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sabato 3 dicembre 2011

IL SANSALVESE GERMANO DI LAUDO ALLA GUIDA DELLA CGIL DI CHIETI

Difendere e promuovere i diritti dei lavoratori, dei pensionati e delle persone più deboli, tutelare il reddito da lavoro e da pensione, garantire una contrattazione efficace nazionale ed aziendale, negoziare con le Autonomie Locali migliori condizioni tariffarie che incidono sulla fruizione di beni e servizi essenziali (acqua, energia, servizi sociali e sanitari, trasporti,..).
Sono questi i principali punti programmatici che sono stati illustrati al Comitato Direttivo della CGIL di Chieti dal neo segretario eletto Germano DI LAUDO.
Nella giornata di ieri (1 dicembre 2011), infatti, il Comitato Direttivo ha provveduto ad eleggere Germano Di Laudo, 57 anni nato a Torrebruna (CH) residente a San Salvo, segretario generale della Camera del Lavoro provinciale.
Germano Di Laudo, fino a ieri, ha ricoperto l’incarico di segretario regionale dello SPI CGIL e nella provincia di Chieti, nel suo lungo trascorso sindacale, ha assunto la direzione di numerose categorie e della stessa confederazione in qualità di segretario organizzativo.
Di Laudo sostituisce Michele Marchioli, che ha completato il periodo massimo definito dallo statuto per il quale è possibile ricoprire detta carica (8 anni), alla guida della CGIL Teatina che conta 32.168 iscritti tra lavoratori, pensionati e disoccupati.
L’obiettivo di conseguire maggiori opportunità lavorative, adeguate e stabili, alle donne, ai giovani ed a quanti in questi ultimi anni hanno perso il posto di lavoro è la scommessa che tutto il gruppo dirigente ha condiviso ed ha affidato al neo segretario l’esigenza di guidare la Camera del Lavoro per vincerla.

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MARINELLI E ALBERICO STENDONO IL GUARDIAGRELE: DOPO DUE MESI TORNA ALLA VITTORIA L'U.S. SAN SALVO

Dopo esattamente settanta giorni di astinenza torna alla vittoria l’U.S. San Salvo. Nell’anticipo del campionato di Eccellenza i biancazzurri hanno superato per 2-1, fra le mura amiche, il Guardiagrele. Una partita giocata a ritmi blandi anche se il San Salvo ha ampiamente meritato la vittoria soprattutto per quanto fatto vedere nella ripresa. Rispetto a domenica scorsa Marcello manda in campo Argirò al posto di Di Pietro e Alberico al posto dell’acciaccato Felice, arretrando in difesa al fianco di Ciarlariello il bravo Rossi.
Nei primi minuti le due squadre si equivalgono con il San Salvo sceso in campo quasi con lo stesso spirito, poco combattivo, visto domenica a Vasto. Con il passare dei minuti il San Salvo cresce ma alla prima azione la squadra ospite passa in vantaggio. Letta si presenta solo davanti a Cianci, il tiro del giocatore ospite si insacca in rete. Per il San Salvo è un duro colpo, ma i biancazzurri continuano a giocare leggermente meglio degli avversari e al 33’ vanno vicino al pareggio con il tiro cross di Marinelli sul quale Alberico, a portiere battuto, non ci arriva di un soffio. Nella ripresa la compagine ospite non si vede quasi mai in avanti. Il tecnico biancazzurro inserisce Di Pietro e Cardarella per Argirò e Crisci. La mossa di Marcello risulta esatta pochi minuti dopo, esattamente al 69’. Cardarella serve un bel pallone a Marinelli che calcia la sfera e ristabilisce la parità. I biancazzurri ci credono e la squadra ospite rischia di capitolare nel finale. All’ottantaquattresimo Alberico calcia a portiere quasi battuto ma non inquadra bene lo specchio e la difesa ospite si salva. Tre minuti dopo il giovane Marinelli calcia male a pochi passi e l’estremo difensore ospite blocca a terra. Quando iniziano a scorrere i titoli di coda arriva la sorpresa. Calcio d’angolo per il San Salvo, Alberico colpisce di testa e sigla il 2-1 per l’esultanza dei tifosi sansalvesi. Nei due minuti finali al “Bucci” grande tifo dei presenti in tribuna che al 94’ esultano per questa vittoria tanto meritata quanto sofferta. Tre punti pesanti in chiave salvezza per i ragazzi del patron Torricella e per il tecnico Marcello che puntella la propria panchina. Con questa vittoria e in attesa delle gare di domani il San Salvo risale al quintultimo posto ad una lunghezza dalla zona salvezza. Per il San Salvo giovedi’, nel turno infrasettimanale, altra sfida salvezza sul terreno del Martinsicuro.
Nel campionato di promozione grandissima vittoria in casa della Virtus Cupello che a due minuti dal termine si aggiudica il match grazie alla rete di Del Bonifro.

