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domenica 2 agosto 2009

Vasto: il sindacato di Polizia COISP denuncia la carenza di personale

Solo il venti per cento degli agenti impegnati nel servizio di volante. Turni di pattugliamento che, in media, possono saltare anche quattro volte la settimana con la conseguenza che «se il cittadino compone il numero del Commissariato si sente rispondere che non ci sono pattuglie disponibili e la chiamata viene smistata al centralino del 112». Agenti che, lavorando in condizioni di sottodimensionamento, rischiano tutte le volte che devono fare qualche intervento, soprattutto quando ci sono tante persone che "accerchiano" la vettura di servizio. «Non ci scordiamo che si sono verificate già lesioni ai colleghi che sono intervenuti per sedare alcune risse». E di risse, soprattutto a Vasto Marina, nell’ultimo periodo ce ne sono state tre «una delle quali anche con un accoltellamento». E’ questa la realtà nella quale si trovano ad operare gli agenti del Commissariato di Vasto. Ed è questa la denuncia del segretario generale provinciale del Coisp, il Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di Polizia, l’ispettore capo Michele Leonbruno. Una "battaglia" che il Coisp porta avanti da tanto, tantissimo tempo, ma che, quasi sempre, è risultata vana. Basti pensare che negli ultimi anni il numero degli agenti nel Commissariato di Vasto è andato diminuendo «per il pensionamento di alcuni colleghi». Una situazione di difficoltà che si sente ancora di più nel periodo estivo quando la popolazione a Vasto aumenta in maniera esponenziale. Per contro, invece, non aumenta il numero di agenti che possono prestare servizio in volante che sono, appunto, circa il 20% di quelli che, complessivamente, popolano il Commissariato della città adriatica. Ma non è neanche sull’aumento del personale che "battaglia" il Coisp, quanto su di un diverso impiego dei poliziotti nelle varie mansioni. La domanda infatti sorge spontanea: se il servizio di pattuglia a Vasto può essere fatto solo da pochi agenti come mai questi vengono posti all’interno degli uffici con la conseguenza che non si sa chi mandare a bordo delle vetture? «Facciamo una premessa - ha esordito Leonbruno - il personale che abbiamo va anche bene. Certo se dovesse arrivare personale aggiuntivo almeno nel periodo estivo andrebbe meglio ma non ci lamentiamo. Il problema di fondo è che il personale che abbiamo, e di conseguenza quello che teoricamente arriverebbe in futuro, deve essere impiegato bene. Se gli agenti arrivano a Vasto per essere impiegati in lavori di ufficio i nostri problemi non cambiano». Problemi che parlano anche delle difficoltà che si vengono a creare in alcuni casi, per coprire tutti i turni che per ogni giorno sono 4. Se, infatti, c’è un agente in ferie (un diritto sancito dalla Costituzione) e, per caso, c’è un servizio extra, quale può essere il trasporto di un cittadino presso il centro immigrati o servizi d’ordine di tutti i generi, la pattuglia viene soppressa. «In questo modo - ha continuato Leonbruno - i primi a rimetterci sono i cittadini ai quali non si può offrire un servizio completo di controllo del territorio». E poi c’è un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione: intervenendo solo in due in condizioni di "pericolo", quale può essere una rissa, i primi a rischiare sono proprio gli agenti. «In estate la popolazione di Vasto può arrivare anche a 150mila persone con tutti i turisti - ha continuato il segretario generale provinciale del Coisp - poi c’è anche da considerare che Vasto è un territorio al confine con Foggia e la Campania: la conseguenza di tutto questo è che si mette a repentaglio la vita dei colleghi. E noi questo non lo possiamo accettare. Noi non chiediamo neanche vetture nuove o aggiuntive, certo le nostre sono un po’ vecchie ma ci adeguiamo. In fondo non andiamo a piedi. Ma quello che ci chiediamo è: perché non si inoltra una richiesta al Ministero?Prima che Rimini diventasse Questura ogni estate venivano aggregati agenti da ogni parte d’Italia proprio per incrementare il servizio di pattugliamento del territorio perché il Ministero aveva capito che Rimini era una città a forte impatto turistico e quindi ci voleva la presenza della Polizia. Perché lo stesso non avviene anche con Vasto?». Un argomento che sicuramente solleverà tante riflessioni, tanti dubbi e, forse in qualche caso, anche tante polemiche. Ma Leonbruno è diretto: «Sono disponibile a qualsiasi confronto con chiunque, ma bisogna fare i fatti».

da histonium.net

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