Il centrodestra vittorioso di San Salvo (Chieti) è già in fibrillazione.
La composizione della Giunta da parte del sindaco, Tiziana Magnacca, unica esponente del Pdl a conquistare una città con più di 15 mila abitanti nell'ultima tornata elettorale ha suscitato più di un mal di pancia nella maggioranza.
Nei giorni scorsi solo in extremis è stata scongiurata la formazione di un gruppo autonomo da parte dei due pidiellini Filomena D'Addario e Rino Maiale e dal capogruppo di Lista popolare, Fabio Raspa.
La D'Addario e Raspa pensavano di avere tutte le carte in regola per poter entrare a far parte dell'esecutivo comunale, ma sono stati scavalcati, rispettivamente, dagli esterni Oliviero Faienza e Giovanni Artese.
La cosa non è stata molto gradita, così come a Maiale non va giù la mancanza di soluzioni concrete per i problemi del porto turistico.
Sembra che siano dovuti intervenire addirittura i big del partito del Chietino per frenare una crisi che avrebbe rovinato l'immagine del centrodestra, che ha fatto di San Salvo la "ridotta" elettorale dopo la debacle delle amministrative.
Anche sul fronte centrosinistra, comunque, la situazione è tutt'altro che rosea.
La sconfitta maturata a causa delle spaccature tra il Pd ufficiale e quello "ribelle" dell'ex sindaco Gabriele Marchese, che ha concluso anzitempo la legislatura a causa del fuoco amico dell'allora maggioranza, non ha ricondotto a più miti consigli le due anime in lotta.
Aver perso, dopo un ventennio di dominio incontrastato, una roccaforte come San Salvo ha aumentato, se possibile, le frizioni e i gruppi continuano a guardarsi in cagnesco: da un lato Marchese e i suoi, dall'altro il candidato sindaco sconfitto al primo turno Arnaldo Mariotti, per lui un passato da deputato dei Ds, l'ex assessore regionale Antonio Boschetti e l'attuale capogruppo in Consiglio, Luciano Cilli.
Con queste premesse, facile immaginare che, a breve, l'aula consiliare assomiglierà più a un ring che a un'assemblea civica.
da abruzzoweb.it
La cosa non è stata molto gradita, così come a Maiale non va giù la mancanza di soluzioni concrete per i problemi del porto turistico.
Sembra che siano dovuti intervenire addirittura i big del partito del Chietino per frenare una crisi che avrebbe rovinato l'immagine del centrodestra, che ha fatto di San Salvo la "ridotta" elettorale dopo la debacle delle amministrative.
Anche sul fronte centrosinistra, comunque, la situazione è tutt'altro che rosea.
La sconfitta maturata a causa delle spaccature tra il Pd ufficiale e quello "ribelle" dell'ex sindaco Gabriele Marchese, che ha concluso anzitempo la legislatura a causa del fuoco amico dell'allora maggioranza, non ha ricondotto a più miti consigli le due anime in lotta.
Aver perso, dopo un ventennio di dominio incontrastato, una roccaforte come San Salvo ha aumentato, se possibile, le frizioni e i gruppi continuano a guardarsi in cagnesco: da un lato Marchese e i suoi, dall'altro il candidato sindaco sconfitto al primo turno Arnaldo Mariotti, per lui un passato da deputato dei Ds, l'ex assessore regionale Antonio Boschetti e l'attuale capogruppo in Consiglio, Luciano Cilli.
Con queste premesse, facile immaginare che, a breve, l'aula consiliare assomiglierà più a un ring che a un'assemblea civica.
da abruzzoweb.it
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