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venerdì 5 aprile 2013

34ENNE VASTESE ERA AI DOMICILIARI, MA USCIVA PER RUBARE PORTAFOGLI

Gli agenti del Commissariato di Polizia di Vasto, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Pescara, hanno arrestato M.Y., pregiudicato locale di 34 anni.
Il provvedimento è stato emesso in sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui l’uomo era stato sottoposto dall’ottobre scorso. Doveva espiare una pena residua di 11 mesi e 15 giorni di reclusione per furto aggravato.
Aveva il divieto di ricevere in casa, frequentare e comunicare con persone pregiudicate o estranee al nucleo familiare e il divieto di detenere in casa armi o sostanze stupefacenti. Poteva assentarsi dalla propria abitazione tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.00.
Negli ultimi tempi, più volte è stato colto dalle forze dell’ordine fuori dalla propria abitazione in orario non consentito.
Nel corso di un’accurata indagine in merito ad una serie di furti di portafogli perpetrati recentemente con lo stesso “modus operandi”, il personale del Commissariato, coordinato dal Dr. Ciammaichella, ha raccolto diverse denunce di furti, è riuscito ad identificare alcuni testimoni e a raccogliere elementi di colpevolezza nei confronti dell’indagato.
Le indagini hanno consentito di attribuire con certezza al giovane diversi furti. Uno in particolare, consumato lo scorso febbraio all’interno del Centro Igiene mentale del locale Ospedale Civile, ai danni di un medico.
L’uomo aveva pensato di accompagnare un amico, attualmente paziente del predetto Centro e, mentre questi teneva occupati gli operatori, una volta accertata l’assenza del dottore, si era intrufolato nello studio medico e in pochi minuti aveva asportato il portafogli dalla giacca.
Subito dopo i due si erano allontanati con il bottino di 500 euro.
In questo caso la Polizia è riuscita a ricostruire i fatti soprattutto grazie alle testimonianze di altri medici e personale sanitario.
Tra l’altro il 34enne aveva commesso il fatto fuori dall’orario in cui gli era concesso assentarsi, violando così le prescrizioni impostegli.
Alla luce dei fatti, il Magistrato di Sorveglianza di Pescara ha tenuto conto della particolare pericolosità sociale del giovane che, noncurante del regime domiciliare, ha continuato a commettere episodi criminali con naturale spregiudicatezza, così confermando che proprio dalle attività illecite lo stesso trae la principale fonte di sostentamento.
Pertanto ha deciso di revocare la misura precedentemente concessa con quella più grave della custodia cautelare in carcere.
Y.M. con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, per ricettazione, danneggiamento, violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, molestie e disturbo alle persone, lesioni personali, evasione, rapina, furto con destrezza, violenza privata, più volte denunciato per possesso ingiustificato di arnesi da scasso, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale in contrada Torre Sinello.

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