Un'operazione antidroga è stata effettuata ieri dai Carabinieri di Gissi coadiuvati dagli uomini del NOR della Compagnia di Vasto e da un'unità cinofila del comando Legione Carabinieri di Chieti. Gli uomini dell'arma hanno tratto in arresto, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Lorenzo Cozzolino, 41 anni, originario di Cercola (Napoli), e la moglie Italia Belsole, 37enne, originaria di San Giorgio a Cremano (Napoli) entrambi già noti alle forze dell'ordine. I dettagli dell'operazione sono stati resi noti questa mattina in conferenza stampa dal capitano della Compagnia di Vasto, Giuseppe Loschiavo, dal sottotenente Loredana Lenoci, comandante del Nucleo operativo radiomobile, e dal comandante della Stazione di Gissi Luigi Lacerenza. I militari dell'arma avevano notato nell'ultimo periodo degli strani movimenti intorno all'abitazione della coppia a Gissi e per questo sono stati intensificati i controlli. La settimana scorsa, durante uno di questi controlli, i Carabinieri hanno fermato ed arrestato A.B., 44enne pregiudicato di San Salvo, subito dopo essere uscito dall’abitazione dei predetti coniugi, perchè era in possesso di 250 gr. circa di eroina. Gli uomini dell'Arma, inoltre, durante uno dei tanti servizi di osservazione, notavano la Belsole soffermarsi nei pressi di un’aiuola condominiale solcando il terreno come se dovesse sotterrare qualcosa. Ieri pomeriggio è scattato il blitz. Omex, il pastore tedesco dell'unità cinofila, ha scovato quasi 2 chili e mezzo di eroina, suddivisi in vari panetti. All'interno dell'abitazione venivano rinvenuti anche due bilancini di precisione, materiale vario normalmente utilizzato per il confezionamento della droga, una piccola pressa artigianale, creata ad hoc a tal fine, una macchina per il confezionamento sottovuoto per avvolgere i panetti, la somma contante di 2.500 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio, e diciotto proiettili cal. 38 illegalmente detenuti. Cozzolino, che si trovava agli arresti domiciliari, è stato condotto al carcere di Torre Sinello a Vasto mentre la Belsose è stata associata presso il carcere femminile di Chieti. Questi arresti - conclude Loschiavo - hanno sicuramente inferto un duro colpo all’attività di traffico e spaccio di sostanza stupefacente nell’hinterland vastese.
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