Ha pensato di utilizzare i due figli, entrambi minorenni, la donna di origini albanesi che alcuni giorni fa ha messo a segno ben due furti in un noto supermercato vastese.
Non era la prima volta che rubava, ma questa volta aveva voluto coinvolgere anche i figli.
La prima volta i due ragazzini si erano recati da soli nel supermercato e, ignari di essere controllati dal sistema di videosorveglianza interno, avevano scelto con cura alcuni apparecchi elettrici, batterie e cavetti, successivamente occultati all’interno di uno zainetto che avevano al seguito.
La tecnica utilizzata per non destare sospetti era quella di pagare effettivamente merce di poco conto come un pezzo di pane e un succo di frutta.
Quando una delle cassiere si era accorta del furto e aveva visionato le immagini della videosorveglianza, i due minori avevano ormai superato le casse e si erano allontanati con la merce rubata.
Dopo qualche giorno però i due ragazzini ci avevano riprovato. D’altra parte per loro era stato facile e certi di farla franca erano entrati nello stesso supermercato verso l’ora di chiusura. Questa volta a dare man forte c’era anche la loro madre.
Tutti e tre insieme avevano girato tra le corsie del supermercato con il carrello per la spesa che di volta in volta avevano riempito della merce più varia.
Ad un certo punto madre e figli si erano fermati appositamente in una corsia poco frequentata e avevano iniziato ad occultare la merce, precedentemente scelta e appoggiata nel carrello, all’interno di robuste borse che sia la donna che uno dei ragazzini, quello più robusto, portavano a tracolla.
La stessa cassiera aveva subito riconosciuto i due minori e aveva avvisato il responsabile del supermercato che non aveva esitato a chiamare il 113.
Nel frattempo la donna e i suoi figli erano riusciti a superare le barriere antitaccheggio e a raggiungere la loro abitazione, non immaginando che la cassiera del supermercato non li aveva mai persi di vista.
Gli operatori della Squadra Volante del Commissariato, coordinati dal Dirigente Dr. Cesare Ciammaichella, arrivati immediatamente sul posto, dopo aver visionato le immagini e grazie alle informazioni dettagliate fornite dalla dipendente del supermercato, erano riusciti a localizzare l’abitazione della donna e a procedere all’identificazione degli autori dei furti.
Alla donna non rimaneva che ammettere le proprie colpe.
La merce purtroppo non è stata rinvenuta. L’albanese aveva riferito agli Agenti di essersene disfatta prima, proprio perché aveva capito di essere stata scoperta.
Identificata per G. A. di anni 40, con numerosi precedenti penali non solo per reati contro il patrimonio, ma anche per oltraggio, violenza e minacce a pubblico ufficiale, percosse e falsa attestazione, è stata denunciata alla locale A.G. per furto aggravato in concorso.
I minori, incensurati, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila.
Ancora una volta le misure di prevenzione, come le telecamere, adottate a tutela della proprietà e della vita da parte dei privati, sono risultate fondamentali per il buon esito delle indagini.
Quando una delle cassiere si era accorta del furto e aveva visionato le immagini della videosorveglianza, i due minori avevano ormai superato le casse e si erano allontanati con la merce rubata.
Dopo qualche giorno però i due ragazzini ci avevano riprovato. D’altra parte per loro era stato facile e certi di farla franca erano entrati nello stesso supermercato verso l’ora di chiusura. Questa volta a dare man forte c’era anche la loro madre.
Tutti e tre insieme avevano girato tra le corsie del supermercato con il carrello per la spesa che di volta in volta avevano riempito della merce più varia.
Ad un certo punto madre e figli si erano fermati appositamente in una corsia poco frequentata e avevano iniziato ad occultare la merce, precedentemente scelta e appoggiata nel carrello, all’interno di robuste borse che sia la donna che uno dei ragazzini, quello più robusto, portavano a tracolla.
La stessa cassiera aveva subito riconosciuto i due minori e aveva avvisato il responsabile del supermercato che non aveva esitato a chiamare il 113.
Nel frattempo la donna e i suoi figli erano riusciti a superare le barriere antitaccheggio e a raggiungere la loro abitazione, non immaginando che la cassiera del supermercato non li aveva mai persi di vista.
Gli operatori della Squadra Volante del Commissariato, coordinati dal Dirigente Dr. Cesare Ciammaichella, arrivati immediatamente sul posto, dopo aver visionato le immagini e grazie alle informazioni dettagliate fornite dalla dipendente del supermercato, erano riusciti a localizzare l’abitazione della donna e a procedere all’identificazione degli autori dei furti.
Alla donna non rimaneva che ammettere le proprie colpe.
La merce purtroppo non è stata rinvenuta. L’albanese aveva riferito agli Agenti di essersene disfatta prima, proprio perché aveva capito di essere stata scoperta.
Identificata per G. A. di anni 40, con numerosi precedenti penali non solo per reati contro il patrimonio, ma anche per oltraggio, violenza e minacce a pubblico ufficiale, percosse e falsa attestazione, è stata denunciata alla locale A.G. per furto aggravato in concorso.
I minori, incensurati, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila.
Ancora una volta le misure di prevenzione, come le telecamere, adottate a tutela della proprietà e della vita da parte dei privati, sono risultate fondamentali per il buon esito delle indagini.
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