Martedì, 4 novembre 2014, si terrà a San Salvo la cerimonia dedicata all'Unità Nazionale, alle Forze Armate e alla commemorazione dei Caduti di tutte le guerre.
Questo il programma:
- ore 10.00, raduno in piazza Giovanni XXIII e concerto della Banda Città di San Salvo;
- ore 10.30, celebrazione religiosa nella Chiesa di San Giuseppe con i cori de "Il Pentagramma" e degli Alpini;
- ore 11.20, benedizione, deposizione della corona di alloro e alzabandiera presso il Monumento ai Caduti. Seguiranno gli interventi del sindaco Tiziana Magnacca, del presidente dell’Associazione nazionale combattenti e reduci (Ancr) di San Salvo, Filippo Di Guilmi, e di alcuni studenti.
Ricorre quest'anno il centenario dell'inizio della 1ª Guerra mondiale (1914-2014) e la riflessione non può che partire da quella guerra, che avrebbe completato l'unificazione dell'Italia al prezzo della perdita di tante vite umane. Così il 4 novembre 1918 (giorno della "vittoria") sarebbe poi rimasto a ricordare innanzitutto i caduti, di quella guerra e, poi, delle successive. San Salvo ha dato un suo contributo alla 1ª Guerrra mondiale, con molte centinaia di combattenti portati al fronte, di cui 29 morti e un centinaio di feriti e congelati (spesso con invalidità permanenti).
Grazie all'impegno degli storici, nuove verità si aggiungono intanto alle già conosciute; come la notizia che il soldato di San Salvo Virgilio Artese (Classe 1893), dato per disperso fino a pochi mesi fa, in realtà è caduto sulla Marmolada, ad oltre 3.015 metri di quota, insieme ad altri 14 compagni (una pattuglia comandata dal tenente Flavio Rosso), sepolto dalle rocce precipitate a seguito dello scoppio di una potente mina austriaca. A scoprire la verità è stato Alessandro Vanni, uno studioso di Rimini, che nel maggio del 2014 ha pubblicato (con Katia Pari) un ben documentato saggio dal titolo "La Grande Guerra sulla Marmolada. Il mistero dei 15 fanti di Forcella V" (Edizioni Rossato), volume da cui si evince che i fanti appartenevano al 51° e al 52° Reggimento fanteria e che caddero in una azione di minamento il 26 settembre 1917 nella Forcella V, al limite del ghiacciaio della Marmolada.
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