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mercoledì 20 luglio 2011

ALLESTITA LA CAMERA ARDENTE PER GASPARI: CORONA DA NAPOLITANO, UN MINUTO DI SILENZIO NELLA CAMERA DEI DEPUTATI

CHIETI - Aperta, a Chieti, nella sala consiliare della Provincia, la camera ardente per l'ex ministro ed esponente storico della Dc Remo Gaspari.
Il feretro è giunto da Gissi (Chieti), paese natale di Gaspari, dove si è spento ieri a 90 anni, scortato da auto e moticiclisti della Polizia, seguito dall'auto del figlio Lucio Achille e da quella del sindaco di Vasto (Chieti), Luciano Lapenna. Sotto il palazzo della Provincia si erano radunate un centinaio di persone che hanno accompagnato con un applauso la bara.
Sul posto il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio, l'ex senatore Germano De Cinque e l'ex consigliere regionale Filippo Pollice. Pollice, De Cinque e l'assessore provinciale alle finanze Alessio Monaco con il personale dell'agenzia funebre, hanno portato la bara a spalla.
Nella camera ardente è stata collocata una corona di fiori inviata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La camera ardente resterà aperta stasera fino alle 22 e riaprirà domani mattina alle 8. Domani alle 11 nella cattedrale di San Giustino a Chieti l'arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte celebrerà il rito funebre.

DOMANI LUTTO CITTADINO A CHIETI
Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in occasione delle esequie dell'ex ministro Remo Gaspari che si terranno in città nella cattedrale di San Giustino, ha proclamato per domani, giorno dei funerali, una giornata di lutto cittadino "con invito a tutti gli uffici pubblici della citta' ad esporre la bandiera nazionale a mezz'asta.
Nel provvedimento il sindaco ricorda che "l'onorevole Gaspari, personaggio di spicco della politica regionale e nazionale, ha ricoperto piu' volte la carica di ministro della Repubblica e con il suo lavoro da parlamentare e uomo di Governo ha contribuito alla crescita dell'intero Abruzzo".

MINUTO DI SILENZIO ALLA CAMERA
L'Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio ed ha tributato un applauso bipartisan alla memoria di Remo Gaspari, l'ex ministro democristiano morto ieri.
Nel ricordarlo, il presidente Gianfranco Fini ha detto che "Gaspari rimase fedele alla Dc fino agli ultimi attimi della sua esistenza. Deputato per oltre 40 anni, contribuì alla crescita ed all'affermazione della Dc fino a divenirne vicesegretario durante gli anni di piombo.
Era orgogliosamente figlio del suo Abruzzo con cui mantenne sempre un profondo legame e che lo ricambiò facendolo uno degli uomini politici maggiormente suffragati nella storia repubblicana".
"Ritengo non sia retorico dire che se in pochi anni l'Abruzzo riuscì ad uscire dalle aree depresse del Mezzogiorno fu anche per il grande impegno da statista di Gaspari. Al di là delle diversità delle opinioni politiche, con lui scompare una figura di grande statura politica e morale, un protagonista storia repubblicana", ha concluso Fini

IL FIGLIO LUCIO COMMOSSO PER L'OMAGGIO AL PADRE
"In parte me l'aspettavo, ma non di queste dimensioni. È la dimostrazione della sua azione politica per la regione e per lo stato".
Lo ha detto stamane a Chieti Lucio Achille Gaspari, commentando l'ininterrotto omaggio dei cittadini alla salma del padre, Remo.
"Credo soprattutto - ha aggiunto - sia la dimostrazione di come dev'essere intesa la politica, al servizio del cittadino, con spirito di democrazia e collaborazione".

IL RICORDO DI GINO MILANO (API)
Così ricorda Remo Gaspari il Consigliere regionale Gino Milano, presidente della Commissione di Vigilanza e capogruppo di Alleanza per l’Italia.
La distanza di appena una settimana fra il discorso pronunciato in Consiglio regionale da Remo Gaspari in occasione della consegna della medaglia “Aprutium” e la sua inaspettata scomparsa, accrescono il valore di quelle sue autorevoli parole, elevandole quasi a rango di lascito spirituale. In quella circostanza il personaggio Gaspari, uomo di partito e uomo delle istituzioni, profondamente radicato alla sua terra e artefice del suo destino politico, aveva sottolineato un aspetto fondamentale della personale vicenda umana e politica e del contesto in cui è maturata".
Mi riferisco al richiamo forte e quasi ridondante al tema dell’unità. “Lo sviluppo dell’Abruzzo è stato realizzato dall’unità degli abruzzesi… il successo dell’Abruzzo è dovuto alla sua unità”, aveva detto. Un’unità tenacemente cercata, realizzata e vissuta tra la gente e nelle istituzioni, ma anche un’unità che nel tempo attuale è venuta sempre più meno, tanto da indurlo a dire che “bisogna cercare di ripristinare questa unità operativa di tutti i rappresentanti della Regione”, impegnandosi a fare il meglio possibile, senza guardare agli interessi privatistici e di partito. Forse è proprio questo il suo testamento politico più significativo, su cui oggi tutti dovremmo misurarci e riflettere, al di là di ogni facile retorica dell’esaltazione di un grande personaggio che non è più fra di noi."
Credo che l’“unità” cui si riferiva Gaspari sia stata una meta impegnativa, faticosa, che allora riusciva ad essere generata e perseguita anche nell’agone dello scontro ideologico e che oggi, pur essendo quest’ultimo molto affievolito, rischia di restare soffocata dallo scontro degli interessi particolaristici e delle logiche di partito, divenute tanto ingombranti quanto esiziali per la dialettica democratica, sempre più asfittica.
L’assunzione di responsabilità, il senso delle istituzioni, il rispetto della cittadinanza e del momento partecipativo, hanno costruito al seguito di uomini politici come Gaspari un tessuto di relazioni e di valori fondati sull’etica della condivisione. Quasi una dimensione antropologica cui attingere la motivazione del “fare”, per la propria terra, per la comunità di appartenenza e per l’Italia. Quest’unità possiamo e dobbiamo ritrovare nel momento presente, perché come ci ha ricordato l’uomo politico, soltanto se questo comune sentire torna ad essere preminente nel mondo politico, l’Abruzzo e l’Italia possono riprendere uno sviluppo di cui, come era solito ripetere, “hanno tanto bisogno i nostri ragazzi, che sono il nostro futuro, l’avvenire della nostra fatica”.

