Donne figlie, donne mogli, madri di famiglia, nonne, donne lavoratrici, impegnate nel sociale o nella politica. L’Amministrazione comunale di San Salvo ha organizzato una serie di incontri per riflettere sulla condizione della donna. Si è cominciato con l’8 marzo per parlare di salute e di come vivere meglio attraverso la prevenzione come scelta di vita. Presso la Porta della Terra si sono confrontati, moderati dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano, Giovanni Lesti (professore associato di chirurgia generale), Rosanna Loreficie (dirigente medico dell’Unità operativa Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Lanciano), Anselmo De Laurentis (direttore medico dell’Unità operativa di Ortopedia dell’ospedale di Atessa) e Rosanna Visco (dirigente medico dell’Unità operativa di Medicina dell’ospedale di Vasto).
«Abbiamo voluto dare un’impostazione più pratica per riflettere sulle donne che si snoderà in tutto il mese di marzo – ha detto il sindaco Tiziana Magnacca – scegliendo temi reali e più concreti per approfondire aspetti più vicini al mondo femminile. Abbiamo stabilito delle priorità partendo dal tema della salute delle donne, che continuano a essere non solo un pilastro per la società, come madri di famiglia, ma che lavorano con responsabilità e capacità al pari degli uomini, nonostante tutto questo sia ancora non equiparato anche dal punto di vista economico. Vogliamo lasciare alle giovani generazioni delle riflessioni su quale sia il modello di donna che vogliamo».
Iniziativa organizzata dall’assessorato alle Politiche sociali. L’Assessore Maria Travaglini ha spiegato che «abbiamo voluto dare un taglio sociale alle tematiche che affronteremo per parlare dell’universo femminile. In prima battuta della salute, poi il 13 marzo lavoro, creatività e imprenditoria femminile infine il terzo appuntamento all’arte al femminile».
«Oggi nella prevenzione del tumore alla mammella siamo molto avanti – ha spiegato il prof. Gianni Lesti – con la prevenzione con danni estetici sempre minori rispetto al passato. L’importanza anche delle medicina di base che ha un ruolo molto significativo nella prevenzione. Ma è anche vero che non di devono più essere tempi lunghi di attesa nelle strutture deputate a fare questo: un tumore trattato in fase iniziale può essere risolto rispetto a quello in stato avanzato con risparmi e maggiori possibilità di guarire».
Per Rosanna Lorefice «la prevenzione fondamentale e importante sia per i tumori del collo dell’utero attraverso esami specifici come il pap test e sia della mammella attraverso la mammografia. Il ruolo della ginecologia al riguardo è molto importante ma occorre fare più informazione sanitaria e quindi prevenzione, un compito che spetta anche alle istituzioni».
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