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venerdì 22 aprile 2011

SAN SALVO: I FESTEGGIAMENTI DEL 25 APRILE NELL'ANNO DEL 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA

Lunedì 25 aprile si terrà la manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale unitamente all’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci per celebrare il 66° Anniversario della Liberazione. Il programma prevede il raduno dei partecipanti alle ore 18:30 in piazza Papa Giovanni XXIII, la deposizione della corona presso il monumento ai caduti ed, a seguire, gli interventi commemorativi.
Si ricorda che in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, festeggiato lo scorso 16 e 17 marzo, la città di San Salvo promuove altri appuntamenti particolarmente significativi tra i quali un momento di riflessioni storiche alla presenza del Prof. Felice Costantino in concomitanza con l’inaugurazione della mostra su l’Unità d’Italia a cura dell’Archivio Storico della Provincia di Chieti prevista per il 3 maggio, alle ore 10:30, presso il Museo “Porta della Terra”. La mostra resterà aperta fino al 18 maggio dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00, il martedì e il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e il sabato dalle 17:00 alle 20:00.
Il programma di iniziative promosse dal Comune si conclude con la Festa della Repubblica, il 2 giugno dalle ore 17:00 in poi in Piazza Papa Giovanni XXIII.
Il movimento della Resistenza che culminò il 25 aprile del 1945 con la liberazione di quasi tutte le città del nord dell’Italia dall’esercito tedesco e dal governo fascista, è stata caratterizzata dall’unitario impegno profuso di molteplici e opposti orientamenti politici (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, monarchici, anarchici), in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale, i cui partiti componenti avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra e contribuito alla nascita della Repubblica.
Per questa ragione, la festa della Liberazione assume oggi una doppia valenza simbolica: da una parte, ci ricorda lo sforzo congiunto degli italiani che vivevano uno dei periodi più tetri del Paese, i quali riuscirono a superare opposte ideologie in nome di un ideale ancora più grande e profondo, ovvero uno Stato unito, autonomo, libero; dall’altra, ci insegna ancora a superare le divergenze politiche e culturali, o meglio, ad amalgamarle per alimentare e tutelare quell’humus di valori e principi dal quale nasce e di cui si nutre la nostra Repubblica.

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