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venerdì 11 gennaio 2013

PICCHIA LA MOGLIE E FERISCE UN POLIZIOTTO: PLURIPREGIUDICATO ARRESTATO E CONDANNATO

Con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale gli agenti del commissariato di Polizia di Vasto hanno arrestato V.M, 36 enne, originario della Campania ma residente a Vasto da diversi anni. Poco prima delle 20 di lunedì, il titolare di un bar del centro richiedeva al 113 l’invio di una pattuglia della volante, in quanto all’interno del locale vi era una persona che molestava gli altri avventori e minacciava di bruciare l’esercizio pubblico. Il soggetto era in stato di alterazione alcolica.
All'arrivo della pattuglia della Squadra Volante gli agenti notavano una persona seduta a terra che insultava il titolare dell’esercizio commerciale.
V. M. alla vista dei poliziotti, senza alcun motivo, si scagliava, da terra, contro di loro colpendoli con violenti calci.
Il personale dipendente cercava di calmarlo vista la presenza anche di altri avventori nel bar, ma il pregiudicato dava sempre più in escandescenza e continuava a colpire e minacciare gli operatori che, anche se con molta difficoltà, riuscivano a farlo uscire dal locale e ad accompagnarlo presso gli uffici del Commissariato.
Giunti sul posto, visto il perdurare del forte stato di agitazione dell’ uomo che continuava a dare in escandescenza, si faceva intervenire il 118, che decideva di portarlo al Pronto Soccorso per le cure del caso.
Il comportamento violento ed i calci dell’uomo hanno provocato ad uno dei poliziotti intervenuti lesioni giudicate guaribili in 8 giorni per “trauma 1°dito mano sx e ginocchio dx e algia polso sx.
Nell’ambito della vicenda, la moglie informata dei fatti, trovava il coraggio di raccontare una serie di vecchie e nuove vessazioni, umiliazioni, minacce e violenze che finalmente venivano redatte in forma scritta come querela dopo il sostegno morale degli uomini del Commissariato.
Proprio nel giorno dell’arresto, prima di uscire di casa, il marito ubriaco l’aveva picchiata.
La Signora si era rifugiata a casa della propria madre ed aveva chiesto alla Polizia, al momento della denuncia, di non accogliere il coniuge in casa nell’ipotesi di arresti domiciliari.
Non aveva denunciato le violenze domestiche nella speranza di recuperare il rapporto con il marito.
Il 36enne, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, contro la persona, per stupefacenti e armi, è stato condannato per direttissima a un'anno di reclusione.

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