E’ stata intensa l’attività operativa della Polizia, impegnata, nell’ultima settimana, in servizi straordinari di controllo del territorio in Vasto città e nelle zone limitrofe. Le operazioni, disposte dal Questore di Chieti Dr. Barboso, sono state articolate principalmente in posti di controllo su strada, in verifiche presso gli esercizi pubblici e in servizi di vigilanza e controllo delle persone sottoposte agli obblighi delle misure di prevenzione, al fine di contrastare ogni forma di attività illecita ed arginare fenomeni delittuosi.
Nel corso dei servizi, che hanno impegnato pattuglie del Commissariato e del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara, sono state identificate circa 234 persone, di cui 16 con pregiudizi penali, 19 cittadini stranieri di cui 5 extracomunitari. 84 sono stati i veicoli controllati e 3 gli esercizi pubblici con relativi avventori. Sul fronte del contrasto della violazione al Codice della Strada, sono state elevate 13 contravvenzioni, ritirate 2 carte di circolazione ed effettuati 2 sequestri amministrativi.
I controlli mirati, finalizzati alla verifica del rispetto delle prescrizioni cui sono sottoposti i soggetti destinatari di misure di prevenzione e cautelari disposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno portato a due denunce per evasione e conseguentemente, per aggravamento della misura cautelare a cui erano sottoposti, all’arresto di due pregiudicati:
M.S., di anni 43, è stato “pizzicato” dalla Squadra Volante del Commissariato in un bar lontano dalla propria abitazione, in stato di ebbrezza alcolica.
Era stato sottoposto alla misura della detenzione domiciliare dal Tribunale di Sorveglianza de L’Aquila e poteva assentarsi dall’abitazione solo dalle 10.00 alle 12.00. Invece se ne stava tranquillamente a bere e a disturbare gli altri avventori del bar in orario non autorizzato.
Il reato di evasione ha comportato un aggravamento della misura cautelare anche per D.R.F., di anni 28.
Gli operatori della Squadra Volante ne hanno costatato l’assenza dalla propria abitazione e l’hanno sorpreso proprio mentre rincasava.
Il pregiudicato si è giustificato dicendo che si era dovuto recare, per emergenza, al pronto soccorso per accompagnare la propria moglie.
Dagli accertamenti esperiti però emergeva che i due non si erano mai recati in ospedale, tantomeno c’era stata alcuna comunicazione telefonica ai servizi d’emergenza che potesse attestare quanto dichiarato.
Il Giudice del Tribunale di Vasto ha quindi tenuto conto della personalità e particolare pericolosità sociale dei soggetti, di elevata indole delinquenziale e ne ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, per aver disatteso le prescrizioni imposte.
Sono stati invece denunciati per trasporto di rifiuti non autorizzato due rumeni che a bordo di un autocarro Iveco trasportavano materiale ferroso. Dai tubi vecchi alle parti di motore di auto e mezzi da lavoro, per lo più materiale senza alcun valore, già utilizzato, ma in qualche caso ancora riciclabile.
Di certo l’ammasso ferroso non finiva correttamente negli impianti di smaltimento autorizzati, in particolar modo per quelle parti che contengono elementi tossici o inquinanti.
I due non avevano nessun documento in merito alla trattazione e allo smaltimento dei rifiuti, né autorizzazioni che ne permettessero il recupero e il trasporto.
Identificati per C.R.M. , di anni 34 e A. A. di anni 32, entrambi con numerosi precedenti di polizia per reati specifici e per la medesima violazione, di nazionalità rumena ma domiciliati nella città di Chieti, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per “Attività di trasporto non autorizzato di rifiuti”
L’autocarro, così come tutto il materiale ferroso, è stato sequestrato e affidato in giudiziale custodia alla ditta autorizzata.
I rumeni non hanno saputo giustificare nè l’origine, né la destinazione del materiale ferroso. Sono tuttora in corso accertamenti per verificarne la provenienza.
