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giovedì 13 novembre 2014

BOTTA E RISPOSTA TRA LE LISTE DI MAGGIORANZA E IL PD

A dispetto di quanto dice il povero segretario del PD, il vero sfascio dei Lavori Pubblici a San San Salvo lo hanno fatto gli uomini del suo partito (questo avranno dimenticato di scriverglielo fra gli appunti da leggere nella sua intervista).
La premiata ditta Arnaldo Mariotti e Luciano Cilli & Co. ha lasciato in eredità alla nostra Città un lungo elenco di incompiute e di opere la cui follia inventiva e i relativi costi si ripercuoteranno per anni nelle tasche dei sansalvesi.
Ci consola, ma solo in parte, che non eravamo i soli a denunciare da anni la loro gestione allegra del bene pubblico, ora anche i loro compagni di partito, e in particolare l’assessore regionale Di Matteo, hanno preso coraggio e certificano quanto i due si siano resi protagonisti di una lunga e interminabile serie di errori amministrativi, giocando ai buoni amministratori con i soldi e le tasse pagate dai cittadini.
Sperpero di denaro pubblico che ha visto per grandi protagonisti l’allora sindaco Mariotti e il fido assessore ai lavori pubblici Cilli per il parcheggio multipiano e il teatro, solo per fare un esempio!
Che brutta figura ci hanno fatto fare!!!
Cattivi maestri e cattivi amministratori che non perdono occasione per dare lezione in consiglio comunale o piuttosto durante un’intervista mostrandosi santi e immacolati al cospetto di una città che invece ha imparato non solo a conoscerli ma anche a diffidare di loro.
Per fortuna di tutta la città dal maggio del 2012 è cambiata l’amministrazione comunale che è stata capace di mettere in moto un meccanismo virtuoso di gestione oculata e illuminata della cosa pubblica. Molti i cantieri aperti per rimettere a posto la Città di San Salvo, la quale necessita di amministratori attenti al bilancio e alla tassazione dei cittadini. Tanti gli interventi in corso d’opera per ridare nuova linfa vitale a una città la quale desidera dimenticare le malefatte di un passato che nessuno vuol rivivere.
LISTA POPOLARE
FORZA ITALIA
SAN SALVO CITTA’ NUOVA

LA RISPOSTA DEL PD:
L’Assessore Regionale Donato Di Matteo si è attivato per una puntuale ricognizione delle opere pubbliche in compiute nei vari comuni, per successivamente definire un piano di finanziamenti per la loro ultimazione.
L’Amministrazione comunale di San Salvo, invece di segnalare le vere incompiute per dare corretta informazione al Governo regionale si esercita in una ennesima inutile polemica su quelli che c’erano prima.
Se non fosse/ro a capo di una pubblica amministrazione, incaricata/i dagli elettori di gestire la città senza tartassare le famiglie con tasse di ogni genere, potremmo consigliare una serie di sedute dallo psicologo, perché trattasi di disturbi dell’inconscio relativi alla irrangiungibilità, alla disparità ed inferiorità culturale e politica al confronto. Questo si ricava dalle assurdità, dalle inesattezze e dalla fobia coltivata nei confronti del PD, del suo Segretario e dei Consiglieri Cilli e Mariotti. I tecnici parlerebbero della sindrome di Stoccolma verso l’onnipresente nemico.
Purtroppo la situazione è grave ma non seria (come direbbe Flaiano ), per cui chiunque può fare qualcosa, da dentro e da fuori la maggioranza lo faccia subito per mandarli a casa.
Noi pensavamo che i partiti al governo della città pensassero alla figuraccia che hanno fatto:
- quando la Corte dei Conti ha decretato che i contributi previdenziali versati alla Cassa forenze per il loro sindaco, a carico del bilancio comunale, erano illegittimi;
- oppure per la mancata partecipazione al bando emesso dal Demanio marittimo e pubblicato dal Comune di San Salvo con grave danno per la città e per il suo sviluppo turistico;
- oppure ancora al tentativo maldestro, sventato dal PD, di vendere ad un privato un pezzo giardino pubblico, facendolo passare come relitto stradale;
- O quando si privatizzano gli stadi affidandoli a società di cui fa parte l’Assessore ai Lavori Pubblici proponente;
- o ancora quando si danno incarichi di progettazione allo studio tecnico di cui fa parte il fratello dell’Assessore ai Lavori Pubblici;
- ecc. ecc.
E’ proprio vero che ognuno giudica con il proprio metro e pensa che gli altri hanno lo stesso proprio comportamento!
Vorremmo informare il Sindaco scrivente che dalle nostre parti ognuno scrive per se stesso i testi ed i comunicati, perché la dignità di ciascuno e di tutti non è a disposizione del capo o presunto tale, per cui non può fare nessun parallelo con casa propria.
Se può essere utile a liberarsi dalle fobie, senza spendere soldi per lo psicologo, informiamo l’Amministrazione Comunale di San Salvo che:
- Mariotti ha smesso di fare il sindaco nel 2002, cioè dodici anni e mezzo fa ed il parcheggio era terminato;
- Che con le amministrazioni Mariotti Cilli non è mai stato Assessore e, se vogliamo essere pignoli, comunichiamo che l’Assessore ai lavori Pubblici è stato Spadano. Inoltre Cilli ha smesso di fare l’Assessore a Luglio 2009, cinque anni e mezzo fa.
I cittadini, dopo due anni e mezzo di amministrazione Magnacca caratterizzatasi da vessazione fiscale e dal vero sperpero di denaro pubblico si chiedono: Per quanto ancora pensate di continuare a dire che la colpa è di quelli che c’erano prima?
Noi aggiungiamo, volete continuare per molto tempo a dire che le tasse che mettete per finanziare gli sperperi vostri sono per colpa del Governo Renzi e da dopo le elezioni regionali del maggio scorso della Giunta D’Alfonso?
Siate seri e risolvete i problemi della Città se ne siete capaci, compreso il portare a termine le opere iniziate, come hanno fatto sempre tutti i vostri predecessori.

