urgente per definire il ruolo e l’importanza del territorio vastese negli equilibri politici ed economici regionali. L’obiettivo è portare sul tavolo nazionale del primo partito d’Italia i problemi di un territorio, prima di tutto il lavoro e le emergenze occupazionali, nonché le opere infrastrutturali promesse dal Governatore Chiodi: in primis nuovo ospedale, arretramento SS16, collegamento
ferroviario del porto di Vasto con le aree industriali di Vasto - San Salvo
ed Auotoporto di San Salvo; opere e promesse che i vertici regionali del partito sembrano non voler prendere in alcun modo in considerazione, indebolendo, nei fatti, non soltanto il Vastese, ma lo stesso governo regionale e lo stesso Presidente Chiodi.
Da questo incontro, dall’esito tutt’altro che scontato, dipenderanno le scelte politiche future del Consigliere Regionale Nicola Argirò.
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