Nel novembre 2010 un uomo, approfittando della complicità del buio, era riuscito indisturbato ad arrampicarsi e a raggiungere il balcone di un’abitazione di via Magnacervo.
Dopo aver sollevato la saracinesca aveva forzato la porta – finestra e si era introdotto in casa.
Era riuscito ad asportare un ingente quantitativo di merce e molti oggetti e gioielli in oro.
Alla vittima, che scopre il furto parecchie ore dopo, non rimaneva che rivolgersi alla Polizia. Il Personale della Polizia Scientifica durante il sopralluogo riusciva a rilevare ed asportare alcune impronte papillari palmari.
Le impronte rilevate, sebbene giudicate utili per i confronti dattiloscopici, non furono però sufficientemente chiare per arrivare ad una comparazione positiva nell’ambito del casellario centrale di identità.
Nonostante il tempo trascorso il furto è stato tenuto in debita considerazione dagli operatori di Polizia del Commissariato di Vasto, coordinati dal Dott. Ciammaichella.
Grazie all’evoluzione tecnologica di questi ultimi anni è stato possibile ottimizzare le linee dell’impronta ripulendo l’immagine con una nuova tecnologia laser relativa anche alle impronte palmari, oltre che digitali, che va ad aggiungersi alla banca dati del sistema informatico AFIS e permette agli operatori del sistema una ricerca automatica sicuramente più completa che in passato.
Questo nuovo sistema informatico ha, quindi, riesaminato, analizzato e definito le caratteristiche delle impronte relative all’autore del furto in questione che, nel frattempo, era stato fotosegnalato in altri uffici di Polizia e successivamente arrestato per reati contro il patrimonio.
L’esame minuzioso dei particolari e la successiva comparazione ha permesso di dare un’identità all’autore, infatti, i frammenti delle impronte papillari trovano oggi corrispondenza in D.L. di anni 38, con numerosi episodi già contestati a suo carico e spesso coinvolto in situazioni dello stesso tipo.
Il fatto di non essere mai stato fotosegnalato aveva permesso al ladro di farla franca.
La Polizia però non ha desistito e periodicamente ha rivalutato le impronte rilevate sul luogo del furto.
A seguito di un altro furto perpetrato, il ladro finalmente viene arrestato e fotosegnalato.
A questo punto anche se a distanza di tempo, le impronte inchiodano l’autore che dovrà rispondere di furto in abitazione aggravato, per il reato commesso in via Magnacervo.
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