Invece di essere coerente con quanto sbandierato in campagna elettorale, l’attività di Governo del centro-destra è sinora stata caratterizzata dalla volontà di punire poliziotti e magistrati, colpevoli delle innumerevoli indagini che hanno portato alla luce cricche di signorotti dediti a trarre profitto dalla gestione della cosa pubblica.“Il silenzio sulle magagne che hanno enormemente concorso a portare il paese sull’orlo di una crisi economica a beneficio dei conti corrente e del patrimonio di alcuni individui e la punizione per coloro che adempiendo ai propri obblighi hanno contribuito a svelare fatti di cotanta spudoratezza che forse nemmeno durante la prima Repubblica erano stati compiuti: questo viviamo!” Così Alessando Rosito, segretario regionale del sindacato Polizia COISP. Tutti zitti, stiamo rubando: questo è il messaggio che si percepisce analizzando l’attività politica degli gli ultimi mesi.“Leggiamo- prosegue Rosito- che la “privacy” degli accordi finalizzati a rubare non può essere violata dalle intercettazioni. Leggiamo che poliziotti e magistrati devono pagare per la violata maestà e poco importa se a farne le spese saranno anche e principalmente i cittadini la cui sicurezza verrà sempre meno. Poco importa se i soggetti nei cui confronti il Governo alza ancora una volta la mannaia sono coloro che muoiono per salvare la vita degli altri, coloro che hanno giurato di far rispettare le leggi dello Stato a prescindere dal “colore” di chi è al Governo. “Ci stanno punendo- continua Rosito- e, ancora una volta, ci stanno accoltellando alle spalle!! La manovra finanziaria, con il decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 contenente “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, è un’offesa alla specificità del lavoro dei poliziotti tanto propagandata da questo Governo. Il trattamento economico, compreso quello accessorio, bloccato per 4 anni (da una media di 6-7.000 ad oltre 10.000 euro in meno per i poliziotti); le missioni per l’accompagnamento degli stranieri espulsi a spese dei poliziotti (arriveremo a non controllare più un cittadino straniero per paura di non doverlo espellere dal territorio nazionale a nostre spese); la conferma che il contratto economico per il 2008-2009 sarà di 30-40 euro netti di aumento mensili più 6 euro per le innumerevoli indennità (mai prima ci è stata proposta una simile miseria); le progressioni di carriera che interverranno negli anni 2011, 2012 e 2013 saranno efficaci ai fini esclusivamente giuridici (anche qui in media qualche migliaio di euro in meno per i poliziotti); l’appropriazione degli stanziamenti sinora accantonati per il riordino delle carriere (i poliziotti continueranno ad essere penalizzati nel confronto del restante pubblico impiego … che lavora senza dover rischiare la vita!); il ritardo di 12 mesi del diritto al trattamento pensionistico per coloro che maturano il requisito per l’accesso al pensionamento, per vecchiaia o anzianità, nel corso del 2011; le penalizzazioni economiche per il trattamento di fine rapporto, etc.. etc..“A questa vergognosa azione contro noi poliziotti -alza il tono Alessandro Rosito, segretario regionale del Coisp Polizia- il COISP ABRUZZO DICE NO! Se non avremo come garantire un adeguato controllo del territorio, se non avremo come garantire la sicurezza dei cittadini, se non avremo come far rispettare le leggi dello Stato, non sarà un nostro problema. Faremo con quello che ci viene dato. Poi ci fermeremo! Ognuno tragga le proprie conclusioni: questo Governo vuole il caos e noi non gli metteremo i bastoni tra le ruote, ma lotteremo solamente per i nostri legittimi e sacrosanti interessi.
Centinaia di poliziotti abruzzesi,- conclude Rosito- con un PUGNALE PIANTATO NELLA SCHIENA denunciano la reale azione del Governo nei confronti della sicurezza del Paese, ed esprimono il doloroso sentimento con il quale operano, oggi, tutti gli Appartenenti delle Forze di Polizia. Ci faremo sentire e vedere ovunque e per giovedi’ 1 luglio il sindacato autonomo COISP organizzerà una manifestazione di protesta davanti alla Questura di Pescara.
Centinaia di poliziotti abruzzesi,- conclude Rosito- con un PUGNALE PIANTATO NELLA SCHIENA denunciano la reale azione del Governo nei confronti della sicurezza del Paese, ed esprimono il doloroso sentimento con il quale operano, oggi, tutti gli Appartenenti delle Forze di Polizia. Ci faremo sentire e vedere ovunque e per giovedi’ 1 luglio il sindacato autonomo COISP organizzerà una manifestazione di protesta davanti alla Questura di Pescara.
Nessun commento:
Posta un commento