Domani, mercoledì 5, parte il primo corso per qualificare gli assistenti familiari promosso dal Comune di San Salvo, con il contributo della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo nell’ambito degli interventi previsti dal progetto “Donne Ora Visibili”.
Lo hanno annunciato il sindaco Gabriele Marchese e l’assessore alle politiche sociali Angela Di Silvio.
“Si ricorda che il progetto, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, è volto a favorire l'emersione del lavoro sommerso nel campo dei servizi di cura domiciliari e fornire un aiuto concreto alle famiglie che hanno in carico l'assistenza di un proprio familiare non autosufficiente; che vi aderiscono 40 enti fra i quali, oltre alla Regione Abruzzo, le altre tre Province abruzzesi, 20 enti di ambito sociale regionali, le principali organizzazioni sindacali e datoriali e le associazioni di volontariato; che tra i principali interventi del progetto c’è la regolarizzazione delle assistenti con l'erogazione (condizionata alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro) di una "contribuzione oraria" di 1,10 euro per 40 ore settimanali per 12 mesi” – ha spiegato l’assessore Di Silvio.
Tra i 48 che hanno presentato domanda per l’ammissione al corso, ne sono stati ammessi 32 di cui 7 uditori; 10 sono di nazionalità straniera e 22 sono italiani provenienti da diverse località della Provincia di Chieti, ragione per cui è stata scelta Vasto come sede, essendo più facilmente raggiungibile da tutti.
Al termine del corso, che si concluderà a marzo con una durata di 400 ore complessive articolate in 280 ore di formazione in aula e 120 ore di stage, sarà rilasciata una qualifica professionale di “Assistente Familiare nel rispetto del dgr 207 del 2009.
“Qualificare ulteriormente il lavoro delle badanti attraverso percorsi formativi finalizzati ad accrescerne le competenze professionali ci permette di dare risposta alla crescente domanda che le famiglie ci pongono di servizi di qualità nel settore di cura privata a domicilio” – ha dichiarato il sindaco Marchese.
Tre sono le aree di competenze: di base (55 ore); tecnico-professionali (175 ore); trasversali (50 ore). La frequenza è obbligatoria per almeno il 70% del monte ore complessivo.
Lo hanno annunciato il sindaco Gabriele Marchese e l’assessore alle politiche sociali Angela Di Silvio.
“Si ricorda che il progetto, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, è volto a favorire l'emersione del lavoro sommerso nel campo dei servizi di cura domiciliari e fornire un aiuto concreto alle famiglie che hanno in carico l'assistenza di un proprio familiare non autosufficiente; che vi aderiscono 40 enti fra i quali, oltre alla Regione Abruzzo, le altre tre Province abruzzesi, 20 enti di ambito sociale regionali, le principali organizzazioni sindacali e datoriali e le associazioni di volontariato; che tra i principali interventi del progetto c’è la regolarizzazione delle assistenti con l'erogazione (condizionata alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro) di una "contribuzione oraria" di 1,10 euro per 40 ore settimanali per 12 mesi” – ha spiegato l’assessore Di Silvio.
Tra i 48 che hanno presentato domanda per l’ammissione al corso, ne sono stati ammessi 32 di cui 7 uditori; 10 sono di nazionalità straniera e 22 sono italiani provenienti da diverse località della Provincia di Chieti, ragione per cui è stata scelta Vasto come sede, essendo più facilmente raggiungibile da tutti.
Al termine del corso, che si concluderà a marzo con una durata di 400 ore complessive articolate in 280 ore di formazione in aula e 120 ore di stage, sarà rilasciata una qualifica professionale di “Assistente Familiare nel rispetto del dgr 207 del 2009.
“Qualificare ulteriormente il lavoro delle badanti attraverso percorsi formativi finalizzati ad accrescerne le competenze professionali ci permette di dare risposta alla crescente domanda che le famiglie ci pongono di servizi di qualità nel settore di cura privata a domicilio” – ha dichiarato il sindaco Marchese.
Tre sono le aree di competenze: di base (55 ore); tecnico-professionali (175 ore); trasversali (50 ore). La frequenza è obbligatoria per almeno il 70% del monte ore complessivo.
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