Luca Di Sciascio
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venerdì 2 dicembre 2011

"LE FAVE DI SAN NICOLA", LUNEDI' LA TRADIZIONALE MANIFESTAZIONE A POLLUTRI

Si ripete lunedi' 5 dicembre, con inizio alle ore 18, la tradizionale manifestazione delle "Fave di San Nicola" a Pollutri.
La festa di San Nicola, protettore dei pastori, è una manifestazione arcaica legata al culto di San Nicola, patrono del paese di Pollutri. Secondo la tradizione il Santo avrebbe salvato la gente del Paese, durante una terribile carestia, moltiplicando a dismisura un pugno di fave riuscendo a sfamare tutti. Da allora, ogni anno a ricordo dell’avvenimento, la sera del 5 dicembre, vengono predisposti sul sagrato della Chiesa del SS Salvatore dei calderoni in cui vengono lessate le fave ed appena pronte vengono distribuite insieme al pane ed al vino a tutti i presenti.

Luca Di Sciascio
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SABATO L'ANTICIPO DI CALCIO TRA L'U.S. SAN SALVO E IL GUARDIAGRELE

Si giocherà domani, sabato 3 dicembre, con inizio alle 14.45 il match, valevole per la 15a giornata del campionato di Eccellenza, tra l'U.S. San Salvo e il Guardiagrele. La sfida è di vitale importanza in ottica salvezza per entrambe le formazioni. La squadra biancazzurra, in attesa di qualche rinforzo dal mercato, dovrà assolutamente conquistare i tre punti. A dirigere l'incontro sarà Di Gioia della sezione di Nola.

Luca Di Sciascio
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giovedì 1 dicembre 2011

RUBANO UN CAMION: DUE UOMINI BLOCCATI E DENUNCIATI DALLA POLIZIA DI VASTO

Un segnale per disturbare la rilevazione satellitare non è bastato a due pugliesi che tentavano di portare verso sud un camion rubato nelle Marche. Gli agenti del commissariato di Vasto hanno infatti denunciato per ricettazione R.L., 50 anni e L.N., 51 anni, entrambi residenti a Trinitapoli, in provincia di Barletta-Andria-Trani. I due sono stati fermati per controlli alle 8,30 di stamane al chilometro 518 della statale 16, in territorio di Vasto, a bordo di un autotreno. Sul rimorchio del mezzo pesante c'era un autocarro, risultato rubato in nottata a Falconara Marittima, di proprietà della ditta Grassi di Vasto, impegnata in un cantiere nelle Marche.

I pugliesi speravano di farla franca perchè, per impedire l'individuazione del veicolo rubato, dotato di antifurto satellitare, avevano attivato sul tir un segnale in grado di disturbare la rilevazione della posizione esatta. L'autocarro è stato restituito all'impresa vastese, mentre l'autotreno è stato sequestrato e affidato in custodia giudiziale alla ditta Ciavatta di San Salvo.

Nel corso dei controlli odierni della polizia, effettuati in collaborazione con il reparto prevenzione crimine di Pescara, gli agenti hanno inoltre controllato 25 automezzi, elevato otto contravvenzioni, controllato 12 persone agli arresti domiciliari.

A.G.I.
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OPERE PUBBLICHE A SAN SALVO, LE RIFLESSIONI DI GIOVANNI ARTESE

