E’ stato ritrovato dalla Polizia il minore che nei giorni scorsi si era allontanato dalla propria abitazione facendo perdere le proprie tracce per l’intera notte e la mattina successiva.
Fortunatamente la storia, con molto impegno e pazienza, è andata a lieto fine.
Il ragazzo, dopo l’ennesimo diverbio avuto con la propria madre, a cui era stato affidato dopo la separazione, aveva maturato l’idea di andarsene.
Così nel cuore della notte, aveva preso con sé una coperta ed era fuggito di casa.
Il mattino successivo la donna, non vedendolo nel suo letto, si era rivolta alle forze dell’ordine denunciando l’accaduto.
Immediatamente si sono attivate le ricerche di tutte le forze dell’ordine e della protezione civile.
Gli operatori della Squadra Volante del Commissariato di Vasto avevano subito acquisito informazioni sul territorio e sugli ultimi contatti telefonici del ragazzo, nonché sulle sue abitudini e i presunti problemi familiari. Pare fosse particolarmente attratto dai grandi negozi e dai centri commerciali.
A questo punto le ricerche, tra i vari obiettivi, si erano dirette proprio su questa tipologia di luoghi.
Gli Agenti hanno trovato il ragazzo ancora avvolto nella coperta e intirizzito, ma in buone condizioni fisiche, sul tetto di un centro commerciale a ben 30 km da casa.
Quando si era allontanato da casa aveva chiesto un passaggio ad un automobilista ed era arrivato fino al centro commerciale, sperando di trovare un angolo per ripararsi dal freddo.
L’automobilista non aveva comunicato nulla alle forze dell’ordine.
Gli operatori hanno cercato di stabilire un dialogo con il minore per capire il motivo di quel gesto e valutare eventuali problematiche anche con l’aiuto dell’Ufficio Minori.
Il Dirigente del Commissariato, dott. Ciamaichella, ha parlato a lungo con lui, fino a quando il ragazzo ha cominciato a fidarsi e a raccontare spontaneamente la sua storia, fatta di dolore e di inquietudine, ma anche di equivoci legati alle fasi di crescita adolescenziale.
Ha raccontato di essere stato affidato alla madre in seguito alla separazione dei suoi genitori, la quale conviveva con un altro uomo. Ha aggiunto che entrambi, senza alcun motivo, lo maltrattavano e malmenavano e lui non riusciva più a sopportarlo.
Per questo aveva deciso di andarsene.
Poi è scoppiato a piangere esprimendo chiaramente il desiderio di voler vivere con suo padre.
Gli Agenti l’hanno tranquillizzato e rassicurato e poi l’hanno riaffidato alla madre perché genitore tutelare.
Naturalmente la vicenda è stata segnalata al Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Sono stati sensibilizzati anche i Servizi Sociali per il sostegno del caso e per monitorare eventuali situazioni di disagio, meritevoli di attenzioni.
Immediatamente si sono attivate le ricerche di tutte le forze dell’ordine e della protezione civile.
Gli operatori della Squadra Volante del Commissariato di Vasto avevano subito acquisito informazioni sul territorio e sugli ultimi contatti telefonici del ragazzo, nonché sulle sue abitudini e i presunti problemi familiari. Pare fosse particolarmente attratto dai grandi negozi e dai centri commerciali.
A questo punto le ricerche, tra i vari obiettivi, si erano dirette proprio su questa tipologia di luoghi.
Gli Agenti hanno trovato il ragazzo ancora avvolto nella coperta e intirizzito, ma in buone condizioni fisiche, sul tetto di un centro commerciale a ben 30 km da casa.
Quando si era allontanato da casa aveva chiesto un passaggio ad un automobilista ed era arrivato fino al centro commerciale, sperando di trovare un angolo per ripararsi dal freddo.
L’automobilista non aveva comunicato nulla alle forze dell’ordine.
Gli operatori hanno cercato di stabilire un dialogo con il minore per capire il motivo di quel gesto e valutare eventuali problematiche anche con l’aiuto dell’Ufficio Minori.
Il Dirigente del Commissariato, dott. Ciamaichella, ha parlato a lungo con lui, fino a quando il ragazzo ha cominciato a fidarsi e a raccontare spontaneamente la sua storia, fatta di dolore e di inquietudine, ma anche di equivoci legati alle fasi di crescita adolescenziale.
Ha raccontato di essere stato affidato alla madre in seguito alla separazione dei suoi genitori, la quale conviveva con un altro uomo. Ha aggiunto che entrambi, senza alcun motivo, lo maltrattavano e malmenavano e lui non riusciva più a sopportarlo.
Per questo aveva deciso di andarsene.
Poi è scoppiato a piangere esprimendo chiaramente il desiderio di voler vivere con suo padre.
Gli Agenti l’hanno tranquillizzato e rassicurato e poi l’hanno riaffidato alla madre perché genitore tutelare.
Naturalmente la vicenda è stata segnalata al Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Sono stati sensibilizzati anche i Servizi Sociali per il sostegno del caso e per monitorare eventuali situazioni di disagio, meritevoli di attenzioni.
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