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sabato 7 gennaio 2012

A TUFILLO IL PRIMO CENTRO DI PRODUZIONE E IMBOTTIGLIAMENTO DI LATTE D'ASINA

L’umile animale dalle grandi orecchie, a grave rischio di estinzione, torna prepotentemente alla riscossa in Abruzzo trovando la sua grande forza nel combattere le nuove patologie dei tempi moderni. Si tratta di un destino che lo accomuna a buona parte dell’agricoltura italiana che riscopre una sua centralità nel dover garantire sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini nell’ economia post industriale. Infatti, nel Vastese, nella splendida vallata di Contrada Pozzitello, tra i Comuni di Tufillo e Palmoli, nasce l’esclusivo centro d’Abruzzo per l’ allevamento di asine di razza ragusana, la raccolta, la lavorazione e l’ imbottigliamento di latte di asina.
Si tratta del primo impianto polifunzionale attrezzato del Centro-Sud Italia. E questo, grazie alla tenacia e al grande spirito imprenditoriale della Sig.ra Cieri Milva, proprietaria dell’omologa azienda agricola polifunzionale estesa su 42 ettari, di suo marito Alessandro, di suo figlio Sveno Oscar e di un gruppo di piccoli imprenditori agricoli: Lorella, Patrizia, Giuseppe, Nicola, Carlo, Antonio, Alessandro e Giovanni che, insieme alla Sig.ra Milva, hanno acquistato direttamente a Giarratana (RG) un nucleo di ben 50 asine di razza pura ragusana iscritte all’AIA ( associazione italiana allevatori n.d.r. ) della Regione Sicilia, particolarmente indicate per la produzione di latte. Questi asini di pregio, vanno ad aggiungersi ad altri 22 capi della stessa razza già presenti in azienda e acquistati in Calabria. In azienda, oltre a stalle, e paddock semi aperti, è in fase di realizzazione avanzata il Centro destinato alla lavorazione e imbottigliamento del latte.

Il tutto è stato reso possibile grazie all’elaborazione progettuale del Prof. Nicandro Gambuto, esperto del settore, che oltre ad aver promosso convegni nazionali tematici sul territorio Vastese in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione superiore “G. Spataro” di Gissi e l’Associazione culturale Abruzzo futuro di Liscia, diretta dal Prof. Lalla, ha, tra l’altro permesso all’azienda Vastese di stipulare uno specifico accordo commerciale esclusivo con il Consorzio Nazionale Allevasini di Roma, associato alla Federazione Agricola Coldiretti Nazionale , che garantirà il ritiro del latte e, insieme alla competente Asl Vasto-Lanciano-Chieti, la qualità, la salubrità e la bontà del latte prodotto dal Centro aziendale secondo gli standard di qualità imposti dalla CEE. “In Italia – dichiara il Prof. Gambuto- nascono ogni anno circa 18.000 bambini con allergie gastrointestinali dovute alle intolleranze al latte di mucca e, per quelli che non possono essere allattati al seno, il latte d’asina che ha caratteristiche simili a quello materno, rappresenta una valida alternativa, per non far mancare un nutrimento essenziale alla crescita.

Il latte d’asina è un vero e proprio farma-food studiato dalle Università di Camerino, di Palermo, del Molise, dal CNR, e dall’Istituto zooprofilattico della Sicilia, utile tanto per gli anziani affetti da osteoporosi, che per le donne in menopausa. Per le positive proprietà distensive della pelle, dovute anche all’alto contenuto di lisozima, potente antibatterico ed antivirale, conosciute ed esaltate nel corso dei millenni, il latte d’asina è richiesto anche in cosmetica sotto forma di crema da giorno e da notte, come crema corpo, come shampoo che rende i capelli luminosi, robusti e voluminosi, ma anche come sapone detergente. Con il latte di asina si possono produrre, inoltre, probiotici, cioccolato, squisiti gelati, yogurt e dolci.

E’ importante tra l’altro sottolineare- continua Gambuto- che questa nuova realtà produttiva nasce senza alcun contributo pubblico, ma solo con i risparmi di questi piccoli imprenditori che hanno creduto nel mio progetto e che hanno ridato vita ad una vallata Vastese mettendo a coltura oltre 150 ettari di terreni abbandonati da tempo e che ritorneranno ad essere produttivi grazie agli asini riportati sul territorio dopo 50 anni di assenza ! Abbiamo da un lato salvaguardato e valorizzato la specie asinina ragusana a rischio estinzione e dall’altro sviluppato economie locali attraverso un rapporto armonico con l’ambiente, il territorio e il totale rispetto della salute dell’uomo e del suo benessere psicofisico. Inoltre, sono nati anche dei posti di lavoro in un momento di grande dramma occupazionale”.

E’ indispensabile valorizzare l’agricoltura come risorsa economica, sociale e ambientale per garantire alle imprese agricole opportunità di sviluppo e reddito in un quadro di piena integrazione del comparto con gli interessi economici e sociali del Paese. Un impegno determinante per la competitività del Made in Italy, che trova nell’agroalimentare un punto di forza con possibili incrementi occupazionali.

Tra l’altro, il Centro di Tufillo sarà anche un centro di didattica ambientale a servizio delle scolaresche che possono conoscere da vicino il mondo dell’asino con percorsi innovativi di onoterapia ( pet- terapy con l’asino) , onoturismo ( passeggiate nella valle a dorso d’asino e degustazione di latte d’asina e di prodotti derivati direttamente in azienda ), onodidattica ( conoscenza dei processi produttivi aziendali, etologia e zoologia della specie ), simulazione di impresa ( percorsi applicati aziendali ). Inoltre in azienda, saranno organizzati convegni, corsi di formazione professionale dedicati ad operatori del settore nel campo della zootecnia asinina e dell’onoterapia.
Bisognerà attendere la tarda primavera per l’inaugurazione della struttura produttiva di Tufillo e l’inizio della produzione di latte con la nascita dei primi asinelli. “Sarà la festa del territorio - dichiara la Sig.ra Cieri che inizierà un nuovo percorso produttivo dopo l’abbandono dei campi”. “ Il Consorzio sarà vicino al nuovo processo produttivo - dichiara il Presidente Milonis- per tutti gli allevatori che intraprenderanno questa attività”.
L’asino nel Vastese è nuova reale forza del territorio produttivo, che non vuole spopolarsi. L’ equino diventa promotore di un segmento della filiera agroalimentare, innovatore di un diversificato sviluppo rurale, con il quale è possibile cavalcare percorsi alternativi in cui intravedere qualche bagliore di luce oltre il tunnel della crisi.

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