Con il presente articolo prosegue la nostra analisi sull’attività amministrativa del periodo 1994-2011 a S. Salvo, ancora con l’obiettivo di offrire elementi di conoscenza su argomenti che riteniamo di interesse generale.
Il tema questa volta riguarda le opere pubbliche, soprattutto le maggiori, perché se anche le minori sono importanti certo non appaiono determinanti sulla realtà economica, sociale e culturale locale. Con una premessa, però. Viviamo un tempo di scarsa moralità, in cui l’etica è diventata del tutto soggettiva, personale, perciò incapace di regolare i comportamenti collettivi. In compenso godono di sempre maggiore credito valori come l’utilità e la bellezza, tanto nelle prospettive individuali che sociali. Ci si impegna per un utile, un vantaggio; la bellezza la si persegue nel privato e nel pubblico. Ebbene, a S. Salvo, dove la città continua a crescere nello spazio e nella popolazione (persino in periodo di crisi economica!), si è invece da tempo imposta una logica, da parte di istituzioni quali il Comune e il Consorzio di Industrializzazione del Vastese, che va quasi del tutto all’opposto, cioè in direzione dell’inutilità e della bruttezza.
Ne sono prova diverse grandi opere pubbliche realizzate tra il 1994 e il 2011, certamente condizionate dalle scelte urbanistico-architettoniche compiute in precedenza o nel periodo considerato ma per quali sono state poi decise soluzioni progettuali ed esecutive spesso di basso profilo.
Tra le prime opere messe in campo c’è la riedificazione della “Porta della Terra” (costata all’incirca un miliardo di lire dell’epoca). I lavori iniziarono nel 1997 ma in realtà la sua ideazione risale agli anni Ottanta del ‘900, quando alcuni cittadini, traumatizzati dalla demolizione della vecchia Porta, cominciarono nostalgicamente a dire: “Arevuléme la Porte de la Térre!”. Recepiti i finanziamenti, il progetto fu tenuto nel cassetto (altro che confronto pubblico!) sicché solo all’inizio dei lavori potemmo vederlo e soffrire, perché ormai immodificabile. Nel progetto, l’unico riferimento al borgo antico appariva la facciata della chiesa di S. Giuseppe, che però era stata ricostruita nel 1965. Pertanto l’opera risultava del tutto avulsa dal contesto urbano e neppure così innovativa da creare una qualsiasi curiosità o interesse (Vitale Artese aveva scritto qualche tempo prima: “S. Salvo è SIV, la SIV è vetro. Facciamo la Porta Invisibile, facciamo la Porta di Vetro!”, uno spunto originale, per nulla tenuto in considerazione). La pillola amara fu addolcita dai ritrovamenti archeologici della città romana, che svelarono a parecchi consiglieri comunali, che non ci avevano mai creduto, quanto antica e rilevante fosse la storia della nostra città. Una volta terminati i lavori il monumento sarebbe risultato antistorico al punto che nessuno, proprio nessuno a S. Salvo volle riconoscerlo (un ragazzino delle Scuole Medie, in occasione di una recita, davanti alle autorità, ebbe l’ardire di definirlo: “Una stazione ferroviaria”!).
Più o meno negli stessi anni, poiché si era avviato il dibattito sulla rivitalizzazione del Centro storico, si poneva il problema dei parcheggi, con relative proposte. Una, avanzata dal Sindaco, si riferiva ad un parcheggio sotterraneo in piazza S. Vitale. A stento si riuscì a farlo desistere, ben sapendo che sotto la piazza c’erano resti archeologici (gli stessi poi scavati nel periodo 1997/2005). Così gli amministratori si orientarono per un megaparcheggio su via Montegrappa che, seppure contestato dagli abitanti della zona, venne poi effettivamente realizzato (con circa un miliardo e mezzo di lire). L’opera, poggiante su di un declivio collinare in parte sbancato, risultava ben presto non a norma, sgradevole e poco funzionale. Il fatto è che si era guardato al modello di Perugia o di Chieti, città storiche arroccate su alti terrazzi, dove i parcheggi in basso all’esterno hanno il pregio di accogliere le auto consentendo ai conducenti e passeggeri di poter coprire con facilità la differenza altimetrica grazie a degli ascensori. Pensate che quando ci è accorti che a S. Salvo questo modello non poteva funzionare si è arrivati a proporre la costruzione di un tunnel che collegasse direttamente il megaparcheggio con la piazza S. Vitale! Un’ipotesi che avrebbe distrutto le strutture ipogee della città romana e medievale e creato un inevitabile dissesto idrogeologico nell’area interessata. Anche in questo caso, almeno, gli amministratori vennero convinti a rimanere fermi. Dopo un inutile tentativo di utilizzarlo come tale, il parcheggio venne quindi affidato alla Protezione Civile, che per qualche tempo ne ha fatto una rimessa per i suoi mezzi e una base per la sua logistica; ora giace in stato di degrado e di perfetto abbandono.
