La scorsa notte, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, disposti dal Questore di Chieti Dr. Filippo Barboso e coordinati dal Dott. Cesare Ciammaichella e dalla Dott.ssa Laura Pratesi, Dirigente del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara, personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Vasto, unitamente alla Squadra Volante, hanno arrestato un noto pregiudicato locale.
I servizi effettuati sono stati mirati soprattutto al contrasto e alla repressione del traffico delle sostanze stupefacenti, ma non solo.
I fatti si sono svolti sulla Strada Provinciale località “Piane di Marco”, zona di confine tra Vasto e la vicina S. Salvo, dove non a caso le pattuglie si erano posizionate per effettuare posti di controllo mirati e dove il predetto pregiudicato era solito transitare.
Da tempo la Squadra Anticrimine del Commissariato di Vasto l’aveva tenuto sotto controllo e seguito in tutti gli spostamenti perché, pur non svolgendo alcuna attività lavorativa, conduceva un tenore di vita piuttosto alto e utilizzava sempre autovetture supercostose, dando dimostrazione di maneggiare parecchi soldi.
I pedinamenti effettuati nei giorni precedenti avevano permesso di ipotizzare che il pregiudicato potesse trasportare stupefacenti anche per le modalità della guida e per l’atteggiamento sospettoso dimostrato nel condurre il mezzo.
Dopo poco tempo, infatti, l’uomo percorreva proprio quella strada a bordo della propria autovettura e veniva prontamente fermato, proprio perché conosciuto.
Alla vista della Polizia che gli aveva intimato l’alt, inizialmente aveva fatto cenno di fermarsi ma poi, repentinamente aveva ripreso la marcia velocemente ed era fuggito ad alta velocità, noncurante della segnaletica stradale.
Aveva imboccato appositamente un groviglio di vicoli che lui conosceva bene con lo scopo di “seminare” le pattuglie che si erano poste all’inseguimento.
Durante la folle corsa aveva raggiunto la Strada Provinciale 182 e improvvisamente aveva gettato una busta di plastica dal finestrino in un punto ben preciso, in prossimità di un cartello stradale, probabilmente per rallentare le pattuglie che lo inseguivano e perché certo di poterla recuperare successivamente.
Gli operatori però, suo malgrado, non avevano desistito e avevano continuato l’inseguimento.
L’uomo aveva imboccato una strada di campagna e aveva urtato l’auto della Polizia per fuggire abbandonando la propria autovettura e continuare la fuga a piedi, nell’estremo tentativo di scamparla.
Con non poche difficoltà, ma con altrettanta determinazione i poliziotti sono riusciti a bloccarlo.
Anche la busta di cui si era disfatto durante la corsa è stata recuperata: conteneva due panetti: uno ben sigillato con nastro adesivo del peso di 500 grammi circa e l’altro parzialmente aperto del peso di 400 grammi, due involucri di cellophane termosaldati alle loro estremità del peso di gr. 4,6 e gr.17.
Le sostanze, analizzate dalla Polizia Scientifica, davano esito positivo ai reagenti usati per l’identificazione di oppio e eroina.
A questo punto gli operatori hanno continuato la perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, ubicata a S. Salvo.
Qui sono statti trovati ben due bilancini elettronici di precisione, 2200 euro in banconote da 50, probabile provento della precedente vendita di droga, liste con una serie di numeri telefonici e relativi intestatari.
Dagli accertamenti esperiti è emerso che l’uomo, oltre ad avere precedenti specifici per la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, era diventato da tempo il punto di riferimento di tanti altri spacciatori.
Il pregiudicato, identificato per Di Napoli Simone, di anni 25, di origini siciliane ma ormai da tempo residente a San Salvo, è stato arrestato e associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’A.G.
L’autovettura, una Lancia Delta, di proprietà dello stesso, utilizzata per trasportare lo stupefacente è stata sequestrata, la somma di denaro verrà depositata su un apposito libretto non fruttifero, la strumentazione e la droga sono state sottoposte a sequestro e depositate presso l’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Vasto.
Lo stupefacente sarà analizzato ulteriormente per accertarne il principio attivo che comunque sembra elevato.
Da tempo la Squadra Anticrimine del Commissariato di Vasto l’aveva tenuto sotto controllo e seguito in tutti gli spostamenti perché, pur non svolgendo alcuna attività lavorativa, conduceva un tenore di vita piuttosto alto e utilizzava sempre autovetture supercostose, dando dimostrazione di maneggiare parecchi soldi.
I pedinamenti effettuati nei giorni precedenti avevano permesso di ipotizzare che il pregiudicato potesse trasportare stupefacenti anche per le modalità della guida e per l’atteggiamento sospettoso dimostrato nel condurre il mezzo.
Dopo poco tempo, infatti, l’uomo percorreva proprio quella strada a bordo della propria autovettura e veniva prontamente fermato, proprio perché conosciuto.
Alla vista della Polizia che gli aveva intimato l’alt, inizialmente aveva fatto cenno di fermarsi ma poi, repentinamente aveva ripreso la marcia velocemente ed era fuggito ad alta velocità, noncurante della segnaletica stradale.
Aveva imboccato appositamente un groviglio di vicoli che lui conosceva bene con lo scopo di “seminare” le pattuglie che si erano poste all’inseguimento.
Durante la folle corsa aveva raggiunto la Strada Provinciale 182 e improvvisamente aveva gettato una busta di plastica dal finestrino in un punto ben preciso, in prossimità di un cartello stradale, probabilmente per rallentare le pattuglie che lo inseguivano e perché certo di poterla recuperare successivamente.
Gli operatori però, suo malgrado, non avevano desistito e avevano continuato l’inseguimento.
L’uomo aveva imboccato una strada di campagna e aveva urtato l’auto della Polizia per fuggire abbandonando la propria autovettura e continuare la fuga a piedi, nell’estremo tentativo di scamparla.
Con non poche difficoltà, ma con altrettanta determinazione i poliziotti sono riusciti a bloccarlo.
Anche la busta di cui si era disfatto durante la corsa è stata recuperata: conteneva due panetti: uno ben sigillato con nastro adesivo del peso di 500 grammi circa e l’altro parzialmente aperto del peso di 400 grammi, due involucri di cellophane termosaldati alle loro estremità del peso di gr. 4,6 e gr.17.
Le sostanze, analizzate dalla Polizia Scientifica, davano esito positivo ai reagenti usati per l’identificazione di oppio e eroina.
A questo punto gli operatori hanno continuato la perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, ubicata a S. Salvo.
Qui sono statti trovati ben due bilancini elettronici di precisione, 2200 euro in banconote da 50, probabile provento della precedente vendita di droga, liste con una serie di numeri telefonici e relativi intestatari.
Dagli accertamenti esperiti è emerso che l’uomo, oltre ad avere precedenti specifici per la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, era diventato da tempo il punto di riferimento di tanti altri spacciatori.
Il pregiudicato, identificato per Di Napoli Simone, di anni 25, di origini siciliane ma ormai da tempo residente a San Salvo, è stato arrestato e associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’A.G.
L’autovettura, una Lancia Delta, di proprietà dello stesso, utilizzata per trasportare lo stupefacente è stata sequestrata, la somma di denaro verrà depositata su un apposito libretto non fruttifero, la strumentazione e la droga sono state sottoposte a sequestro e depositate presso l’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Vasto.
Lo stupefacente sarà analizzato ulteriormente per accertarne il principio attivo che comunque sembra elevato.
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