Il Consigliere Regionale Mario Olivieri ha inoltrato un’interrogazione urgente al presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo sostenendo che la riforma dei Consorzi Industriali, avviata con il varo dell’ARAP, non ha prodotto fino ad oggi, alcun risultato significativo di gestione e si è caratterizzata solo per una evidente azione di spoglio e di impoverimento esperita nel vastese e nel sangro.
Il CdA dell’Arap – sostiene l’esponente di Abruzzo Civico, unitamente al capogruppo Consiliare avv. Andrea Gerosolimo – appare inconsistente e la stessa azione aggregatrice degli Enti territoriali disciolti è rimasta solo sulla carta, poiché i vari uffici continuano ad “operare” a livello esclusivamente individuale, senza iniziative comuni, con pochissime risorse economiche e senza raccordo con gli Enti Locali .
Non risulta, infatti, che sia stata attivata alcuna nuova “mission” che garantisca il possibile successo dell’attività amministrativa a suo tempo ipotizzata dal legislatore Regionale e, soprattutto, il raggiungimento di un soddisfacente equilibrio della gestione aziendale .
In particolare sembrerebbe che, alla data odierna :
1. Le assegnazioni dei lotti e la valutazione delle singole pratiche sono effettuate – in tempi biblici - nel rispetto dei regolamenti dei vecchi Consorzi Industriali, tutti diversi tra di loro, anche per gli importi da corrispondere, con inaccettabili disparità di trattamento tra i vari territori .
2. La tesoreria consortile non risulta ancora essere stata affidata.
3. Addirittura persino alcuni centralini telefonici delle sedi aggregate sono ancora intestati ai disciolti Consorzi .
4. Nessuna organizzazione per funzioni , utilizzando il personale presente nei vari uffici ,senza duplicazioni (amministrazione, paghe, progettazione, etc) è stata promossa, riducendo la duplicazione dei costi .
5. Nessun riferimento strutturale idoneo, facilmente individuabile nelle sedi territoriali esistenti e non – come accade ora - presso la sede di Pescara della Giunta Regionale d’Abruzzo che è lontana dagli scenari operativi e dove non sono disponibili gli spazi necessari, è stato stabilito .
6. La manutenzione e la gestione delle aree industriali e degli impianti viene espletata con gravissime lacune alla viabilità ed ai servizi forniti, evidenziandosi negli agglomerati anche situazioni censurabili sotto il profilo della sicurezza .
7. Non sono state realizzate le Aree Ecologicamente Attrezzate .
8. Non sono state evidenziate attività di promozione industriale, di assistenza e diversificazione di mercato e/o di prodotto per le aziende insediate .
L’interrogazione tende a rendere edotto l’intero Consiglio Regionale sullo stato dell’arte al fine di comprendere come la Giunta intende agire per risolvere i citati inconvenienti che, in questo periodo di grave crisi economica, producono gravi danni all’intero tessuto produttivo.
E’ evidente, in particolare, che in questo quadro di inoperatività “reale”, caratterizzata da una costante confusione di gestione, occorre accelerare il processo di riforma attraverso la nomina di nuovi amministratori che abbiano un mandato certo e durevole e che, allo stesso tempo, siano ben consapevoli delle ragioni dell’economia e del territorio in cui operano e della necessità di azioni rapide ed efficaci.
In caso contrario e in presenza di soluzioni tardive - sostengono i consiglieri di Abruzzo Civico - meglio trasferire le relative competenze ai Settori della Giunta Regionale o ad un Commissario, senza attendere ancora l’esito scontato di una deprimente fase transitoria che sta lentamente provocando danni e sicuramente distruggendo tutte le esperienze maturate e le residue professionalità o le capacità tuttora esistenti all’interno degli ex consorzi industriali pubblici.
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