Quando il 1° dicembre 2009 nasceva a Vasto il "Comitato di Quartiere San Lorenzo" qualcuno pensava ad una ennesima associazione dedicata alla lamentela verso le istituzioni di cose non fatte.
L'associazione nasceva "in primis" per mettere in evidenza, come se ce ne fosse bisogno, l'estrema pericolosità della Strada provinciale San Lorenzo S.P. 157, che come tutti i vastesi sanno, collega la Strada statale 16 alla contrada Sant'Antonio Abate. La mancanza di segnaletica, di semafori, di rallentatori ne fanno una "pista di prova" per piloti e centauri più o meno esperti, con conseguenze più o meno gravi: non si hanno ancora numeri certi, ma sono morte su questa strada almeno venti-trenta persone. Segnalazioni circostanziati da parte del Comitato di quartiere hanno portato all'installazione di un ripetitore semaforico (vedi incrocio per Monteodorisio), e i complimenti da parte dell'Amministrazione provinciale di Chieti per le proposte presentate, documentate e puntuali. Rigettate invece per una diversa interpretazione della normativa (Ministero dei Lavori Pubblici del 2001 - Norme tecniche n. 60/78) la richiesta di marciapiedi rialzati (la vicina San Salvo ne ha fatto incetta nel proprio territorio urbano), interpretati come "rallentatori", vietati su questo tipo di strada… come dire che si può essere investiti "per legge"…
L'installazione del semaforo con rilevatore di velocità in corrispondenza della scuola e della chiesa parrocchiale ha in effetti all'inizio "calmato" i piedi acceleratori, ma per poco. Si è subito capito che se la velocità è tanta, il rilevatore non fa in tempo a rilevare, per cui il bolide passa tranquillamente, facendo scattare il rosso ai tranquilli automobilisti che seguono. Il Comitato di quartiere di San Lorenzo aveva chiesto invece un impianto con tanto di rilevatore della velocità e relativo autovelox, assicurando che l'impianto si sarebbe pagato da solo… con le multe: invano. Da due mesi circa il semaforo è spento, in attesa di riparazione...
Il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha evidenziato una situazione fognante molto precaria… qualcuno penserà: in campagna? Si, il borgo di San Lorenzo, per intenderci di fronte alla chiesa, scarica praticamente a cielo aperto, e in proprietà privata. Da anni si prova a trovare una soluzione, e un intervento risolutivo è stato presentato al Comune di Vasto, circostanziato con un progetto pressoché esecutivo, che l'Amministrazione locale ha fatto proprio, riconoscendone la valenza progettuale e di pubblica utilità. Bisogna fare solo i lavori… che non partono, nonostante le assicurazioni pre-elettorali. Il nostro atteggiamento non è conflittuale nei confronti dei nostri amministratori comunali, ma la sicurezza non può più aspettare e altrettanto la necessità di salute pubblica.
In un anno il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha proposto al Comune di Vasto (non a parole, ma con precisa documentazione tecnica) piccoli interventi sulla sicurezza della area scolastica, ha segnalato tratti di assenza totale di illuminazione e relative pericolose conseguenze, ha proposto una pista ciclo-pedonabile accanto alla strada (oggi è praticamente impossibile muoversi a piedi sulla strada, a meno di votarsi al sacrificio "stradale"), segnalato carenze( per i particolari vedi http://www.comitatoquartieresanlorenzovasto.it).
Da subito il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha chiarito all'Amministrazione comunale la propria volontà di essere propositivo con richieste mirate e limitate come impatto economico, proponendo un "avanzamento lavori" diluito nel tempo, e secondo le possibilità dell'amministrazione.
Ciò non è avvenuto, e non si vedono all'orizzonte movimenti in tale direzione: se la crisi economica attanaglia tutti, comuni compresi, ciò non deve far dimenticare il dialogo, le proposte, la ricerca delle soluzioni.
Ai cittadini non basta più sentirsi dire che non ci sono fondi per richieste che riguardano la sicurezza e il vivere civile: un insulto all'intelligenza.
