Il segretario provinciale della Fiom-Cgil di Chieti, Davide Labbrozzi, è intervenuto in seguito alla morte dell'autotrasportatore, Renzo Liverotti, alla stabilimento DENSO di San Salvo.
Con immensa tristezza -si legge nel documento- siamo venuti a conoscenza dell’infortunio mortale accaduto ieri in DENSO. Un trasportatore, per cause ancora da accertare, ha perso la vita durante le operazioni di carico merci.
Non conosciamo ad oggi le dinamiche dell’incidente, la Magistratura e le autorità preposte daranno nei prossimi giorni la giusta chiave di lettura in merito alle ragioni che hanno determinato tale triste evento.
Va sottolineato che questo tragico incidente si aggiunge ad una serie infinita di infortuni mortali che in questo Paese continuano a verificarsi con cadenza sistematica. Nei luoghi di lavoro, la catena degli infortuni mortali non si ferma, ogni anno vediamo aggiungersi nuove vittime ad un elenco insopportabilmente, lungo, di lavoratori innocenti rimasti uccisi.
La FIOM, ritiene necessario richiamare nuovamente l’attenzione delle Istituzioni su questo tema. Un Paese civile, non può permettersi di ignorare (nei fatti è così) un contesto tanto devastante, i numeri INAIL non lasciano spazio a giustificazioni: in Italia si muore per lavoro.
A nome di tutta la FIOM -chiude la nota di Labbrozzi- e di tutta la CGIL di Chieti, porgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore deceduto.
Nella giornata odierna la RSU della DENSO ha proclamato 10 minuti di sciopero per ogni turno.
Con immensa tristezza -si legge nel documento- siamo venuti a conoscenza dell’infortunio mortale accaduto ieri in DENSO. Un trasportatore, per cause ancora da accertare, ha perso la vita durante le operazioni di carico merci.
Non conosciamo ad oggi le dinamiche dell’incidente, la Magistratura e le autorità preposte daranno nei prossimi giorni la giusta chiave di lettura in merito alle ragioni che hanno determinato tale triste evento.
Va sottolineato che questo tragico incidente si aggiunge ad una serie infinita di infortuni mortali che in questo Paese continuano a verificarsi con cadenza sistematica. Nei luoghi di lavoro, la catena degli infortuni mortali non si ferma, ogni anno vediamo aggiungersi nuove vittime ad un elenco insopportabilmente, lungo, di lavoratori innocenti rimasti uccisi.
La FIOM, ritiene necessario richiamare nuovamente l’attenzione delle Istituzioni su questo tema. Un Paese civile, non può permettersi di ignorare (nei fatti è così) un contesto tanto devastante, i numeri INAIL non lasciano spazio a giustificazioni: in Italia si muore per lavoro.
A nome di tutta la FIOM -chiude la nota di Labbrozzi- e di tutta la CGIL di Chieti, porgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore deceduto.
Nella giornata odierna la RSU della DENSO ha proclamato 10 minuti di sciopero per ogni turno.
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