Il Tar del Lazio ha disposto la sospensiva del Decreto Interministeriale inerente il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli; una battaglia che il Direttivo Anci Abruzzo, riunito in data 4 dicembre 2014 a Vasto, ha condotto da subito, in raccordo con alcune Anci regionali italiane contestando il provvedimento.
I sindaci abruzzesi contestarono il decreto IMU per i criteri adottati nella imposizione,perchè errati i conteggi del MEF, perchè emanato ad assestamenti dei bilanci già approvati dai consigli comunali e per le ricadute negative per la popolazione abruzzese.
E’ importante rilevare che lo Stato si era già trattenuto gli importi che i comuni dovevano incassare.
L’Anci Abruzzo chiedeva Al Governo il rinvio nei pagamementi, fissato al 16 dicembre come scadenza, con la revoca nel patto di stabilità del decreto stesso.
Il rinvio al 26 gennaio dell’obbligo dei pagamenti veniva accolto, non la revoca.
Con le Anci di Umbria, Liguria e Veneto si decideva pertanto il ricorso al TAR Lazio,competente in materia.
Un pronunciamento che può scongiurare il pagamento di oltre 10 milioni di euro dei contribuenti abruzzesi attraverso questa nuova imposizione ai comuni.
Il provvedimento di sospensione adottato dal TAR Lazio fa ben sperare “ auspicandoci-sostiene il Presidente Anci Abruzzo, Lapenna - nel ripensamento, da parte del Governo e Parlamento, su una ulteriore imposizione verso i cittadini fatto in assenza del consenso dei comuni impossibilitati ad una programmazione preventiva da inserire nei bilanci.
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