Un cittadino vastese abitante nel centro storico ha sporto denuncia querela per il danneggiamento della propria autovettura. Riferito che la sera del giorno prima l'auto era stata parcheggiata regolarmente nei pressi della propria abitazione.
Nel riprenderla, la mattina seguente, notava che la stessa era stata danneggiata in quanto presentava varie e profonde rigature che partivano dalla porta posteriore lato sinistro fino al cofano.
Il vicino di casa della vittima, che aveva sapientemente montato un sistema di videosorveglianza a difesa della sua proprietà, informava il danneggiato della possibilità che il sistema avesse ripreso l'autore.
Visionando le immagini, la vittima del reato notava che un uomo, da lui conosciuto di vista, si avvicinava all'autovettura rigandola con qualcosa di appuntito che aveva in mano e, subito dopo, accedeva all'interno di una abitazione situata proprio di fronte a quella del signore che possedeva l'apparato di videosorveglianza.
Il proprietario delle immagini contattato da operatori del Commissariato di Polizia di Vasto, riferiva di essere disposto a fornire le immagini alle forze dell'ordine.
Considerata la difficoltà di individuare gli autori di simili gesti, che agiscono normalmente di notte, il più delle volte scegliendo a caso delle autovetture da rovinare, spesso solo per scaricare la propria rabbia e frustrazione, il dirigente del Commissariato, dott. Ciammaichella, assumeva personalmente la direzione delle indagini al fine di essere sicuro che nulla fosse tralasciato.
Successivamente all'acquisizione delle immagini, personale della Polizia Scientifica, effettuava 10 estrapolazioni fotografiche dal filmato da cui si vede chiaramente un uomo transitare sulla via interessata, portando un ombrello e una busta nella mano sinistra, tendere la mano destra verso l'auto ivi parcheggiata danneggiandola, per poi avvicinarla verso lo sportello posteriore sinistro e seguitare a rigarla.
I filmati venivano elaborati dalla scientifica perchè poveri di definizione (girati di notte agli infrarossi) e senza molto contrasto.
Ottimizzate le immagini, tutta l'azione di danneggiamento era molto più chiara e si capiva anche la velocità di esecuzione attuata in modo lento ed accurato.
Subito dopo, lo stesso uomo, si inchinava leggermente sul cofano anteriore sinistro e, mentre si spostava, si notava il braccio destro teso ancora in direzione del cofano dell'auto nell'atto di rigare l'autovettura.
In un secondo tempo l'uomo, tornato sui suoi passi in direzione dell'auto, l'autore del danneggiamento, forse perchè pioveva, si chinava leggermente ad osservare l'autovettura per poi accedere all'interno dell'abitazione.
In pratica era tornato indietro per constatare meglio i danni provocati.
Sentito presso gli uffici del Commissariato, la vittima, dopo una attenta osservazione dei filmati ricostruiti, forniva indicazioni su alcuni sospettati di sua conoscenza che potevano essere simili alle immagini analizzate.
Si acquisivano i volti dei sospettati per una comparazione fotografica.
In data 23 c.m. , la vittima, eseguiva un riconoscimento di persona a mezzo di fotografie, riconoscendo, con assoluta certezza, l'uomo ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza, anche in ragione dell'abbigliamento indossato, autore del danneggiamento della propria autovettura.
Inoltre l'individuo riconosciuto è stato scorto da altri testimoni nella zona come presente proprio sul luogo del fatto nello spazio cronologico considerato.
Per quanto sopra esposto, E.L. di 66 anni residente a San Salvo è stato deferito all'A.g. per danneggiamento aggravato.
La particolarità dell'operazione risiede nel fatto che l'autore del danno, che si aggira sui 1500 euro, è incensurato ed è considerato dai conoscenti, una brava persona dedita al lavoro e alla famiglia.
Inoltre è paradossale che conoscesse la vittima del danneggiamento solo in modo superficiale senza vantare nei suoi confronti alcun rancore o acredine.
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