Qualche settimana fa abbiamo letto un interessante intervento del movimento Cinque Stelle di S. Salvo sull’argomento, con delle proposte per un riutilizzo o diverso utilizzo della struttura perché non rimanga all’infinito nello stato attuale. Un intervento apprezzabile nei contenuti, lodevole nelle finalità che tuttavia presenta un limite: di non tenere conto che l’intera opera è praticamente irrecuperabile, in quanto è stata interessata da un incendio, probabilmente doloso, che ha reso precarie le sue stesse strutture portanti. Perciò si tratterebbe di trovare somme cospicue (milioni di euro), in tempo di chiari di luna per le finanze pubbliche, per demolirlo e riedificarlo. Personalmente avrei un’altra idea (visto che persino un ricorso dei consiglieri comunali dell’opposizione alla Corte dei Conti per individuare le responsabilità dello scempio è rimasto senza seguito): lasciare tutto com’è e apporre sulla facciata dell’edificio una lapide con scritto: “OPERA REALIZZATA DAL SINDACO TAL DEI TALI E DALL’AMMINISTRAZIONE DELL’EPOCA, AL PREZZO DI UN MILIARDO E MEZZO DI LIRE, A FUTURA MEMORIA PER I CITTADINI E AD AMMONIMENTO PER QUANTI INTENDANO GOVERNARE LA CITTÀ DI S. SALVO.
Della “sistemazione” di via M. D’Azeglio, progetto collegato al Piano di Recupero del Centro Storico, abbiamo parlato in un precedente articolo, mettendo in evidenza che l’intervento (per circa 220.000 euro nel 2001/2002) non ha portato, come previsto, a creare una nuova area di verde pubblico ma solo un piccolo parcheggio a servizio di chi ci abita vicino. Così abbiamo in parte detto dei rifacimenti della villa comunale (costati oltre un milione di euro), che riaperta al pubblico - dopo una lunga cantierizzazione - nel 2005, ha subito dato l’idea di un grande caos, dovuto soprattutto all’assenza di riferimenti urbanistici e ad una concezione del verde pubblico come luogo d’immagine piuttosto che luogo di relax, socializzazione e trionfo della natura.
Infatti il nuovo progetto:
a) ha eliminato l’importante e razionale strada di collegamento tra via Istonia e l’edificio della scuola media “S. D’Acquisto”, costringendo i 600 alunni, i docenti, e il personale tutto dell’edificio scolastico ad entrare ed uscire soprattutto dalla retrostante strada E. Toti, peraltro né larga né comoda;
b) ha rinunciato alla faraonica ma sensata idea di collegare via Roma e piazza Aldo Moro attraverso un boulevard che invece si è trasformato in un intrico di strade, stradine, larghi ecc. tutti fortemente cementificati.
Tra gli altri progetti approntati per il Comune ed eseguiti nel periodo successivo ne consideriamo almeno due: il teatro comunale e il collegamento tra il vecchio e il nuovo Cimitero. Circa un terzo importante intervento, quello per il “Porto turistico” alla Marina, essendo a confine con il territorio di Montenero di Bisaccia ne rinviamo l’approfondimento ad una trattazione sull’area metropolitana Vasto-S. Salvo-Montenero.
La realizzazione del “teatro comunale”, una struttura da 4 milioni di euro, avrebbe dovuto costituire per gli amministratori il “fiore all’occhiello” della città di S. Salvo. In carenza di fondi, la costruzione dell’opera è proceduta in questi ultimi anni a lotti o fasi, sicché a tutt’oggi risulta non terminata. Il fatto è che, dal 1994, il centrosinistra si era impegnato nei suoi programmi a dotare S. Salvo di un cinema-teatro o sala polifunzionale, che potesse rispondere alle esigenze di spettacolo, divertimento e confronto dell’intera cittadinanza. Falliti alcuni tentativi, ha optato per quest’opera che non si sa a chi dovrebbe servire e come finanziare poi nella gestione ordinaria (ammesso che sarà