Ha combattuto tante battaglie contro l’autovelox. E’ riuscito a trascinare sul banco degli imputati decine di amministratori e tecnici . La guerra contro i misuratori di velocità è costata cara ad Antonio Turdò , presidente del Comitato anti-autovelox. L’imprenditore è stato rinviato a giudizio per diffamazione. Dovrà comparire in Tribunale il 27 febbraio 2013. Contro di lui si sono costituiti parte civile un vigile urbano e l’amministrazione comunale di Cupello rappresentate dall’avvocato Arnaldo Tascione. A difendere Turdò sarà l’avvocato Raffaele Giacomucci. Turdò avrebbe accusato un vigile di non aver operato in modo corretto nella registrazione dei verbali. Quel vigile però non era in sede. “ Affronterò il giudizio con serenità”, dichiara Turdò. “ Ritengo questa vicenda un incidente di percorso. Ho la coscienza pulita. La mia battaglia contro gli autovelox non si ferma qui “.
da vastoweb.com
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