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venerdì 5 aprile 2013

LA MAGNACCA RICORDA LE VITTIME VASTESI DEL TERREMOTO DELL'AQUILA

I cittadini di San Salvo non hanno cancellato nei loro cuori il dolore per le oltre 300 vittime e milleseicento feriti del terremoto che ha colpito l’Aquilano la notte del 6 aprile di quattro anni fa. Ma un po’ tutti gli abruzzesi sono stati segnati da quelle scosse interminabili per una terra che all’improvviso è diventata matrigna.
Nel pensiero dell’accoglienza, che caratterizzò appena dopo l’evento le popolazioni costiere, sento il dovere di rinnovare la mia vicinanza a tutti gli amministratori comunali. Sindaci, giunte e Consigli comunali che in questi anni si sono battuti, e stanno continuando a farlo, per ridare futuro e certezze alle comunità che amministrano.
Occorre evitare il rischio dell’oblio. Al governo nazionale che verrà l’impegno alla concretezza e alla speditezza per portare a compimento il tanto che resta ancora da fare. A chiederlo sono le famiglie che hanno perduto tutto in questi terribili secondi, a esigerlo sono i giovani che in questo momento non vedono futuro.
Come sindaco di questo territorio voglio ricordare due delle 308 vittime del terremoto del 6 aprile 2009. Sono gli studenti universitari del Vastese, Maurizio Natale di Monteodorisio e Davide Centofanti di Vasto. Attraverso i loro nomi e i loro sorrisi ripensiamo a tutti coloro che non ci sono più.
Infine, anche in considerazione del dovere di pubblici amministratori, voglio evidenziare l’impegno del Comune di San Salvo che sta portando a termine tutti gli adeguamenti degli edifici alle norme antisismiche delle scuole di propria competenza per garantire la sicurezza dei bambini, degli insegnanti e del personale. Anche in questo modo si evita l’oblio su questi episodi che devono servire da monito.
Alle loro famiglie e alla gente aquilana l’abbraccio affettuoso dei cittadini di San Salvo.

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