un giorno funzionante), visto che quasi tutti i teatri in Italia sono in grande difficoltà e pieni di debiti. Un solo esempio: sul Teatro Marrucino di Chieti, con un’utenza molto più ampia della nostra, pesano oltre 4 milioni di euro di debito! Dunque, ci ritroviamo adesso con un bunker in cemento armato edificato dentro un vallone, in un’area a rischio idrogeologico (non dimentichiamo che tutte le acque di scolo di via Duca degli Abruzzi e strade collegate defluiscono alla villa comunale e a piazza Aldo Moro) che difficilmente potrà svolgere quella funzione per cui è nato e che difficilmente potrà essere riconvertito ad altra funzione.
Quanto al collegamento tra i due cimiteri tramite una passerella, per la cui realizzazione è stato dapprima fatto avanzare il nuovo Cimitero e poi infossata e incurvata la strada di Circonvallazione, una delle principali arterie del traffico cittadino, il tutto per circa un milione e trecentomila euro, questo presenta un vantaggio e degli svantaggi. Il vantaggio è che ora si può andare dal cimitero vecchio al nuovo e viceversa senza problemi; gli svantaggi sono costituiti dall’eliminazione dello spazio antistante il nuovo cimitero, usato in precedenza anche come parcheggio auto, e dall’orribile soluzione scelta per la strada, che s’infossa bruscamente, con disagio di chi guida, e che può costituire una vera e propria trappola in caso di violenti temporali. In altri termini non si è neppure considerata un’alternativa, come, ad esempio, la semplice realizzazione di un passaggio pedonale sotterraneo (tenuto conto che la pendenza tra il vecchio cimitero - più in alto - e il nuovo - più in basso - avrebbe agevolato l’impresa) o qualcos’altro di più leggero e meno costoso.
Ci sono poi le realizzazioni fuori o dentro la città, che riguardano il Consorzio Industriale del Vastese, la Regione e la Provincia più che il Comune; ma in cui anche il Comune di S. Salvo, sul cui territorio sono sorte, ha delle responsabilità. La più onerosa e nello stesso tempo la più inutile è stata la realizzazione dell’Autoporto, un’opera obsoleta costata oltre 30 milioni di euro, inaugurata due-tre volte e che da sempre giace in stato di abbandono, alla mercé delle erbacce e dei vandali. Il progetto era nato per creare una struttura a servizio dell’autotrasporto, con l’ingenua aspettativa che i tir provenienti dal Sud o dal Nord si fermassero a S. Salvo per rifornimenti, soste notturne, riparazioni, stoccaggio delle merci ecc. (quando sappiamo che un tir che parte dalle Puglie la sera, la mattina dopo è già nel Nord-Italia oppure oltre). Avrebbe dovuto inoltre essere collegato al sistema ferroviario nazionale (tramite la ferrovia di servizio dell’area industriale di S. Salvo) e al porto di Vasto. Questo non è ancora avvenuto. Tuttavia, recentemente, la Confindustria del Vastese ha riproposto l’allacciamento ferroviario dell’Autoporto nonché un nuovo progetto per la realizzazione di una ferrovia Vasto-Gaeta.
Onestamente ci chiediamo: ma come è possibile, se la ferrovia di servizio dell’Area Industriale non è mai entrata in funzione ed è ora coperta dalla vegetazione, in alcuni tratti persino occupata da privati? E che senso avrebbe la costruzione di una linea ferroviaria Vasto-Gaeta (a distanza di un secolo dal primo tentativo!), che affiancherebbe l’attuale statale 650 Trignina senza alcun vantaggio per il trasporto delle merci e delle persone? Non basterebbe - in caso di necessità - semplicemnte raddoppiare la Trignina tra S. Salvo Marina e il bivio di Tufillo? Il sospetto è che si voglia imitare il modello della TAV in Piemonte, dove si investono cospicui fondi per aprire cantieri e realizzare opere che non serviranno mai, con annessi danni ambientali.
Ricordo bene che, nel 1998 o 1999, in occasione di un Consiglio comunale, all’ottimismo del Sindaco per la realizzazione dell’Autoporto avanzai stupore e delusione, esprimendolo anche con un dubbio: “Autoporto o Aeroporto?”. E’ vero che anche gli aeroporti sono troppi in Italia, ma sapere che L’Aquila ne ha uno, che Isernia dispone di una pista di volo ecc. fa dire: ma perché l’area Vasto-S. Salvo-Montenero-Petacciato-Termoli, che conta oltre 100.000 abitanti e due grandi aree industriali oltre che un bacino turistico rilevante d’estate, non potrebbe avere un aeroporto? Comunque, se dobbiamo gettare soldi sulle infrastrutture, facciamolo almeno per opere che guardano al futuro e non al passato!
