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venerdì 15 gennaio 2010

Il Vice Presidente della Regione, Alfredo Castiglione, rinviato a giudizio per corruzione

PESCARA. Ieri il vice presidente del Consiglio regionale e assessore regionale, Alfredo Castiglione (PDL), e' stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, per corruzione.
La tesi dell’accusa è semplice: buoni benzina in cambio di qualche «aggiustamento» ad un progetto di legge per la realizzazione della rete distributiva di carburanti ai tempi in discussione in Regione. Era il 2004.
Castiglione assessore al bilancio.
Filippo Guerra invece pm di Pescara indagava su un filone più ampio sulle accise.
Nove indagati e molto materiale sequestrato dalla Finanza nelle case di politici, imprenditori, titolari di impianti di distribuzione di benzina e Gpl, grossisti di prodotti petroliferi.
Castiglione non era l’unico politico incappato in questa storia.
Sotto inchiesta erano finiti anche i consiglieri regionali Domenico Di Carlo (allora Udc), Fernando Fabbiani (allora Comunisti), l’ex consigliere comunale di Montesilvano Corrado Carbani e gli imprenditori Paola Partenza, Ezio e Antonio Vanni, Franco Pistilli e Marilena Serafini.
Ieri, però, il gup ha rinviato a giudizio l'ex consigliere, Corrado Carbani, e due titolari di impianti di distribuzione Antonio Vanni e Paola Partenza, per concorso in corruzione. Ma Castiglione era stato l’unico, assistito dall’avvocato Dante Angiolelli, a tentare la via dell’immunità, come quella parlamentare. Strada sbarrata però da una sentenza della Corte suprema nel 2006.
Secondo l'accusa Castiglione avrebbe ricevuto da Vanni e Partenza 78 buoni benzina, in cambio di emendamenti, aggiustamenti e modifiche, in sede di commissione regionale, al progetto di legge sulle "norme di indirizzo programmatico regionale di realizzazione ed ammodernamento delle erte distributiva carburanti", soprattutto con riferimento alle distanze per i nuovi impianti di distribuzione e gli orari di apertura degli impianti, per favorire gli interessi e le esigenze dei privati imprenditori. Sempre secondo l'accusa l'ex consigliere comunale, Corrado Carbani, amico dell'imprenditore Vanni, avrebbe fatto da intermediario.
Il processo davanti al tribunale collegiale di Pescara prendera' il via il 23 marzo prossimo.

da primadanoi.it

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