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giovedì 4 settembre 2014

11ENNE ACCUSA UN MALORE E MUORE POCO DOPO: DISPOSTA L'AUTOPSIA

Quello che colpisce arrivando a Carpineto è il silenzio. Davanti alla chiesa qualcuno scuote la testa con incredulità. Altri riuniti nella piazza del paese hanno gli occhi lucidi di pianto. «Nessuno di noi riesce a credere che il piccolo Iacopo non ci sia più», mormora fra le lacrime un’anziana traducendo il dolore di un’intera comunità. Iacopo Mastronardi aveva solo 11 anni. Solo due giorni fa aveva festeggiato il compleanno. È morto ieri mattina fra le braccia dei medici del reparto di Radiologia del San Pio. Forse a stroncarlo è stato un infarto, ma questo saranno le perizie a dirlo.

Il bambino, secondogenito di un operaio della Sevel, Italo, e di una casalinga, Fioralba Rossi, si è sentito male all’improvviso. Ha avuto una crisi respiratoria. Ha cominciato a respirare a fatica, poi ha perso i sensi. Il trasporto immediato all’ospedale di Vasto, grazie alla collaborazione di un paesano, che per accorciare i tempi ha caricato il bimbo in auto ed è andato incontro all’ambulanza del 118, non è bastato a salvargli la vita. Il ragazzino è morto mentre faceva la Tac. I medici hanno cercato in tutti i modi di risvegliare il suo cuore. Nè il massaggio cardiaco, nè il defibrillatore hanno ottenuto i risultati sperati. Iacopo non ha più riaperto gli occhi. La magistratura pare sia intenzionata a disporre l’autopsia per appurare le cause della morte improvvisa. La piccola salma è stata trasferita all’obitorio del San Pio in attesa degli accertamenti.
La notizia della morte del piccolo, che quest’anno avrebbe dovuto frequentare la prima media, ha fatto sprofondare la piccola comunità in un dolore immenso riportando alla memoria una tragedia analoga avvenuta due anni fa nella vicina Guilmi. Quello che sconcerta di più è che è successo tutto all’improvviso. 
Iacopo non ha mai avuto problemi di salute. Poche ore prima del malessere è stato visto correre per le strade di Carpineto, scherzare e giocare come tutti i suoi coetanei. Cosa sia accaduto esattamente nessuno lo sa. Iacopo si è sentito male a casa. Ha cominciato ad avere problemi di respirazione. È diventato cianotico. La madre ha chiesto aiuto. Qualcuno ha chiamato il 118. Il bambino è stato caricato in auto e portato a Gissi. A quel punto è stato caricato in ambulanza e intubato dai medici del 118. I soccorritori hanno subito capito che le due condizioni erano disperate e per questo pare avessero allertato anche il servizio dell’eliambulanza di Pescara per un eventuale trasferimento d’urgenza allo Spirito Santo. Ma Iacopo non ce l’ha fatta. È morto durante gli accertamenti facendo sprofondare nella disperazione i genitori, il fratello maggiore Isacco, di 18 anni, e l’intero paese.

tratto da ilcentro.gelocal.it

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