E’ risaputo chi finanzia i pubblici “investimenti”: il contribuente; così chi risponderà per tali scempi: nessuno. Né ci stupisce l’atteggiamento dei partiti, fatto di autoritarismo e interesse politico, in quanto sugli appalti pubblici costruiscono il loro consenso. La sorpresa semmai viene dall’assordante silenzio sulle ultime grandi opere da parte dei cittadini, cosa che conferma come a S. Salvo tanto l’opinione pubblica quanto la cultura di opposizione si sono praticamente dissolte.
Un’altra opera che ha avuto una lunga gestazione (circa 10 anni) e che ora sta per essere finalmente completata, è l’edificio scolastico dell’IPSIA, realizzato dalla Provincia di Chieti. Si tratta di un’opera attesa da 40 anni, in quanto l’IPSIA è ancora presso un edificio privato affittato. Sull’opera va riconosciuto l’impegno sia del Comune che della Provincia ma insieme anche della dirigenza e dei docenti dell’ITC, che all’epoca del progetto e dell’acquisizione del terreno si batterono perché la struttura non venisse realizzata vicino l’area industriale (come intendeva il Comune) ma adiacente all’ITC (dove si stava realizzando anche la palestra) per gettare le basi di un unico “polo di scuola superiore” a S. Salvo. Una intuizione felice, perché dopo l’istituzione del Liceo Scientifico, il “Raffaele Mattioli” di S. Salvo dispone di tre indirizzi formativi, sicché il nuovo edificio IPSIA, momentaneamente sovradimensionato rispetto all’utenza (dispone di 25 aule per gli alunni, una decina di laboratori, un’aula magna da 240 posti e di diversi altri vani per gli uffici dell’amministrazione e della presidenza, la biblioteca ecc.), si presta ad essere utilizzato anche per la didattica di un altro indirizzo.
Per concludere accenniamo ad altre due grandi opere: una che avrebbe potuto nascere ma non è mai nata e l’altra che si dovrà realizzare ma su cui non c’è ancora accordo.
Nel primo caso, il Consorzio Industriale sembrava essersi convinto della necessità di procedere ad un raddoppio della carreggiata - portandola a quattro corsie - della strada S. Salvo-S. Salvo Marina (quella che passa attraverso la zona industriale) con riduzione della sopraelevazione, ridefinizione degli attuali svincoli e parallela creazione di una pista ciclabile e di una pista pedonale a lato. Il progetto fu anche in parte redatto (S. Salvo, oltretutto, ha due sole strade di collegamento tra la Città alta e la Marina), ma poi non ci fu verso di renderlo esecutivo.
Nel secondo caso, da tempo si è posto il problema dell’arretramento della strada Statale 16 adriatica. Diverse le posizioni tra i comuni interessati (Vasto, Cupello, Monteodorisio, S. Salvo) che per ora non hanno trovato una sintesi. L’intervento del Sindaco di S. Salvo è stato tra i più fumosi. A suo parere, la Statale 16 dovrebbe aggirare ad ovest S. Salvo, passando addirittura per Montalfano o la valle del Treste. Ma si può essere meno credibili? Nel mentre ci si è sempre rifiutati di ridurre un poco oppure di delocalizzare in parte l’Area industriale verso la Padula (in accordo con Montenero) oppure le Motticce, si pretende che il traffico commerciale, che interessa direttamente le nostre aziende industriale e artigianali, faccia il giro intorno S. Salvo come fosse Roma! In realtà, il percorso più logico della Statale 16 nel tratto Vasto-Colle Pizzuto è quello dell’antico tratturo L’Aquila-Foggia che passando ad ovest di Vasto Alta scende verso Colle Pizzuto in buona parte lungo il tracciato della strada interna Vasto-S. Salvo (ex Statale 16 fino al 1960 circa). Da Colle Pizzuto e poi dal Villaggio SIV la strada potrebbe passare attraverso l’area industriale di S. Salvo, utilizzando un tratto del tracciato ferroviario mai entrato in funzione e poi l’attuale viale Germania, avvicinandosi così all’Autoporto e al casello Vasto Sud dell’Autostrada A14 e rientrando sull’attuale percorso prima o dopo l’attraversamento del fiume Trigno.
Questo è quanto. E per riflettere, penso che ce ne sia abbastanza.

