noixvoi24

sabato 20 ottobre 2012

CRISI PILKINGTON: I COBAS ALL'ATTACCO

La crisi della Pilkington di San Salvo ha radici lontane. Sono anni che denunciavamo la cattiva gestione dei vari management di questo sito, ma nulla è stato fatto per evitare l’attuale gravissima situazione; ed oggi noi lavoratori siamo ancora gestiti da quegli stessi dirigenti che godono dell’appoggio delle segreterie e della non belligeranza delle RSU di CGL-CISL-UIL. Già, ma che fine ha fatto costoro? Firmato l’ennesimo accordo a miglior favore dell’azienda mercoledì 17 ottobre, lasciando tutti noi con l’amaro in bocca e tanta rabbia, si sono dileguati alla chetichella, solo un piccolo sms, giusto per non far vedere che non esistono e che tengono ancora ai propri iscritti. Nulla è stato spiegato ai lavoratori, si è passati dalla CIGO ai contratti di solidarietà senza un’ora di assemblea; mentre a noi Cobas, ci è stata negata l’assemblea, regolarmente richiesta, da tenersi per un’ora e mezza di ogni turno del 2 ottobre scorso (nonostante le 10 ore previste dal C.C.N.L.). In quell’occasione si voleva dare chiarimenti in merito ai contratti di solidarietà, parlare della crisi economica e dei referendum sull’art. 18 e art. 8, purtroppo questa opportunità ci è stata negata dalla direzione aziendale; ma ciò che è stato negato ai Cobas, è stato negato soprattutto a Noi lavoratori. Sì cari colleghi, ci è stato ancora una volta ricordato di non essere firmatari di contratto e perciò di non aver diritto all’assemblea, ma quelle ore (10 annuali in totale), se non consumate dai lavoratori nel 2012, rimarranno all’azienda e serviranno a garantire ai vari dirigenti sindacali tutte le ore di permesso per entrare ed uscire dallo stabilimento quando vogliono e per continuare a fare i loro comodi. Intanto la situazione è piuttosto compromessa, la ripresa è un miraggio e il destino di questo colosso pare stabilito, finiremo come i cugini della Denso! Come mai apprendiamo solo ora dalla stampa dei 32 impiegati mandati all’estero? Per fortuna che non doveva uscire nessuno! A cosa sono serviti tutti questi sacrifici? Gli esuberi annunciati in realtà dove sono? Si continua a tenere i consulenti e la maggioranza degli impianti è a ciclo continuo (4/2). Quanti sono i lavoratori in solidarietà volontaria o costrettivi perché inabili? Le RSU di Cgil-Cisl-Uil quante giornate di solidarietà hanno effettuato fino ad oggi? Cosa si prospetta una volta finiti i contratti di solidarietà? Tutte queste domande restano senza alcuna risposta. La Pilkington incassa il regalo del comune di San Salvo sull’IMU e non caccia un euro per nuovi investimenti. Speriamo che Cgil-Cisl-Uil almeno la piantino, dopo aver contribuito a svendere e desertificare il territorio, con la solita retorica dello sviluppo del porto e della ferrovia. E intanto si continuano a promuovere figli e figliastri a danno di quanti sono stati declassati, mentre la dirigenza non rinuncia a nulla. Quest’ azienda rispecchia il governo Monti: profitti per sé, sacrifici per i lavoratori. Intanto alla corruzione politica dilagante (regione Sicilia, Lazio, Lombardia,…), si affianca quella dei funzionari sindacali (scandalo della Cisl di Bergamo e non ultimo da FIM, FIOM e UIL all’ILVA di Taranto, “L’intesa vieta alle parti sociali di denunciare ad enti esterni situazioni pericolose sul lavoro” in cambio di 21.000 ore di permessi sindacali)!!!. Basta, di voi non ne possiamo più, dimettetevi tutti!

COBAS PILKINGTON-NSG

Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali