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giovedì 17 maggio 2012

GIU' LA MASCHERA DOMENICO DI STEFANO

Questa lunga campagna elettorale si appresta alla chiusura: una campagna nella quale lo schieramento guidato dal nostro candidato sindaco Tiziana Magnacca ha saputo presentare un progetto credibile e moderno che, nonostante la presenza di ben 5 competitors alla carica di Primo cittadino, ha riscosso ben 11 punti percentuali in più di quel “programma delle promesse tradite” riproposto da Domenico Di Stefano. Prima che cali il sipario con il turno di ballottaggio del 21 e 22 maggio prossimi, crediamo, però, sia giunto il momento che il candidato sindaco avversario cali giù la maschera e si mostri per quel che politicamente è: la prosecuzione dell’amministrazione degli ultimi cinque anni che si è caratterizzata, oltre che per inerzia ed immobilismo, anche per una serie di fatti gravissimi. A cominciare dalle nubi dense sulla questione rifiuti. La TARSU che negli ultimi due anni è aumentata del 150% nella nostra città, mentre ben 720mila euro venivano dirottati dal bilancio comunale al CIVETA.
Per non parlare della “parentopoli” degli ultimi due anni: le assunzioni e l’affidamento di alcuni servizi mostrano chiaramente il legame con parenti degli assessori della Giunta Marchese e/ o il legame politico con una certa parte del Partito Democratico, oggi San Salvo democratica.Ed ancora la gestione scellerata di Marchese, Di Stefano e co. dei Servizi Sociali, per la quale è stata istituita una Commissione d’inchiesta che, all’unanimità, ha appurato pesanti irregolarità sia in merito alle modalità di assunzione del personale (sempre pregiudicato da contratti precari) che alla gestione del denaro pubblico (confermate anche da una dipendente comunale). Questione che è al vaglio della Magistratura.
Ed infine la vicenda della Polizia Municipale di San Salvo, di stretta competenza dell’ex assessore Di Stefano: un comandante viene spostato in altro settore; viene chiamato al suo posto, senza concorso, un altro graduato da Rimini, cui viene corrisposta la somma di € 126.000 annui,
messi a carico dei cittadini oltre al costo del comandante destituito;
vengono assunte decisioni che spaccano letteralmente in due il Corpo di Polizia municipale e viene alimentato un clima di sospetto e di caccia alle streghe e spostata l’attenzione del Corpo di Polizia Municipale dalla sicurezza dei cittadini alle ritorsioni interne; diminuisce l’orario di apertura dello sportello al pubblico ed il terzo turno della Polizia Municipale viene ordinato sporadicamente.
L’attenzione per la cultura da parte dell’ex assessore Domenico di Stefano è dimostrata dall’attenzione alla Biblioteca comunale il cui ultimo aggiornamento risale a qualche decennio fa.
Gli impianti sportivi, di competenza dell’ex assessore Di Stefano, attendono ANCORA la riorganizzazione prevista nello studio commissionato dall’ex assessore allo sport ad una società toscana nel 2004 e per il quale i cittadini hanno speso circa € 20.000,00, inutilmente.Il turismo non è stato incentivato ma addirittura pregiudicato dall’ex assessore anche all’urbanistica, Domenico Di Stefano, il quale, con il piano regolatore da lui presentato nel 2002, ha previsto addirittura la realizzazione di uffici nella zona di San Salvo Marina. Senza contare le “stranezze” di quel Piano che ha consentito la realizzazione di strade, che all’improvviso deviano o si interrompono.
Giù la maschera, Domenico Di Stefano. Il primo atto di rispetto per la città è assumersi le responsabilità per questi fatti negativi ed umilianti per i cittadini. Dopo tanti anni e danni nessuno potrà credere tu possa rappresentare una prospettiva nuova, efficiente e lungimirante per la nostra città.

Lista Popolare - San Salvo Città Nuova - PDL

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