Giovanni Artese
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mercoledì 30 novembre 2011

PRO VASTO: L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE ANTONIO PROSPERO

La Pro Vasto ce l’ha nel cuore, così, al primo richiamo da parte della tifoseria, il consigliere regionale di Rialzati Abruzzo, Antonio Prospero, non perde occasione per rilanciare l’idea di creare un nuovo gruppo dirigente che sappia far rifiorire il prestigioso vessillo biancorosso.
“Sono certo di non fare torto a quanti amano lo sport e lo praticano, a Vasto, se sollecito un interessamento vero e concreto da parte della civica amministrazione per i colori sociali della Pro Vasto, sodalizio nato nel 1902”. Insomma l’ex sindaco, che agli inizi degli anni novanta non faceva mai mancare alla società vastese il suo apporto anche in termini di presenza al calciomercato estivo, crede che si possa fare qualcosa per riportare, all’Aragona, il calcio che conta. “Ritengo che l’amministrazione comunale debba farsi parte attiva, assieme al sottoscritto ed a tanti altri amici, di un nuovo progetto perché la Pro Vasto possa tornare ad essere protagonista del calcio regionale. Il mio, al pari di quello dei tantissimi sostenitori della maglia biancorossa, è qualcosa di più di un semplice desiderio. Una città come Vasto, che vanta una tradizione sportiva importante, non può restare in silenzio per le vicende societarie che due anni fa hanno impedito l’iscrizione al campionato professionistico della squadra, dopo aver conquistato sul campo la meritata salvezza. Domenica scorsa, in occasione della gara del campionato di Eccellenza tra il Vasto Marina e il San Salvo, allo stadio Aragona, si è svolta una pacifica manifestazione dei tifosi della Pro Vasto. In curva è stato esposto lo striscione Noi non molliamo, la Pro Vasto rivogliamo a dimostrazione dello stato d’animo e della volontà di un numeroso gruppo di sportivi biancorossi che non accetta che la città del Vasto sia rappresentata da una società che non sentono propria. Il Vasto marina merita tutto il rispetto e i ringraziamenti per quanto sta facendo – spiega Prospero . E’ evidente, però, che la città ha bisogno di una squadra e di una società che rappresentino l’intera comunità sportiva. Mi auguro che questo messaggio – conclude il consigliere regionale – giunga a destinazione senza interpretazioni sbagliate e senza strumentalizzazioni. Se riusciamo a fare questo salto di qualità, tutti insieme, sono certo che una strada nuova per far rinascere il calcio vero, a Vasto, potremmo presto percorrerla”.
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martedì 29 novembre 2011

