Il sindaco di San Salvo Gabriele Marchese esprime forte contrarietà in merito all’emendamento approvato in Consiglio regionale che salva le recinzioni abusive degli stabilimenti balneari e consente a tutti gli stabilimenti della costa abruzzese di delimitare con sistemi di protezione l’area intorno alle proprie strutture.
Tale provvedimento rappresenta uno sfregio nei confronti di quei Comuni che hanno fatto della pianificazione territoriale e dell’attuazione del Piano Demaniale Marittimo la propria bandiera.
Con tale decisione, inoltre, si va a danneggiare i rapporti tra Regione ed enti locali i quali avevano posto, in sede di concertazione, la questione della sicurezza degli stabilimenti balneari chiedendo di dare soluzioni alla problematica attraverso nuovi sistemi.
Con questo atto il Consiglio regionale, non solo penalizza i Comuni che si erano impegnati a garantire legalità sul demanio marittimo difendendo le norme paesaggistiche, ma va ad incrinare fortemente il rapporto di correttezza che vigeva tra Regione ed enti locali.
Il sindaco Gabriele Marchese si augura che possano esserci ripensamenti su tale provvedimento che, non rappresentando un atto di programmazione, ma un atto amministrativo, invade prepotentemente l’ambito di competenza dei Comuni.
Si augura, quindi, che la maggioranza che governa la Regione Abruzzo e l’intero Consiglio regionale, piuttosto che attuare provvedimenti drastici a danno di chi rispetta le leggi e a tutto vantaggio di coloro che non compiono il proprio dovere, si impegni a risolvere i gravi problemi che affliggono l’Abruzzo, a cominciare dalla crisi economica, da quelli relativi alla sanità, al lavoro, ed alla casa.
Tale provvedimento rappresenta uno sfregio nei confronti di quei Comuni che hanno fatto della pianificazione territoriale e dell’attuazione del Piano Demaniale Marittimo la propria bandiera.
Con tale decisione, inoltre, si va a danneggiare i rapporti tra Regione ed enti locali i quali avevano posto, in sede di concertazione, la questione della sicurezza degli stabilimenti balneari chiedendo di dare soluzioni alla problematica attraverso nuovi sistemi.
Con questo atto il Consiglio regionale, non solo penalizza i Comuni che si erano impegnati a garantire legalità sul demanio marittimo difendendo le norme paesaggistiche, ma va ad incrinare fortemente il rapporto di correttezza che vigeva tra Regione ed enti locali.
Il sindaco Gabriele Marchese si augura che possano esserci ripensamenti su tale provvedimento che, non rappresentando un atto di programmazione, ma un atto amministrativo, invade prepotentemente l’ambito di competenza dei Comuni.
Si augura, quindi, che la maggioranza che governa la Regione Abruzzo e l’intero Consiglio regionale, piuttosto che attuare provvedimenti drastici a danno di chi rispetta le leggi e a tutto vantaggio di coloro che non compiono il proprio dovere, si impegni a risolvere i gravi problemi che affliggono l’Abruzzo, a cominciare dalla crisi economica, da quelli relativi alla sanità, al lavoro, ed alla casa.
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