Misteriosa morte di un uomo di 42 anni e del suo cagnolino a San Salvo. Michele Pracilio, dipendente del Consorzio Civeta, è stato rinvenuto cadavere all'interno dell'abitazione in vico II° Mirandola, in pieno centro storico a San Salvo.
A dare l'allarme era stata la sorella, residente nella cittadina industriale del Vastese, che aveva ripetutamente chiamato il fratello al telefonino senza ricevere risposta. Allarmata la donna si era rivolta alle forze dell'ordine che, a loro volta, con l'ausilio dei Vigili del Fuoco entravano nell'abitazione del Pracilio rinvenendolo ormai cadavere. Poco distante da lui il fedelissimo cagnolino.
Secondo il medico legale che ha effettuato la ricognizione cadaverica la morte di Michele Pracilio sarebbe avvenuta verso le ore 6 del mattina. Quella del cagnolino una decina di ore più tardi.
In un primo momento si era pensato ad un avvelenamento provocato dal monossido di azoto. Ipotesi subito dopo esclusa.
Ad insospettire gli inquirenti il vomito trovato vicino al cagnolino. Pertanto, la magistratura vastese ha disposto il trasferimento della carcassa del cagnolino all'Istituto Zooprofilattico di Teramo e l'autopsia del cadavere di Michele Pracilio per la giornata di martedì prossimo 7 febbraio presso l'obitorio del cimitero di San Salvo. Un altro particolare sul quale gli investigatori stanno riflettendo: nel momento in cui sono entrati nell'abitazione di vico II° della Mirandola dalla doccia del bagno fuoriusciva acqua calda. Un elemento che fa escludere l'ipotesi del suicidio.
Si indaga anche per un possibile caso di avvelenamento da cibo.
da piazzarossetti.it
A dare l'allarme era stata la sorella, residente nella cittadina industriale del Vastese, che aveva ripetutamente chiamato il fratello al telefonino senza ricevere risposta. Allarmata la donna si era rivolta alle forze dell'ordine che, a loro volta, con l'ausilio dei Vigili del Fuoco entravano nell'abitazione del Pracilio rinvenendolo ormai cadavere. Poco distante da lui il fedelissimo cagnolino.
Secondo il medico legale che ha effettuato la ricognizione cadaverica la morte di Michele Pracilio sarebbe avvenuta verso le ore 6 del mattina. Quella del cagnolino una decina di ore più tardi.
In un primo momento si era pensato ad un avvelenamento provocato dal monossido di azoto. Ipotesi subito dopo esclusa.
Ad insospettire gli inquirenti il vomito trovato vicino al cagnolino. Pertanto, la magistratura vastese ha disposto il trasferimento della carcassa del cagnolino all'Istituto Zooprofilattico di Teramo e l'autopsia del cadavere di Michele Pracilio per la giornata di martedì prossimo 7 febbraio presso l'obitorio del cimitero di San Salvo. Un altro particolare sul quale gli investigatori stanno riflettendo: nel momento in cui sono entrati nell'abitazione di vico II° della Mirandola dalla doccia del bagno fuoriusciva acqua calda. Un elemento che fa escludere l'ipotesi del suicidio.
Si indaga anche per un possibile caso di avvelenamento da cibo.
da piazzarossetti.it
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