IGNORA L'ALT DELLA POLIZIA: UOMO ARRESTATO A SAN SALVO DOPO UN BREVE INSEGUIMENTO

Non si è fermato all'alt degli agenti della Polizia Stradale di Termoli in località Costa Verde a Montenero di Bisaccia. Da qui è nato un inseguimento. Il fuggitivo a bordo di una Fiat Uno, vistosi braccato, all'altezza della rotatoria a confine tra Vasto e San Salvo sulla Statale 16 ha imboccato la pista ciclabile ed è fuggito a piedi ma, gli agenti della Polizia di Termoli in collaborazione con i colleghi di Vasto l'hanno bloccato e arrestato nelle vicinanza del ponte di legno che collega i tracciati ciclabili di Vasto e San Salvo. L'auto, da accertamenti della Polizia, è risultata rubata. L'uomo dopo le formalità di rito presso la Polizia di Termoli verrà condotto al carcere di Larino. L'episodio è accaduto poco dopo le 11 di questa mattina.

L.D.S.
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lunedì 28 novembre 2011

RISSA IN PIENO CENTRO A VASTO, DUE RAGAZZI DENUNCIATI DALLA POLIZIA

Sono stati identificati e denunciati gli autori dell’aggressione avvenuta in piena notte lo scorso 1° novembre ai danni di R.D., un ventenne vastese, nelle adiacenze di un bar del centro storico di Vasto.
La Volante del Commissariato, durante il normale servizio di prevenzione e repressione dei reati in genere, casualmente si trovava in quella zona e aveva subito notato un giovane scappare precipitosamente. Gli operatori si erano subito fermati e avevano trovato un ragazzo accasciato a terra, ferito ad un occhio.
Quando però gli Agenti - si legge nella nota del Commissariato di Vasto- gli avevano chiesto cosa fosse accaduto questi aveva risposto in modo aggressivo e oltraggioso, rifiutando persino l’intervento dell’ambulanza.
Gli operatori, considerata la situazione, avevano cercato di calmare il giovane e convincerlo a rivelare il nome dell’aggressore, senza alcun esito. Quest’ultimo, nonostante le ferite riportate, aveva assunto un atteggiamento ostile nei confronti degli Agenti, oltraggiandoli continuamente e dicendo loro che se la sarebbe vista da solo e che sicuramente non avrebbe sporto alcuna denuncia.
A questo punto gli Agenti del locale commissariato, sicuri che il ragazzo venisse accompagnato in Ospedale dalla fidanzata di lui, presente sul posto, avevano raccolto le prime informazioni dalle persone presenti.
La Polizia ha continuato ad indagare sulla vicenda utilizzando anche il sistema di videosorveglianza a circuito chiuso di un bar.
Nei giorni successivi all’episodio è stato effettuato un delicato lavoro di ricostruzione dell’intera vicenda con esperti della Polizia Scientifica per la visione delle immagini e con le dichiarazioni di ulteriori testimoni che si sono rivelate preziose per il buon esito delle indagini.
Il personale della Polizia Anticrimine del Commissariato, coordinato dal Dirigente Dr. Cesare Ciammaichella, ha interrogato alcuni testimoni, compresa la fidanzata della vittima. Quest’ultima, nonostante avesse fornito una dettagliata descrizione dell’aggressore, aveva dichiarato di non riconoscerlo tra le foto che gli operatori le avevano mostrato.
La medesima versione era stata riferita dal giovane aggredito.
Questo particolare, però, non ha convinto troppo gli investigatori che ben presto hanno intuito che la coppia cercava, in qualche modo, di proteggere l’aggressore.
Dalle indagini della Polizia - conclude Ciammaichella- è emerso non solo che i fidanzati conoscevano benissimo l’aggressore, ma che all’episodio aveva partecipato anche un altro ragazzo, il quale aveva contribuito a colpire la vittima con pugni e calci. Il giovane ferito, per la gravità delle lesioni, ha avuto una prognosi di 30 gg., suscettibili di un ulteriore periodo.
I responsabili, entrambi minorenni, sono stati individuati e deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori dell’Aquila.
Dovranno rispondere di lesioni personali in concorso, mentre i due fidanzati, R.D e E.A., sono stati deferiti alla locale A.G. per favoreggiamento personale.
R.D. dovrà rispondere anche di oltraggio a pubblico ufficiale.
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SAN SALVO: GUIDA IN STATO DI EBBREZZA E PORTO INGIUSTIFICATO DI ARMI, 42ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI

I Carabinieri della stazione di San Salvo hanno denunciato, con l’accusa di porto ingiustificato di armi, A.A. operaio 42enne di Cupello. L’uomo era in possesso di un coltello a serramanico più lungo del limite massimo stabilito dalla legge. L’operaio, fermato poco dopo l’una della notte nella zona industriale di San Salvo, è risultato anche positivo all’alcool test. Per il 42enne è scattato il sequestrato dell’auto, un’Alfa 166, il ritiro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza.

L.D.S.
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domenica 27 novembre 2011

L'U.S. SAN SALVO CROLLA ALL'ARAGONA: IL VASTO MARINA VINCE 3-0

Una partita più facile del previsto per il Vasto Marina di Vecchiotti. La formazione biancorossa batte 3-0 i “cugini” dell’U.S. San Salvo che hanno giocato una delle più brutte partite del campionato. Dopo i primi minuti giocati a ritmi alti la partita è calata di intensità rischiando anche di annoiare i circa 500 spettatori, con buona rappresentanza ospite, presenti all’Aragona. Il Vasto Marina inizia bene e al 5’ Soria calcia una punizione dal limite dove Cianci non arriva e porta in vantaggio i biancorossi. La compagine di Marcello tenta una reazione ma si capisce da subito che i biancazzurri sono in giornata no. Intorno al 20’ il San Salvo ci prova con Crisci ma La Barba anticipa il giovane attaccante sansalvese. Sette minuti dopo Esposito si libera bene in area ma tiene troppo la palla e al momento del tiro Cianci si fa trovare pronto. Allo scadere del primo tempo arriva il colpo per il San Salvo. Farina perde palla, forse per un fallo, ed Esposito serve un gran pallone a Soria che scatta sul filo del fuorigioco e trafigge per la seconda volta Cianci. Ad inizio ripresa il San Salvo, spinta dal tifo dei propri supporter, cerca di fare la partita ma il Vasto Marina controlla la gara senza affanni. Il sigillo all’incontro arriva al 60’. Avantaggiato batte una punizione, Esposito in area stacca di testa e sigla il definitivo 3-0. Dopo questa rete le due squadre si annullano e il San Salvo molto rinunciatario non crea occasioni degne di nota. A otto minuti dal termine il Vasto sfiora il poker con il tiro di Azeez che termina di poco a lato della porta difesa da Cianci. Il Vasto Marina con questa vittoria si porta al quinto posto in classifica mentre il San Salvo scivola sempre più giù in classifica. Giovedi’ riapre il mercato e sicuramente il patron Torricella regalerà qualche rinforzo a Marcello per conquistare la salvezza diretta a fine campionato.
Nel campionato di promozione sconfitte interne per la Virtus Cupello e il Real San Salvo.
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