Undici appartamenti sono stati sequestrati questa mattina, dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Chieti e della Compagnia di Vasto, al notaio vastese Camillo Litterio. Tale provvedimento si aggiunge alla somma di quasi 400.000 mila euro sequestrati al notaio il 14 ottobre, giorno del suo arresto. Secondo gli accertamenti degli uomini delle Fiamme Gialle il debito fiscale di Litterio ammonta a circa un milione e 800 mila euro. "Il mio assistito - afferma il legale di Litterio, Giovanni Cerella - è il notaio che in città ha lavorato di più: 3mila atti stipulati negli ultimi due anni. Lavoro dal quale ha ottenuto un giusto guadagno, utile a garantire un futuro al suo nucleo familiare, visto che il notaio ha problemi di salute. Per questo ha costituito, molto prima dei provvedimenti di sequestro, un fondo di garanzia con cui non ha voluto sottrarre alcunché. Se avesse voluto farlo - sostiene l'avvocato - avrebbe utilizzato artifici ben diversi".Il 18 novembre è in programma la decisione del Tribunale del Riesame di Chieti su l'istanza di reimissione in libertà chiesta dai ldue egali del notaio, Cerella e Di Biase.
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