12 condomini di Vasto truffati da un procacciatore d'affari che aveva sottoscritto arbitrariamente dei contratti per la fornitura di energia elettrica.
Il tutto è cominciato agli inizi dello scorso settembre quando alcuni amministratori di diversi condomini, tutti ubicati in città, nell’esaminare le fatture degli ultimi mesi, relative alla fornitura dell’energia elettrica, avevano notato che non vi erano importi da pagare.
Naturalmente insospettiti, avevano contattato il numero verde della società “Enel Servizio Elettrico” e avevano appreso che tutti i contratti erano stati disdetti a favore di una nuova società di energia elettrica, denominata “Esperia Energia”che opera in condizioni di libero mercato.
A questo punto gli amministratori si sono rivolti alla Polizia, che immediatamente ha attivato le indagini del caso. Gli uomini del locale Commissariato, coordinati dal Dirigente dott. Cesare Ciammaichella, hanno appurato che un agente procacciatore, che lavorava per il nuovo gestore di energia, aveva sottoscritto dei falsi contratti, a nome di una società di Chieti che, dagli accertamenti esperiti, si è poi rivelata una società “fantasma”.
La partita iva della suddetta società corrispondeva invece all’amministratore di una ditta di materie plastiche che, alla luce dei fatti, sembrava l’autore di tutto ma in seguito alle indagini della Polizia si è capito che il malcapitato risultava incensurato ed era stato lui stesso vittima del raggiro.
Qualcuno infatti si era sostituito alla sua persona, utilizzando timbri e partita iva dell’azienda di cui è amministratore, per commettere i vari illeciti.
Il procacciatore, per poter guadagnare a discapito della gente comune, aveva utilizzato il disonesto metodo come quello di presentare falsi contratti alla società per cui lavorava, sotto mentite spoglie. Si procurava i dati del titolare dell’utenza, nel nostro caso degli amministratori condominiali, poi compilava il modulo di adesione al contratto per la fornitura di energia elettrica, nonché il modulo di "Garanzia di qualità dell’offerta commerciale", apponendo una firma falsa.
A quel punto il gioco era fatto e l’utente, dopo qualche mese senza ricevere più la bolletta Enel, si vedeva recapitare fatture della nuova compagnia elettrica.
Il tutto con lo scopo di aumentare le proprie provvigioni.
Effettivamente da questi contratti, stipulati a nome di ben 12 condomini, il procacciatore aveva ricavato un gruzzolo di quasi 10.000 euro.
Identificato per S.W. di anni 28, l’uomo con numerosi precedenti penali per reati dello stesso tipo, dovrà rispondere di sostituzione di persona, falsità in scrittura privata e truffa.
Resta da chiarire in che modo l’autore si sia appropriato dei dati appartenenti all’amministratore della ditta delle materie plastiche.
La Polizia effettuerà ulteriori indagini al fine di accertare l’eventuale responsabilità di altre persone nell’intera vicenda.
La partita iva della suddetta società corrispondeva invece all’amministratore di una ditta di materie plastiche che, alla luce dei fatti, sembrava l’autore di tutto ma in seguito alle indagini della Polizia si è capito che il malcapitato risultava incensurato ed era stato lui stesso vittima del raggiro.
Qualcuno infatti si era sostituito alla sua persona, utilizzando timbri e partita iva dell’azienda di cui è amministratore, per commettere i vari illeciti.
Il procacciatore, per poter guadagnare a discapito della gente comune, aveva utilizzato il disonesto metodo come quello di presentare falsi contratti alla società per cui lavorava, sotto mentite spoglie. Si procurava i dati del titolare dell’utenza, nel nostro caso degli amministratori condominiali, poi compilava il modulo di adesione al contratto per la fornitura di energia elettrica, nonché il modulo di "Garanzia di qualità dell’offerta commerciale", apponendo una firma falsa.
A quel punto il gioco era fatto e l’utente, dopo qualche mese senza ricevere più la bolletta Enel, si vedeva recapitare fatture della nuova compagnia elettrica.
Il tutto con lo scopo di aumentare le proprie provvigioni.
Effettivamente da questi contratti, stipulati a nome di ben 12 condomini, il procacciatore aveva ricavato un gruzzolo di quasi 10.000 euro.
Identificato per S.W. di anni 28, l’uomo con numerosi precedenti penali per reati dello stesso tipo, dovrà rispondere di sostituzione di persona, falsità in scrittura privata e truffa.
Resta da chiarire in che modo l’autore si sia appropriato dei dati appartenenti all’amministratore della ditta delle materie plastiche.
La Polizia effettuerà ulteriori indagini al fine di accertare l’eventuale responsabilità di altre persone nell’intera vicenda.
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