I controlli a camion e depositi saranno intensificati al fine di contrastare i furti, in modo particolare del rame, detto anche “oro rosso”.
Il rame è considerato il miglior conduttore elettrico, dopo l'argento.
Negli ultimi anni, i furti sono aumentati soprattutto lungo la rete ferroviaria, dove, annualmente i danni provocati ammontano a circa 3 milioni di euro. Il 40% dei semilavorati di rame e leghe è ottenuto proprio riciclando rottami.
I controlli mirati, finalizzati alla verifica del rispetto delle prescrizioni cui sono sottoposti i soggetti destinatari di misure di prevenzione e cautelari disposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno portato a due denunce per evasione e conseguentemente, per aggravamento della misura cautelare a cui erano sottoposti, all’arresto di due pregiudicati:
M.S., di anni 43, è stato “pizzicato” dalla Squadra Volante del Commissariato in un bar lontano dalla propria abitazione, in stato di ebbrezza alcolica.
Era stato sottoposto alla misura della detenzione domiciliare dal Tribunale di Sorveglianza de L’Aquila e poteva assentarsi dall’abitazione solo dalle 10.00 alle 12.00. Invece se ne stava tranquillamente a bere e a disturbare gli altri avventori del bar in orario non autorizzato.
Il reato di evasione ha comportato un aggravamento della misura cautelare anche per D.R.F., di anni 28.
Gli operatori della Squadra Volante ne hanno costatato l’assenza dalla propria abitazione e l’hanno sorpreso proprio mentre rincasava.
Il pregiudicato si è giustificato dicendo che si era dovuto recare, per emergenza, al pronto soccorso per accompagnare la propria moglie.
Dagli accertamenti esperiti però emergeva che i due non si erano mai recati in ospedale, tantomeno c’era stata alcuna comunicazione telefonica ai servizi d’emergenza che potesse attestare quanto dichiarato.
Il Giudice del Tribunale di Vasto ha quindi tenuto conto della personalità e particolare pericolosità sociale dei soggetti, di elevata indole delinquenziale e ne ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, per aver disatteso le prescrizioni imposte.
Sono stati invece denunciati per trasporto di rifiuti non autorizzato due rumeni che a bordo di un autocarro Iveco trasportavano materiale ferroso. Dai tubi vecchi alle parti di motore di auto e mezzi da lavoro, per lo più materiale senza alcun valore, già utilizzato, ma in qualche caso ancora riciclabile.
Di certo l’ammasso ferroso non finiva correttamente negli impianti di smaltimento autorizzati, in particolar modo per quelle parti che contengono elementi tossici o inquinanti.
I due non avevano nessun documento in merito alla trattazione e allo smaltimento dei rifiuti, né autorizzazioni che ne permettessero il recupero e il trasporto.
Identificati per C.R.M. , di anni 34 e A. A. di anni 32, entrambi con numerosi precedenti di polizia per reati specifici e per la medesima violazione, di nazionalità rumena ma domiciliati nella città di Chieti, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per “Attività di trasporto non autorizzato di rifiuti”
L’autocarro, così come tutto il materiale ferroso, è stato sequestrato e affidato in giudiziale custodia alla ditta autorizzata.
I rumeni non hanno saputo giustificare nè l’origine, né la destinazione del materiale ferroso. Sono tuttora in corso accertamenti per verificarne la provenienza.
I controlli a camion e depositi saranno intensificati al fine di contrastare i furti, in modo particolare del rame, detto anche “oro rosso”.
Il rame è considerato il miglior conduttore elettrico, dopo l'argento.
Negli ultimi anni, i furti sono aumentati soprattutto lungo la rete ferroviaria, dove, annualmente i danni provocati ammontano a circa 3 milioni di euro. Il 40% dei semilavorati di rame e leghe è ottenuto proprio riciclando rottami.
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