Servirebbero 35 poliziotti in più. A Vasto si discute tanto di sicurezza, ma di rinforzi nemmeno l’ombra. Ne arriverà uno solo: un agente che verrà trasferito all’autostradale di Vasto Sud. Sarà l’unico. Non solo della città, ma anche dell’intera provincia di Chieti. Sì, perché nella mappa del Ministero dell’Interno l’Abruzzo, insieme a Umbria e Marche, è all’ultimo posto nel capitolo aumenti d’organico. Non è una priorità. I pochi uomini che verranno assunti su scala nazionale saranno destinati quasi tutti al Nord. La scure dei tagli che si è abbattuta sulle forze dell’ordine ha un nome preciso: blocco delle assunzioni. Cioè concorsi ogni 2 anni per assumere non più di 1500 agenti per volta. Nel dare e nell’avere, troppo pochi se si considerano i pensionamenti e l’aumento della richiesta di sicurezza che viene da tutte le latitudini dello stivale.
Vasto si inserisce in questo quadro. Furti, rapine e incendi dolosi aumentano. Ma la città non è inserita nell’elenco delle priorità. Traduzione: nella migliore delle ipotesi, gli organici dei quattro presidi di polizia rimarranno identici. “Al Commissariato di via Bachelet attualmente siamo meno di 40”, racconta Giancarlo Manes, segretario provinciale del Sap, sindacato autonomo di polizia. Trenta agenti alla polizia autostradale di Vasto Sud. Ne rimangono appena 10, compresi due aggregati, in servizio alla polizia stradale di viale Giulio Cesare. Di rinforzi manco a parlarne. Mentre nel 2007 era stato a un passo dalla chiusura il posto di polizia ferroviaria della stazione Vasto-San Salvo.
“All’autostradale di Vasto Sud siamo rimasti in 30. Sotto organico di 15 unità”, è il grido d’allarme lanciato da Nicola Di Sciascio, segretario provinciale del Coisp, coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia. I poliziotti in servizio sull’A14 devono garantire controlli e interventi su un tratto di 100 chilometri, a partire dal casello di Ortona e fino ad arrivare a quello di Poggio Imperiale, nel Foggiano. Una zona delicatissima. Un tratto di strada su cui transitano ogni anno centinaia di veicoli rubati, ladri, spacciatori e camion pieni di clandestini. Nel breve periodo “il quadro generale è preoccupante. Verranno tagliate 30mila unità lavorative tra tutti i corpi di pubblica sicurezza, esclusi i carabinieri, che sono corpo militare e hanno un ordinamento diverso dal nostro. In Abruzzo non sono previsti incrementi di personale”: così Di Sciascio fotografa la situazione.
A Vasto “siamo in carenza d’organico da tempo”, sottolinea Manes. “Negli anni Novanta il Commissariato aveva 50 agenti, ora siamo meno di 40”, con la città che è cresciuta e, insieme ad essa, le esigenze di sicurezza. “Si allungano anche i tempi relativi alla manutenzione delle automobili. Qui a Vasto abbiamo auto civetta vecchissime. Una è di vent’anni fa”.
da www.vastoweb.com
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Vasto si inserisce in questo quadro. Furti, rapine e incendi dolosi aumentano. Ma la città non è inserita nell’elenco delle priorità. Traduzione: nella migliore delle ipotesi, gli organici dei quattro presidi di polizia rimarranno identici. “Al Commissariato di via Bachelet attualmente siamo meno di 40”, racconta Giancarlo Manes, segretario provinciale del Sap, sindacato autonomo di polizia. Trenta agenti alla polizia autostradale di Vasto Sud. Ne rimangono appena 10, compresi due aggregati, in servizio alla polizia stradale di viale Giulio Cesare. Di rinforzi manco a parlarne. Mentre nel 2007 era stato a un passo dalla chiusura il posto di polizia ferroviaria della stazione Vasto-San Salvo.
“All’autostradale di Vasto Sud siamo rimasti in 30. Sotto organico di 15 unità”, è il grido d’allarme lanciato da Nicola Di Sciascio, segretario provinciale del Coisp, coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia. I poliziotti in servizio sull’A14 devono garantire controlli e interventi su un tratto di 100 chilometri, a partire dal casello di Ortona e fino ad arrivare a quello di Poggio Imperiale, nel Foggiano. Una zona delicatissima. Un tratto di strada su cui transitano ogni anno centinaia di veicoli rubati, ladri, spacciatori e camion pieni di clandestini. Nel breve periodo “il quadro generale è preoccupante. Verranno tagliate 30mila unità lavorative tra tutti i corpi di pubblica sicurezza, esclusi i carabinieri, che sono corpo militare e hanno un ordinamento diverso dal nostro. In Abruzzo non sono previsti incrementi di personale”: così Di Sciascio fotografa la situazione.
A Vasto “siamo in carenza d’organico da tempo”, sottolinea Manes. “Negli anni Novanta il Commissariato aveva 50 agenti, ora siamo meno di 40”, con la città che è cresciuta e, insieme ad essa, le esigenze di sicurezza. “Si allungano anche i tempi relativi alla manutenzione delle automobili. Qui a Vasto abbiamo auto civetta vecchissime. Una è di vent’anni fa”.
da www.vastoweb.com