ISTITUITA BORSA DI STUDIO REMO GASPARI
La quinta Commissione consiliare ha approvato l'istituzione di tre borse di studio dedicate all'onorevole Remo Gaspari, riservate agli studenti delle facoltà di Economia e Sociologia delle Università abruzzesi.
"L'iniziativa - spiega la presidente Nicoletta Verì - era stata lanciata in occasione della cerimonia di consegna della 'Medaglia Aprutium' all'ex ministro ed era stata iscritta all'ordine del giorno della seduta della Commissione la scorsa settimana, prima dunque della notizia della sua scomparsa".
"Abbiamo deciso - continua la Verì - di non rinviare l'approvazione, perché crediamo che in questo momento è ancora più importante non dimenticare il ruolo che Gaspari ha svolto per l'Abruzzo".
Il concorso, ideato dal consigliere regionale dell'Udc Antonio Menna, è finalizzato a evidenziare l'influenza che l'azione del politico Remo Gaspari ha esercitato sullo sviluppo della regione e sui processi economici e sui fenomeni sociologici che ne sono conseguiti. Il regolamento sarà predisposto nelle prossime settimane e i lavori degli studenti saranno valutati da un'apposita commissione nominata dal Consiglio regionale.

RICCIUTI: "GRANDE CAPACITA' DI REALIZZARE OPERE IMPORTANTI"
"Di lui ricordo la grande capacità d'inventare e realizzare opere pubbliche importanti, che hanno fatto grande l'Abruzzo".
Lo ha detto stamane, a Chieti, l'ex deputato della Dc Romeo Ricciuti.
"Ricordo, in particolare - ha aggiunto Ricciuti - la collaborazione con Gaspari da presidente della Giunta regionale: con lui ministro portammo le cose più siginificative che resistono ancora e saranno anche un esempio per l'avvenire".

SENATORE DE CINQUE: "MI CHIEDEVA SEMPRE DI IMPEGNARMI PER L'ABRUZZO"
"Il mio è un ricordo incancellabile, che ho almeno da 50 anni".
Così, a proposito di Gaspari, l'ex parlamentare Germano De Cinque. "L'ho conosciuto nel '54 e mi ha accompagnato in tutta la mia attività politica: sindaco, assessore, presidente della provincia di Chieti, deputato, senatore e sottosegretario. Mi ha sempre sentito con interesse e passione, non lesinandomi i suoi insegnamenti e anche i suoi rimproveri quando necessario. Mi diceva sempre: ti devi impegnare di più per l'Abruzzo perché noi siamo stati eletti in Abruzzo e dobbiamo lavorare per la nostra regione".

DEL TURCO: ''IO NE PARLAVO BENE IN VITA, ALTRI SOLO ORA CHE E' MORTO''
"Ho avuto la fortuna, quando Gaspari era in vita, di dire tutto quello che pensavo e di fare l'elenco dei grandi meriti e del debito grande che l'Abruzzo aveva nei suoi confronti. Adesso mi posso benissimo risparmiare questo esercizio vile di parlare bene di qualcuno solo quando è morto, cosa che vedo stanno facendo in molti in questo periodo, e questo è un costume che non amo".
Lo ha detto l'ex presidente della regione, Ottaviano Del Turco, commentando la morte dell'ex ministro Remo Gaspari, a margine del processo "Sanitopoli" che lo vede imputato.

SINDACO DI PIANELLA: "UN GIGANTE DELLA POLITICA"
"Il Comune di Pianella si unisce al dolore dell'Abruzzo intero per la scomparsa di Remo Gaspari, un gigante della politica italiana che, da parlamentare e Ministro della Repubblica non ha mai dimenticato la nostra regione, coniugando le esigenze dello Stato con la vicinanza alla propria terra d'origine".
Lo ha dichiarato il sindaco di Pianella, Giorgio D'Ambrosio.
"Pianella deve molto a Remo Gaspari - ha ricordato il sindaco D'Ambrosio - che è stato più volte nostro ospite e ha dimostrato grande attenzione per la nostra città: negli anni '80, come ministro del Coordinamento della Protezione Civile, riuscì a ottenere un finanziamento di sei miliardi di vecchie lire per fronteggiare i danni causati dalla frana che colpì il nostro territorio, in via Meridionale. Nel 1987 si è adoperato concretamente anche sul fronte della metanizzazione. Un impegno che i pianellesi non hanno dimenticato, esprimendo, attraverso le mie parole, il dolore per la scomparsa dell'ex Ministro, un personaggio che con la sua energia ha contribuito allo sviluppo dell'intero Abruzzo".

da abruzzoweb.it

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