Il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio questa mattina ha inviato un telegramma al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Presidente della Regione Gianni Chiodi per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’intero territorio provinciale e per tutti i Comuni.
Ciò a seguito delle nevicate che, se da una parte stanno creando problemi alla viabilità e all’attività produttiva di importanti industrie, dall’altro stanno mettendo a durissima prova la tenuta finanziaria sia della Provincia, già gravata da una situazione di pre dissesto, che dei singoli Comuni,
chiamati a fronteggiare nell’immediato nuove spese, soprattutto per gli uomini e i mezzi impegnati nella rimozione della neve e nel soccorso alle persone in difficoltà. "Da un momento all’altro sia i Sindaci che la Provincia sono chiamati ad affrontare nuove spese – dice il Presidente Di Giuseppantonio: mi riferisco alla necessità di sostituire uomini stremati da giorni e notti di ininterrotto lavoro sulle strade e di acquistare altro materiale necessario per fronteggiare l’emergenza. Inoltre nel prossimo futuro bisognerà calcolare i danni e programmare subito gli investimenti, sia per ripristinare le strade che per effettuare la verifica sulla sicurezza degli edifici.
Purtroppo agendo nel rispetto dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità si corre il rischio di non poter dare risposte adeguate e tempestive alle diverse situazioni che stiamo affrontando. Di qui la richiesta indirizzata al Governo e alla Regione, anche a nome dei Sindaci, di poter sforare i limiti connessi al Patto di Stabilità e di superare gli altri vincoli imposti dalla Legge di stabilità.
Peraltro pochi giorni fa – sottolinea il Presidente Di Giuseppantonio - ho lanciato un appello per l’emergenza-buche sulle strade che viene causata dalla presenza di neve e ghiaccio e per la quale tutte le Province abruzzesi attendono un aiuto finanziario dalla Regione e dal Governo. Purtroppo le previsioni annunciano ulteriori, copiose nevicate, le cui conseguenze si faranno sentire per giorni e richiederanno ulteriori spese: per questo motivo sia la Provincia che i Comuni auspicano che il Governo la Regione decidano con l’urgenza che le circostanze impongono".
Ciò a seguito delle nevicate che, se da una parte stanno creando problemi alla viabilità e all’attività produttiva di importanti industrie, dall’altro stanno mettendo a durissima prova la tenuta finanziaria sia della Provincia, già gravata da una situazione di pre dissesto, che dei singoli Comuni,
chiamati a fronteggiare nell’immediato nuove spese, soprattutto per gli uomini e i mezzi impegnati nella rimozione della neve e nel soccorso alle persone in difficoltà. "Da un momento all’altro sia i Sindaci che la Provincia sono chiamati ad affrontare nuove spese – dice il Presidente Di Giuseppantonio: mi riferisco alla necessità di sostituire uomini stremati da giorni e notti di ininterrotto lavoro sulle strade e di acquistare altro materiale necessario per fronteggiare l’emergenza. Inoltre nel prossimo futuro bisognerà calcolare i danni e programmare subito gli investimenti, sia per ripristinare le strade che per effettuare la verifica sulla sicurezza degli edifici.
Purtroppo agendo nel rispetto dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità si corre il rischio di non poter dare risposte adeguate e tempestive alle diverse situazioni che stiamo affrontando. Di qui la richiesta indirizzata al Governo e alla Regione, anche a nome dei Sindaci, di poter sforare i limiti connessi al Patto di Stabilità e di superare gli altri vincoli imposti dalla Legge di stabilità.
Peraltro pochi giorni fa – sottolinea il Presidente Di Giuseppantonio - ho lanciato un appello per l’emergenza-buche sulle strade che viene causata dalla presenza di neve e ghiaccio e per la quale tutte le Province abruzzesi attendono un aiuto finanziario dalla Regione e dal Governo. Purtroppo le previsioni annunciano ulteriori, copiose nevicate, le cui conseguenze si faranno sentire per giorni e richiederanno ulteriori spese: per questo motivo sia la Provincia che i Comuni auspicano che il Governo la Regione decidano con l’urgenza che le circostanze impongono".
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