Continua l’opera di valorizzazione del patrimonio archeologico della città.
Dal 29 giugno al 17 luglio prossimi, un gruppo di 15 studenti del Corso di Archeologia Medievale della Facoltà di Lettere dell’Università G.D’Annunzio di Chieti, effettuerà un programma di scavi archeologici nell’area dell’abbazia dei Santi Vito e Salvo.
L’intervento è stato formalizzato all’interno di un Protocollo D’Intesa tra il sindaco di San Salvo Gabriele Marchese, la dott.ssa Amalia Faustoferri della Soprintendenza per i beni Archeologici d’Abruzzo e dalla Prof.ssa Maria Carla Somma titolare della cattedra di Archeologia Medievale presso l’Università G. D’Annunzio di Chieti.
“È stato fatto il primo passo, in tempi rapidi di stilerà un articolato accordo di programma – ha dichiarato il sindaco Gabriele Marchese - L’iniziativa costituisce uno dei punti qualificanti del programma amministrativo per la promozione del territorio, anche a livello nazionale, a fini culturali e turistici a seguito degli importanti ritrovamenti archeologici che sono stati effettuati nel corso degli anni e che stanno ridefinendo la storia di San Salvo”.
Il Comune di San Salvo ha acquisito al proprio patrimonio l’area che comprende i resti dell’abbazia dei Santi Vito e Salvo, che si rivela il più importante monumento della storia sansalvese, proprio al fine di riportarlo alla luce, restaurarlo e valorizzarlo in modo che possa costituire un ulteriore polo di attrazione per San Salvo e per tutta la Valle del Trigno.
Il progetto prevede: lo studio dell’abbazia ed del suo contesto; il progetto specifico di scavo; il progetto specifico di restauro; lo studio dell’abbazia come laboratorio di ricerca e promozione del territorio; l’inserimento dell’area in un circuito didattico e di conoscenza; l’incentivazione attraverso pubblicazioni, seminari e corsi formativi alla partecipazione della comunità locale per accrescere la consapevolezza dell’importanza della conservazione e valorizzazione di quello che è un patrimonio economico oltre che culturale della città.
Dal 29 giugno al 17 luglio prossimi, un gruppo di 15 studenti del Corso di Archeologia Medievale della Facoltà di Lettere dell’Università G.D’Annunzio di Chieti, effettuerà un programma di scavi archeologici nell’area dell’abbazia dei Santi Vito e Salvo.
L’intervento è stato formalizzato all’interno di un Protocollo D’Intesa tra il sindaco di San Salvo Gabriele Marchese, la dott.ssa Amalia Faustoferri della Soprintendenza per i beni Archeologici d’Abruzzo e dalla Prof.ssa Maria Carla Somma titolare della cattedra di Archeologia Medievale presso l’Università G. D’Annunzio di Chieti.
“È stato fatto il primo passo, in tempi rapidi di stilerà un articolato accordo di programma – ha dichiarato il sindaco Gabriele Marchese - L’iniziativa costituisce uno dei punti qualificanti del programma amministrativo per la promozione del territorio, anche a livello nazionale, a fini culturali e turistici a seguito degli importanti ritrovamenti archeologici che sono stati effettuati nel corso degli anni e che stanno ridefinendo la storia di San Salvo”.
Il Comune di San Salvo ha acquisito al proprio patrimonio l’area che comprende i resti dell’abbazia dei Santi Vito e Salvo, che si rivela il più importante monumento della storia sansalvese, proprio al fine di riportarlo alla luce, restaurarlo e valorizzarlo in modo che possa costituire un ulteriore polo di attrazione per San Salvo e per tutta la Valle del Trigno.
Il progetto prevede: lo studio dell’abbazia ed del suo contesto; il progetto specifico di scavo; il progetto specifico di restauro; lo studio dell’abbazia come laboratorio di ricerca e promozione del territorio; l’inserimento dell’area in un circuito didattico e di conoscenza; l’incentivazione attraverso pubblicazioni, seminari e corsi formativi alla partecipazione della comunità locale per accrescere la consapevolezza dell’importanza della conservazione e valorizzazione di quello che è un patrimonio economico oltre che culturale della città.
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