Questa mattina l’amministrazione comunale, in conferenza stampa, ha chiarito le dinamiche del tragico incidente avvenuto lo scorso sabato in località Piana Sant’Angelo. Il sindaco Gabriele Marchese, l’assessore al ramo Domenico Di Stefano e il Comandante della locale Polizia Municipale Silvana Paci hanno rinnovato le proprie condoglianze alla famiglia del ragazzo e precisato quanto segue:
Avremmo potuto informare sui fatti prima di oggi per evitare dubbi ed equivoci, ma fino al giorno del funerale, nel rispetto del dolore della famiglia, abbiamo preferito tacere. Vogliamo ora entrare nel merito della dinamica dell’incidente perché intendiamo dare ogni contributo utile ad evitare che simili tragedie possano ripetersi e perché non possiamo più tollerare il linciaggio di coloro che si adoperano per garantire il rispetto delle regole.
La Polizia Municipale non stava inseguendo i ragazzi. Stando agli atti ufficiali, due vigili si stavano recando alla marina di San Salvo quando sono stati richiamati dalla centrale di polizia municipale per fare da scorta ad un funerale. I due agenti sono arrivati sul luogo dell’incidente ad incidente già avvenuto. Sul posto sono poi immediatamente arrivati il comandante Silvana Paci ed altri vigili.
Questi sono i fatti che risultano dagli atti, ma, come ha sottolineato il sindaco Marchese, noi tutti desideriamo che si faccia la massima chiarezza perché non possono esserci dubbi sull’operato delle forze dell’ordine e su una vicenda di una tale gravità e, poiché viviamo in uno stato di diritto, chiunque può far valere le proprie ragioni nei confronti delle autorità competenti.
Sono stati giorni difficilissimi con momenti di straordinaria tensione che il Comandante della Polizia Municipale ha saputo gestire con grande disponibilità e professionalità.
Se la visione della macchina dei vigili ha spaventato il ragazzo, non si può per questo mettere sotto accusa i due agenti che si trovavano a passare e, come sottolinea lo stesso Comandante Paci, all’intero corpo di polizia municipale si ribadisce la massima fiducia e il rispetto di un ruolo che impone per definizione di far rispettare le regole.
E sul rispetto delle regole è fondamentale rinnovare a tutti l’invito alla massima responsabilità che devono assumersi le istituzioni tutte a cominciare dalla scuola fino a risalire alla prima e fondamentale cellula della società e “fonte prima” dell’educazione dei giovani che è la famiglia.
Occorre educare al rispetto delle regole perché se esiste, come precisa l’assessore Di Stefano, una sacrosanta “cultura dei diritti”, esiste anche una ancora più fondamentale “cultura dei doveri”.
Affinché i giovani abbiano una piena consapevolezza dei propri doveri occorrono azioni congiunte da parte di amministrazione, istituzioni e famiglie che vanno a prevenire le tragedie quali attività di educazione stradale che a partire dalle scuole coinvolgano anche le famiglie perché siamo tutti parte di una comunità che ha delle regole che vanno rispettate.
L’amministrazione comunale rinnova tutto il suo impegno in questa direzione.
Avremmo potuto informare sui fatti prima di oggi per evitare dubbi ed equivoci, ma fino al giorno del funerale, nel rispetto del dolore della famiglia, abbiamo preferito tacere. Vogliamo ora entrare nel merito della dinamica dell’incidente perché intendiamo dare ogni contributo utile ad evitare che simili tragedie possano ripetersi e perché non possiamo più tollerare il linciaggio di coloro che si adoperano per garantire il rispetto delle regole.
La Polizia Municipale non stava inseguendo i ragazzi. Stando agli atti ufficiali, due vigili si stavano recando alla marina di San Salvo quando sono stati richiamati dalla centrale di polizia municipale per fare da scorta ad un funerale. I due agenti sono arrivati sul luogo dell’incidente ad incidente già avvenuto. Sul posto sono poi immediatamente arrivati il comandante Silvana Paci ed altri vigili.
Questi sono i fatti che risultano dagli atti, ma, come ha sottolineato il sindaco Marchese, noi tutti desideriamo che si faccia la massima chiarezza perché non possono esserci dubbi sull’operato delle forze dell’ordine e su una vicenda di una tale gravità e, poiché viviamo in uno stato di diritto, chiunque può far valere le proprie ragioni nei confronti delle autorità competenti.
Sono stati giorni difficilissimi con momenti di straordinaria tensione che il Comandante della Polizia Municipale ha saputo gestire con grande disponibilità e professionalità.
Se la visione della macchina dei vigili ha spaventato il ragazzo, non si può per questo mettere sotto accusa i due agenti che si trovavano a passare e, come sottolinea lo stesso Comandante Paci, all’intero corpo di polizia municipale si ribadisce la massima fiducia e il rispetto di un ruolo che impone per definizione di far rispettare le regole.
E sul rispetto delle regole è fondamentale rinnovare a tutti l’invito alla massima responsabilità che devono assumersi le istituzioni tutte a cominciare dalla scuola fino a risalire alla prima e fondamentale cellula della società e “fonte prima” dell’educazione dei giovani che è la famiglia.
Occorre educare al rispetto delle regole perché se esiste, come precisa l’assessore Di Stefano, una sacrosanta “cultura dei diritti”, esiste anche una ancora più fondamentale “cultura dei doveri”.
Affinché i giovani abbiano una piena consapevolezza dei propri doveri occorrono azioni congiunte da parte di amministrazione, istituzioni e famiglie che vanno a prevenire le tragedie quali attività di educazione stradale che a partire dalle scuole coinvolgano anche le famiglie perché siamo tutti parte di una comunità che ha delle regole che vanno rispettate.
L’amministrazione comunale rinnova tutto il suo impegno in questa direzione.
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