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giovedì 24 giugno 2010

PARTE LA SPERIMENTAZIONE DEL PROGETTO "DONNE ORA VISIBILI": IL COMUNE DI SAN SALVO E' L'ENTE CAPOFILA

Questa mattina, presso la Sala Francesco Paolo Tosti dell’ex Aurum del Comune di Pescara, è stato firmato l’accordo di governance tra i partners del progetto “Donne ora visibili” con il quale si dà l’avvio alla sperimentazione del sistema regionale di servizi privati di cura alla persona.
L’accordo stabilisce il ruolo e la funzione di tutti gli enti e gli organismi coinvolti nella sperimentazione che sono oltre 40 tra cui la Regione Abruzzo, le quattro Province abruzzesi, 20 enti di ambito sociale regionali (che comprendono complessivamente circa 200 Comuni tra cui Teramo, Pescara e Chieti), le principali organizzazioni sindacali e datoriali e le associazioni di volontariato.
“Donne ora visibili è un progetto pilota, uno dei cinque finanziati, su tutto il territorio nazionale, dal Dipartimento delle Pari Opportunità nell’ambito dell’avviso pubblico adottato con decreto del 04.12.2007 – ha spiegato Gabriele Marchese, sindaco del Comune di San Salvo, ente capofila del progetto - Con questo intervento, oltre che favorire l’emersione del lavoro nero nel settore del badantato, vogliamo dare un aiuto concreto alle famiglie che hanno in carico l’assistenza di un proprio famigliare non autosufficiente, in un contesto sociale in cui è sempre più diffusa la necessità di servizi privati di cura a domicilio. Il progetto è frutto di un’esperienza maturata negli ultimi anni dal Comune di San Salvo nell’ambito del percorso “Equal – I Mestieri Invisibili”.
La sperimentazione prevede l’erogazione di incentivi, che consistono in una “contribuzione oraria” di 1,10 euro per 40 ore settimanali, alle famiglie che intendono regolarizzare il rapporto di lavoro con le proprie badanti mediante sottoscrizione di contratto. I soggetti beneficiari dovranno iscriversi presso le Banche Dati Provinciali dei Servizi Privati di Cura.
Un’ulteriore azione prevista dal progetto è lo snellimento delle pratiche burocratiche per l’assunzione regolare delle assistenti famigliari. La presa in carico, dell’intera gestione degli adempimenti procedurali ed amministrativi da parte della Rete dei Punti di Accesso, avverrà attraverso il riconoscimento di un emolumento annuo di massimo 50 euro per ogni contratto gestito.
Con l’obiettivo della qualificazione del lavoro di cura domiciliare il progetto ha previsto, inoltre, la partecipazione delle assistenti familiari a percorsi di formazione specifica, appositamente attivati grazie al contributo della Regione Abruzzo e delle Province di Chieti, Pescara e Teramo, per l’accertamento delle competenze e per l’acquisizione di crediti formativi mediante moduli professionalizzanti.

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