LA SEGRETERIA PD E IL GRUPPO CONSILIARE

LA REPLICA DEL DOTT.EUGENIO SPADANO
A seguito del comunicato stampa del gruppo consigliare e della segreteria del PD di San Salvo c’è da rimanere sconcertati, non tanto, e non solo , per il contenuto, ma per la superficialità con la quale vengono utilizzati terminologie e accuse che sono fuorvianti, improprie e probabilmente nemmeno valutate e conosciute da chi le redige.
Premesso che questo partito, così come il suo gruppo consigliare, a San Salvo farebbe bene a sintonizzarsi su toni meno violenti e concepisse la dialettica politica, non già come una maniera per sfogare risentimenti e livori poco comprensibili ai nostri giorni, ma come un civile confronto di idee, visto che a San Salvo si sta cercando, da parte della maggioranza e dell’Amministrazione Comunale, di tenere il livello della discussione politica volutamente pacati, così come i tempi attuali consigliano, allo scopo aggiungiamo qualche considerazione.
La maggioranza di questa città ha sempre cercato di lavorare, più che parlare,e ha parlato, come in questo momento, quando non ne poteva fare a meno, pur avendone titolo e motivi più che validi. Inoltre ha sempre pensato che i nostri cittadini non devono subire lo stimolo di sollecitazioni primordiali, da parte di coloro che hanno la responsabilità della cosa pubblica, ma devono avere il loro rispetto anche nell’utilizzo di un linguaggio appropriato alla sensibilità di ognuno, soprattutto di quelli che soffrono di problemi di vitale importanza, come la mancanza di lavoro e di risorse primarie.
Non è giusto e opportuno, quindi, così come veniva fatto nel passato, utilizzare modi e termini provocatori e offensivi per il confronto politico. Stiamo attenti tutti, e stiano attenti a non farsi pendere la mano coloro che, condizionati dall’istinto e dall’abitudine, cadono nell’errore di provocare con il solo scopo di ciò.
L’invito è rivolto a tutti quelli che, non si rendono conto che termini come “disturbo dell’inconscio“ appartengono ad una patologia psichiatrica, pertanto fuorviante, lesiva e offensiva, così come, “sindrome di Stoccolma“, che, peraltro è qualcosa di completamente diverso da ciò che è stato descritto dai firmatari di quel comunicato stampa. Infatti la sindrome di Stoccolma, che non è una patologia, è una attrazione che il prigioniero acquisisce nei confronti del proprio carnefice, quando questi lo tiene prigioniero, o lo traumatizza, ed è una reazione funzionale ad un istinto di sopravvivenza che è insito nell’essere umano. Cosa c’entra, quindi, con il logorroico comunicato del PD non si capisce, così come non si capisce chi sarebbe, eventualmente, il carnefice e chi il prigioniero, nella nostra tranquilla realtà cittadina.
Pertanto ciò che è stato scritto, oltre ad essere improprio e a denotare una scarsa conoscenza degli argomenti di cui si vorrebbe parlare, dimostra l’esatto contrario di ciò che forse si voleva affermare in quello scritto: chi lo ha scritto non è ben informato né sui contenuti politici, né su quelli scientifici di ciò che asserisce. Pertanto, quando non si sa cosa dire, forse è meglio tacere, allo scopo di evitare danni a volte irreparabili per l’immagine e la cultura di una Comunità che vuole crescere e che vuole rifuggire dall’ignoranza, perché questa si identifica con la povertà di idee e di benessere sociale.
Eugenio Spadano, consigliere comunale di San Salvo

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