Domani è 10 agosto: non resta che affidarci a San Lorenzo.
L'associazione nasceva "in primis" per mettere in evidenza, come se ce ne fosse bisogno, l'estrema pericolosità della Strada provinciale San Lorenzo S.P. 157, che come tutti i vastesi sanno, collega la Strada statale 16 alla contrada Sant'Antonio Abate. La mancanza di segnaletica, di semafori, di rallentatori ne fanno una "pista di prova" per piloti e centauri più o meno esperti, con conseguenze più o meno gravi: non si hanno ancora numeri certi, ma sono morte su questa strada almeno venti-trenta persone. Segnalazioni circostanziati da parte del Comitato di quartiere hanno portato all'installazione di un ripetitore semaforico (vedi incrocio per Monteodorisio), e i complimenti da parte dell'Amministrazione provinciale di Chieti per le proposte presentate, documentate e puntuali. Rigettate invece per una diversa interpretazione della normativa (Ministero dei Lavori Pubblici del 2001 - Norme tecniche n. 60/78) la richiesta di marciapiedi rialzati (la vicina San Salvo ne ha fatto incetta nel proprio territorio urbano), interpretati come "rallentatori", vietati su questo tipo di strada… come dire che si può essere investiti "per legge"…
L'installazione del semaforo con rilevatore di velocità in corrispondenza della scuola e della chiesa parrocchiale ha in effetti all'inizio "calmato" i piedi acceleratori, ma per poco. Si è subito capito che se la velocità è tanta, il rilevatore non fa in tempo a rilevare, per cui il bolide passa tranquillamente, facendo scattare il rosso ai tranquilli automobilisti che seguono. Il Comitato di quartiere di San Lorenzo aveva chiesto invece un impianto con tanto di rilevatore della velocità e relativo autovelox, assicurando che l'impianto si sarebbe pagato da solo… con le multe: invano. Da due mesi circa il semaforo è spento, in attesa di riparazione...
Il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha evidenziato una situazione fognante molto precaria… qualcuno penserà: in campagna? Si, il borgo di San Lorenzo, per intenderci di fronte alla chiesa, scarica praticamente a cielo aperto, e in proprietà privata. Da anni si prova a trovare una soluzione, e un intervento risolutivo è stato presentato al Comune di Vasto, circostanziato con un progetto pressoché esecutivo, che l'Amministrazione locale ha fatto proprio, riconoscendone la valenza progettuale e di pubblica utilità. Bisogna fare solo i lavori… che non partono, nonostante le assicurazioni pre-elettorali. Il nostro atteggiamento non è conflittuale nei confronti dei nostri amministratori comunali, ma la sicurezza non può più aspettare e altrettanto la necessità di salute pubblica.
In un anno il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha proposto al Comune di Vasto (non a parole, ma con precisa documentazione tecnica) piccoli interventi sulla sicurezza della area scolastica, ha segnalato tratti di assenza totale di illuminazione e relative pericolose conseguenze, ha proposto una pista ciclo-pedonabile accanto alla strada (oggi è praticamente impossibile muoversi a piedi sulla strada, a meno di votarsi al sacrificio "stradale"), segnalato carenze( per i particolari vedi http://www.comitatoquartieresanlorenzovasto.it).
Da subito il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha chiarito all'Amministrazione comunale la propria volontà di essere propositivo con richieste mirate e limitate come impatto economico, proponendo un "avanzamento lavori" diluito nel tempo, e secondo le possibilità dell'amministrazione.
Ciò non è avvenuto, e non si vedono all'orizzonte movimenti in tale direzione: se la crisi economica attanaglia tutti, comuni compresi, ciò non deve far dimenticare il dialogo, le proposte, la ricerca delle soluzioni.
Ai cittadini non basta più sentirsi dire che non ci sono fondi per richieste che riguardano la sicurezza e il vivere civile: un insulto all'intelligenza.
Domani è 10 agosto: non resta che affidarci a San Lorenzo.
Comitato di Quartiere San Lorenzo a Vasto
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