Caro Sindaco,
continuo a darti del Tu fino a quando non mi ricrederò definitivamente che il tuo comportamento nei miei confronti sia basato sulla stima e la sincerità, così come il tuo modo di salutarmi in pubblico, con affetto e abbracci continuerò a ritenerlo non strumentale ed a puro fine di immagine.
Vorrei considerassi il mio comportamento, compreso la richiesta di pronunciamento della Corte dei Conti regionale, un onesto agire istituzionale e, credimi, le elezioni regionali non c’entrano assolutamente niente. La prova di ciò sta nel mio intervento nel Consiglio Comunale dell’8 luglio 2013 con il quale sollevavo la questione dei contributi previdenziale
per Te e il Vice Sindaco.
Come certamente sapevi, anche prima dell’ultimo comunicato del Gruppo Consigliare del PD, due Corti dei Conti regionali, quella della Basilicata e quella della Lombardia si sono pronunciate dandomi ragione, affermando che: “i lavoratori autonomi che assumono funzioni di amministratore locale, per ottenere da parte dell’Ente il pagamento degli oneri assistenziali, previdenziali ed assicurativi, devono formalizzare espressa rinuncia all’esercizio della professione o attività lavorativa. Solo in tal modo si realizza la parificazione ai lavoratori dipendenti che devono collocarsi in aspettativa non retribuita per dedicare l’esclusività del suo tempo all’incarico amministrativo”.
Sulla possibilità che il Comune possa pagare i contributi previdenziali Sarà la Sezione abruzzese della Corte dei Conti a dire la parola finale. Resta il rammarico che non è stato il Sindaco di San Salvo, cioè tu, a chiedere il parere dell’organo di controllo come hanno fatto i tuoi colleghi di Gorgoglione in Basilicata e di Cologno al Serio in Lombardia, ma i consiglieri del Partito Democratico.
IN QUESTA AZIONE ISTITUZIONALE NON C’E’ ALCUN TENTATIVO DI INFANGARE L’ONORABILITA’ ED IL BUON NOME DI ALCUNO E NEMMENO IL TUO. Vorrei solo che venisse ben applicata la legge sullo status degli amministratori locali, secondo la ratio che sta alla fonte normativa.
Ti consiglio di non avventurarti, con interventi impropri e non istituzionali, nei campi specifici dei Partiti, soprattutto se non si tratta del tuo. Il ruolo del Sindaco è di natura istituzionale ed anche quando polemizza lo fa nel merito.
Oggi ho parecchia pazienza Sindaco! Anche se non appartiene alla sfera pubblica, ed io non lo faccio mai, voglio darti alcune informazioni mie personali:
- La mia generazione, e per me è stato così, ha conosciuto il lavoro in tenerissima età nel tempo libero dallo studio. Di questo ne faccio vanto anche se è un bene che non esista più, in Italia, il lavoro minorile;
- Il 15 novembre 1969 iniziai a lavorare alla FIAT di Torino come disegnatore progettista ed il 1° maggio 1971 mi trasferii presso il nuovo stabilimento FIAT di Bari. Vi rimasi fino al 31 agosto 1972, quando feci il passaggio alle dipendenze della Magneti Marelli e tornai di nuovo Torino fino a quando, il 1° ottobre 1973, mi trasferii nello stabilimento di San Salvo. Sono rimasto in forza a questa fabbrica fino alla pensione e l’ultimo periodo lavorativo l’ho fatto fino al 1994, quando venni eletto direttamente, come è capitato oggi a te, Sindaco della nostra città.
NON TOCCA A ME DARE UN GIUDIZIO SULLE MIE QUALITA’ PROFESSIONALI, MA CERTAMENTE NON TOCCA A TE, Sindaco, DARE UN GIUDIZIO SULLA MIA ATTIVITA’ LAVORATIVA. Non è la prima volta che ti avventuri su questo terreno, forse perché non conosci la mia storia.
E’ vero, sono stato eletto diverse volte dai cittadini di questa città e di questa provincia, alla Regione, al Comune ed in Parlamento. Altre ho perso, ma non ho mai rinunciato alla battaglia per affermare le mie idee rimanendo fedele ai miei ideali abbracciati in gioventù. Non sono mai stato nominato dal mio partito in un consiglio di amministrazione retribuito e me ne vanto.
Caro Sindaco,
ti auguro di accedere a tutte le cariche istituzionali che desideri, conosco il sacrificio, lo stress e le difficoltà cui vengono sottoposte le famiglie di chi fa politica. Non vergognarti di ammettere che oltre ai sacrifici si hanno grandi soddisfazioni.
Non vergognarti nemmeno di ammettere che il tuo impegno amministrativo è ben retribuito, come lo è stato per me e per tutti gli altri che si sono messi e si mettono al servizio della comunità.
Sappi però che non è stato sempre così.
La prima volta che ho fatto il Sindaco di San Salvo non c’era lo stipendio e da cattivo “ poltronista” io mi ero dimesso da Consigliere Regionale per servire la mia città.
Per questo ci tengo molto alla corretta applicazione delle leggi che regolano le retribuzioni degli amministratori locali, alla loro salvaguardia, perché venga garantito il diritto costituzionale ad essere eletto Sindaco anche a chi vive del lavoro dipendente.
Cordiali saluti
On. Arnaldo Mariotti
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